問題一覧
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LEZIONE 25 7. Nei reati omissivi si è puniti
per aver omesso di tenere una condotta che si aveva l’obbligo giuridico di tenere
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LEZIONE 26 1. Le cause sopravvenute quando sono state da sole sufficienti a produrre l’evento
escludono la configurazione del reato
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LEZIONE 26 2. In tema di concorso di cause, ai sensi dell’articolo 41 comma 1 c.p., le cause preesistenti, simultanee e sopravvenute
non escludono la configurazione del reato
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LEZIONE 26 3. In tema di causalità, il nostro codice penale aderisce alla teoria
della conditio sine qua non
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LEZIONE 27 1. L’errore inescusabile sulle scriminanti
esclude la responsabilità a titolo di dolo, ma non a titolo di colpa
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LEZIONE 27 2. Le scriminanti sono
cause di esclusione dell’antigiuridicità
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LEZIONE 27 3. In presenza di un fatto scriminato, l’agente
non deve risarcire il danno cagionato, posto che il fatto realizzato è lecito
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LEZIONE 27 4. Ai sensi dell’articolo 59 c.p., le circostanze aggravanti del reato si applicano all’agente
se da lui conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa
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LEZIONE 28 1. Il consenso dell’avente diritto trova applicazione
con riferimento ai diritti disponibili da parte della persona offesa
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LEZIONE 28 2. Ai fini dell’applicazione dell’esimente del consenso dell’avente diritto di cui all’articolo 50 c.p., occorre che il titolare del diritto abbia
la capacità di autodeterminarsi
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LEZIONE 28 3. L’esercizio di un diritto esclude la punibilità
solo se la sua fonte è riconosciuta in Italia
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LEZIONE 29 1. Ai sensi dell’articolo 51 comma 3 c.p., in caso di ordine illegittimo , del reato ne risponde
sia chi l’ha eseguito che chi ha dato l’ordine
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LEZIONE 29 2. Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca la notizia deve
vera, rilevante e continente
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LEZIONE 29 3. Ai fini dell’applicazione della scriminante dell’adempimento di un dovere, occorre che
il dovere sia riconosciuto da una fonte giuridica
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LEZIONE 30 1. Nella legittima difesa, l’offesa ingiusta deve essere
attuale
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LEZIONE 30 2. Ai sensi dell’articolo 52 comma 2 c.p., nella legittima difesa in casa, si può ricorrere all’utilizzo di un’arma
per difendere la persona
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LEZIONE 31 1. In tema di stato di necessità, perché trovi applicazione l’articolo 54 c.p.
il pericolo non deve essere stato generato dallo stesso soggetto agente
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LEZIONE 31 2. Ai fini della configurazione della scriminante di cui all’articolo 53 c.p., l’utilizzo delle armi da parte del privato è legittimo
se ordinato da un pubblico ufficiale
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LEZIONE 32 1. La suitas riguarda
la coscienza e volontà (consapevolezza) della condotta
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LEZIONE 32 2. Il reato commesso in circostanza di costringimenti fisici o caso fortuito esclude
la suitas
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LEZIONE 33 1. L’imputazione a titolo di colpa o preterintenzione è prevista
nei soli casi espressamente indicati dalla legge
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LEZIONE 33 2. Il titolo di imputazione soggettiva nelle contravvenzioni è
indifferentemente dolo o colpa
23
LEZIONE 33 3. Il nesso psicologico consiste
nel legame psicologico tra fatto e autore
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LEZIONE 33 4. Nel nostro ordinamento il titolo principale di imputazione soggettiva del reato è
il dolo
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LEZIONE 34 1. L’errore sul fatto di reato
esclude la configurazione del reato a titolo di dolo, ma non anche a titolo di colpa
26
LEZIONE 34 2. L’errore è scusabile quando
chiunque al posto dell’agente poteva cadere nello stesso errore
27
LEZIONE 34 3. Le componenti del dolo sono
la rappresentazione e la volizione
28
LEZIONE 35 1. L’errore su di un elemento specializzante
esclude la configurazione del fatto realizzato, ma l’agente ne risponderà per il reato effettivamente voluto
29
LEZIONE 35 2. Nell’errore indotto, del reato commesso risponde
colui che ha generato l’errore
30
LEZIONE 35 3. L’errore sulla legge extra penale
esclude il dolo se si traduce in un errore di fatto, ma non anche la responsabilità a titolo di colpa
31
LEZIONE 36 1. Nel dolo intenzionale
vi è una perfetta coincidenza tra il rappresentato, il voluto e il realizzato
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LEZIONE 36 2. Nel dolo eventuale, l’agente
si rappresenta ma non vuole la realizzazione dell’evento, tuttavia agisce al costo di determinarlo
33
LEZIONE 36 3. Nella struttura del reato, l’evento in senso giuridico
non comporta una modifica della realtà, ma coincide con la messa in pericolo del bene protetto
34
LEZIONE 36 4. In caso di reato putativo, l’agente
non risponde penalmente, salvo che il fatto realizzato costituisca un diverso reato
35
LEZIONE 37 1. Il dolo specifico si contraddistingue
per il raggiungimento di un determinato fine da parte dell’agente, anche se effettivamente lo stesso non si materializza
36
LEZIONE 37 2. Il dolo di danno
appartiene alle ipotesi di reati materiali, ove l’evento in senso materiale è espressamente richiesto dalla norma ai fini della configurazione del reato stesso
37
LEZIONE 37 3. Il dolo di pericolo
si ha nella rappresentazione e volontà di esporre a pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma
38
LEZIONE 37 4. Si ha dolo d’impeto
quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato
39
LEZIONE 38 1. Il dolo si accerta
attraverso una attenta lettura di come il fatto si manifesta
40
LEZIONE 38 2. Si ha dolo d’impeto quando
quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato
41
LEZIONE 38 3. Si ha dolo di proposito quando
l’agente si rappresenta per un certo periodo la propria condotta così come le sue conseguenze, e ad un certo punto matura la volontà di agire
42
LEZIONE 38 4. Si ha dolo alternativo quando
si attua una sola condotta per la realizzazione di due o più eventi e l’agente accetta indifferentemente la realizzazione dell’uno o dell’altro
43
LEZIONE 38 5. Si ha dolo susseguente quando
il dolo sorge nella mente dell’agente successivamente al compimento della propria condotta tipica
44
LEZIONE 38 6. Si ha dolo iniziale quando
l’agente all’inizio della propria condotta agiva con la rappresentazione e volizione di realizzare l’evento preso di mira
45
LEZIONE 38 7. Si ha dolo concomitante
la condotta dell’agente si inserisce nell’ambito di un decorso causale già avviato
46
LEZIONE 39 1. Si ha colpa cosciente quando
quando l’agente si rappresenta l’astratta verificazione del fatto, ma ne esclude la sua concreta consumazione, confidando nelle proprie capacità o sottovalutando il rischio di verificazione dell’evento nel caso concreto
47
LEZIONE 39 2. La differenza tra il dolo eventuale e la colpa cosciente, sta nel fatto che
nel primo caso l’agente si rappresenta l’evento che anche se non lo vuole accetta il rischio della sua verificazione, mentre nel secondo non accetta tale rischio
48
LEZIONE 40 1. Si ha colpa impropria quando
nei casi di responsabilità colposa disciplinata dagli articoli 47, 48, 55 e 59 c.p.
49
LEZIONE 40 2. Si ha colpa specifica quando
quando si violano norme di cautela funzionali ad evitare la realizzazione di quel determinato evento
50
LEZIONE 41 1. Nel codice Rocco, la responsabilità a titolo di preterintenzione veniva configurata come
dolo con riferimento alla condotta e responsabilità oggettiva con riferimento all’evento
51
LEZIONE 41 3. Dopo l’intervento della Corte Costituzionale del 1998, la preterintenzione viene configurata come
dolo con riferimento alla condotta e colpa con riferimento all’evento
52
LEZIONE 42 1. Le condizioni obiettive di punibilità
sono circostanze esterne al reato, dal cui verificarsi dipende la punibilità dello stesso
53
LEZIONE 42 2. Le condizioni di punibilità intrinseche attengono
all’offesa del bene protetto
54
LEZIONE 43 1. Secondo la concezione eclettica della colpevolezza
sia per gli imputabili che i non imputabili bisogna accertare la sussistenza del dolo o della colpa di fattispecie
55
LEZIONE 43 2. La colpevolezza in senso normativo consiste
in un rimprovero verso il soggetto agente per non aver rispettato i valori comunemente condivisi
56
LEZIONE 43 3. Secondo la concezione normativa della colpevolezza quest’ultima consiste
in un rimprovero per il cattivo uso dell’imputabilità da un soggetto capace di intendere e di volere, che commette un reato
57
LEZIONE 43 4. La componente soggettiva del reato è chiamata
colpevolezza
58
LEZIONE 43 5. Secondo la concezione psicologica della colpevolezza, essa consiste
nei coefficienti del dolo e della colpa
59
LEZIONE 44 1. Si ha concorso eterogeneo di circostanze
quando il fatto manifesta, al contempo, la presenza sia di circostanze aggravanti che di attenuanti
60
LEZIONE 44 2. L’articolo 69 c.p. disciplina
I criteri di applicazione delle circostanze
61
LEZIONE 44 3. Le circostanze sono
elementi accidentali del reato
62
LEZIONE 45 1. Le circostanze attenuanti
sono sempre valutate a favore del reo
63
LEZIONE 45 2. Con la riforma del 1990, le circostanze aggravanti vengono imputate al reo se
sono conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa
64
LEZIONE 45 3. Nel codice del 1930 le circostanze aggravanti venivano applicate
oggettivamente, per il sol fatto di esistere
65
LEZIONE 46 1. Le circostanze comuni si applicano
a tutti i reati
66
LEZIONE 46 2. La supposizione erronea delle circostanze
non rileva
67
LEZIONE 47 1. La recidiva consiste
nel riportare una nuova condanna dopo una già passata in giudicato
68
LEZIONE 47 2. Le circostanze attenuanti generiche prevedono
una attenuazione di pena fino ad un terzo
69
LEZIONE 48 1. Nel delitto tentato, il coefficiente psicologico è
il dolo
70
LEZIONE 48 2. Il tentativo riguarda
I soli delitti dolosi
71
LEZIONE 48 3. Con riferimento ai delitti omissivi impropri, il tentativo
si configura
72
LEZIONE 49 1. Nel delitto tentato, gli atti idonei vengono accertati attraverso un giudizio
ex ante
73
LEZIONE 49 2. Nel delitto tentato, gli atti univoci vengono accertati attraverso un giudizio
ex post
74
LEZIONE 50 1. Si parla di tentativo incompiuto
quando l’azione non viene portata a compimento
75
LEZIONE 50 2. Il tentativo riguarda
I soli delitti dolosi
76
LEZIONE 50 3. L’articolo 56 c.p. rappresenta
una norma incriminatrice aperta che si combina con altre della parte speciale
77
LEZIONE 50 4. Si ha desistenza volontaria quando
l’agente volontariamente decide di non proseguire nella realizzazione del reato
78
LEZIONE 50 5. Si parla di recesso attivo quando
quando l’agente pone in essere una contro-azione che evita la consumazione del delitto
79
LEZIONE 50 6. Si parla di delitto mancato
quando l’azione si compie ma l’evento non si verifica
80
LEZIONE 51 1. Si ha reato impossibile quando
l’azione è inidonea o l’evento è impossibile
81
LEZIONE 51 2. Nell’ipotesi di reato impossibile
all’agente si applicano le misure di sicurezza, ove si tratti di soggetti socialmente pericolosi
82
LEZIONE 52 1. Si ha concorso apparente di norme quando
nel caso di specie sembrano applicabili più norme mentre in verità è applicabile una sola
83
LEZIONE 52 2. Il reato complesso
consiste in un reato composto da due reati ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato
84
LEZIONE 52 3. Ai sensi dell’articolo 25 c.p.
quando più leggi o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che si sia stabilito altrimenti
85
LEZIONE 52 4. Ai sensi dell’articolo 84 c.p.
le disposizioni sul concorso di reati non si applicano quando la legge considera come elementi costitutivi o circostanze aggravanti di un solo fatto, fatti che costituirebbero, per se stessi, reato
86
LEZIONE 53 1. Si parla di concorso formale di reati quando
con una sola condotta si violano più disposizioni di legge e dunque si commettono più reati
87
LEZIONE 53 2. Si parla di concorso materiale di reati quando
con più condotte si compiono più reati
88
LEZIONE 53 3. Con riferimento al reato continuato di cui all’articolo 81 comma 2 c.p.
si tratta di una norma che disciplina un’ipotesi particolare di concorso materiale di reati
89
LEZIONE 53 5. L’elemento che caratterizza il reato continuato è
il medesimo disegno criminoso che deve unire tutti i reati
90
LEZIONE 56 1. Nel concorso di persone, l’elemento soggettivo è
il dolo
91
LEZIONE 56 2. Si ha concorso di persone quando
quando due o più soggetti partecipano alla commissione di un reato
92
LEZIONE 56 3. Con riferimento alle fattispecie plurisoggettive necessarie, la partecipazione a titolo concorsuale
è ipotizzabile a titolo di concorso esterno
93
LEZIONE 57 1. Le fattispecie plurisoggetive necessarie
sono quelle per la cui configurazione il legislatore richiede la partecipazione di almeno tre persone nella realizzazione del fatto
94
LEZIONE 58 1. Si ha cooperazione colposa quando
più persone con più condotte negligenti, imprudenti o imperite contribuiscono alla realizzazione di un reato
95
LEZIONE 58 2. Il tentativo nel concorso di persone
è configurabile
96
LEZIONE 59 1. L’indulto è
una causa di estinzione della pena
97
LEZIONE 59 1. La grazia viene concessa dal
Presidente della Repubblica
98
LEZIONE 59 3. In caso di determinazione al reato di una persona non imputabile, del reato risponde
chi l’ha determinata ma la pena è aumentata
99
LEZIONE 59 4. In tema di concorso di persone, il legislatore
prevede anche delle specifiche circostanze aggravanti
100
LEZIONE 59 5. Nel concorso di persone nel reato, le circostanze aggravanti speciali di cui all’articolo 118 c.p. sono configurabili
con riferimento a tutti i concorrenti