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Diritto Penale 2
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  • 問題数 100 • 2/10/2024

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    問題一覧

  • 1

    LEZIONE 48 2. Il tentativo riguarda

    I soli delitti dolosi

  • 2

    LEZIONE 35 1. L’errore su di un elemento specializzante

    esclude la configurazione del fatto realizzato, ma l’agente ne risponderà per il reato effettivamente voluto

  • 3

    LEZIONE 48 3. Con riferimento ai delitti omissivi impropri, il tentativo

    si configura

  • 4

    LEZIONE 33 1. L’imputazione a titolo di colpa o preterintenzione è prevista

    nei soli casi espressamente indicati dalla legge

  • 5

    LEZIONE 33 4. Nel nostro ordinamento il titolo principale di imputazione soggettiva del reato è

    il dolo

  • 6

    LEZIONE 51 2. Nell’ipotesi di reato impossibile

    all’agente si applicano le misure di sicurezza, ove si tratti di soggetti socialmente pericolosi

  • 7

    LEZIONE 37 3. Il dolo di pericolo

    si ha nella rappresentazione e volontà di esporre a pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma

  • 8

    LEZIONE 43 4. La componente soggettiva del reato è chiamata

    colpevolezza

  • 9

    LEZIONE 28 3. L’esercizio di un diritto esclude la punibilità

    solo se la sua fonte è riconosciuta in Italia

  • 10

    LEZIONE 37 2. Il dolo di danno

    appartiene alle ipotesi di reati materiali, ove l’evento in senso materiale è espressamente richiesto dalla norma ai fini della configurazione del reato stesso

  • 11

    LEZIONE 39 2. La differenza tra il dolo eventuale e la colpa cosciente, sta nel fatto che

    nel primo caso l’agente si rappresenta l’evento che anche se non lo vuole accetta il rischio della sua verificazione, mentre nel secondo non accetta tale rischio

  • 12

    LEZIONE 56 3. Con riferimento alle fattispecie plurisoggettive necessarie, la partecipazione a titolo concorsuale

    è ipotizzabile a titolo di concorso esterno

  • 13

    LEZIONE 38 2. Si ha dolo d’impeto quando

    quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato

  • 14

    LEZIONE 53 5. L’elemento che caratterizza il reato continuato è

    il medesimo disegno criminoso che deve unire tutti i reati

  • 15

    LEZIONE 26 2. In tema di concorso di cause, ai sensi dell’articolo 41 comma 1 c.p., le cause preesistenti, simultanee e sopravvenute

    non escludono la configurazione del reato

  • 16

    LEZIONE 43 3. Secondo la concezione normativa della colpevolezza quest’ultima consiste

    in un rimprovero per il cattivo uso dell’imputabilità da un soggetto capace di intendere e di volere, che commette un reato

  • 17

    LEZIONE 26 1. Le cause sopravvenute quando sono state da sole sufficienti a produrre l’evento

    escludono la configurazione del reato

  • 18

    LEZIONE 27 3. In presenza di un fatto scriminato, l’agente

    non deve risarcire il danno cagionato, posto che il fatto realizzato è lecito

  • 19

    LEZIONE 58 1. Si ha cooperazione colposa quando

    più persone con più condotte negligenti, imprudenti o imperite contribuiscono alla realizzazione di un reato

  • 20

    LEZIONE 57 1. Le fattispecie plurisoggetive necessarie

    sono quelle per la cui configurazione il legislatore richiede la partecipazione di almeno tre persone nella realizzazione del fatto

  • 21

    LEZIONE 34 3. Le componenti del dolo sono

    la rappresentazione e la volizione

  • 22

    LEZIONE 43 1. Secondo la concezione eclettica della colpevolezza

    sia per gli imputabili che i non imputabili bisogna accertare la sussistenza del dolo o della colpa di fattispecie

  • 23

    LEZIONE 38 3. Si ha dolo di proposito quando

    l’agente si rappresenta per un certo periodo la propria condotta così come le sue conseguenze, e ad un certo punto matura la volontà di agire

  • 24

    LEZIONE 52 4. Ai sensi dell’articolo 84 c.p.

    le disposizioni sul concorso di reati non si applicano quando la legge considera come elementi costitutivi o circostanze aggravanti di un solo fatto, fatti che costituirebbero, per se stessi, reato

  • 25

    LEZIONE 27 2. Le scriminanti sono

    cause di esclusione dell’antigiuridicità

  • 26

    LEZIONE 59 5. Nel concorso di persone nel reato, le circostanze aggravanti speciali di cui all’articolo 118 c.p. sono configurabili

    con riferimento a tutti i concorrenti

  • 27

    LEZIONE 43 5. Secondo la concezione psicologica della colpevolezza, essa consiste

    nei coefficienti del dolo e della colpa

  • 28

    LEZIONE 38 1. Il dolo si accerta

    attraverso una attenta lettura di come il fatto si manifesta

  • 29

    LEZIONE 42 1. Le condizioni obiettive di punibilità

    sono circostanze esterne al reato, dal cui verificarsi dipende la punibilità dello stesso

  • 30

    LEZIONE 34 2. L’errore è scusabile quando

    chiunque al posto dell’agente poteva cadere nello stesso errore

  • 31

    LEZIONE 53 1. Si parla di concorso formale di reati quando

    con una sola condotta si violano più disposizioni di legge e dunque si commettono più reati

  • 32

    LEZIONE 59 3. In caso di determinazione al reato di una persona non imputabile, del reato risponde

    chi l’ha determinata ma la pena è aumentata

  • 33

    LEZIONE 59 1. La grazia viene concessa dal

    Presidente della Repubblica

  • 34

    LEZIONE 38 4. Si ha dolo alternativo quando

    si attua una sola condotta per la realizzazione di due o più eventi e l’agente accetta indifferentemente la realizzazione dell’uno o dell’altro

  • 35

    LEZIONE 31 1. In tema di stato di necessità, perché trovi applicazione l’articolo 54 c.p.

    il pericolo non deve essere stato generato dallo stesso soggetto agente

  • 36

    LEZIONE 59 4. In tema di concorso di persone, il legislatore

    prevede anche delle specifiche circostanze aggravanti

  • 37

    LEZIONE 34 1. L’errore sul fatto di reato

    esclude la configurazione del reato a titolo di dolo, ma non anche a titolo di colpa

  • 38

    LEZIONE 40 1. Si ha colpa impropria quando

    nei casi di responsabilità colposa disciplinata dagli articoli 47, 48, 55 e 59 c.p.

  • 39

    LEZIONE 29 2. Ai fini dell’esercizio del diritto di cronaca la notizia deve

    vera, rilevante e continente

  • 40

    LEZIONE 28 1. Il consenso dell’avente diritto trova applicazione

    con riferimento ai diritti disponibili da parte della persona offesa

  • 41

    LEZIONE 39 1. Si ha colpa cosciente quando

    quando l’agente si rappresenta l’astratta verificazione del fatto, ma ne esclude la sua concreta consumazione, confidando nelle proprie capacità o sottovalutando il rischio di verificazione dell’evento nel caso concreto

  • 42

    LEZIONE 50 5. Si parla di recesso attivo quando

    quando l’agente pone in essere una contro-azione che evita la consumazione del delitto

  • 43

    LEZIONE 25 7. Nei reati omissivi si è puniti

    per aver omesso di tenere una condotta che si aveva l’obbligo giuridico di tenere

  • 44

    LEZIONE 36 3. Nella struttura del reato, l’evento in senso giuridico

    non comporta una modifica della realtà, ma coincide con la messa in pericolo del bene protetto

  • 45

    LEZIONE 28 2. Ai fini dell’applicazione dell’esimente del consenso dell’avente diritto di cui all’articolo 50 c.p., occorre che il titolare del diritto abbia

    la capacità di autodeterminarsi

  • 46

    LEZIONE 45 2. Con la riforma del 1990, le circostanze aggravanti vengono imputate al reo se

    sono conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa

  • 47

    LEZIONE 50 3. L’articolo 56 c.p. rappresenta

    una norma incriminatrice aperta che si combina con altre della parte speciale

  • 48

    LEZIONE 37 4. Si ha dolo d’impeto

    quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato

  • 49

    LEZIONE 35 3. L’errore sulla legge extra penale

    esclude il dolo se si traduce in un errore di fatto, ma non anche la responsabilità a titolo di colpa

  • 50

    LEZIONE 50 1. Si parla di tentativo incompiuto

    quando l’azione non viene portata a compimento

  • 51

    LEZIONE 53 2. Si parla di concorso materiale di reati quando

    con più condotte si compiono più reati

  • 52

    LEZIONE 29 1. Ai sensi dell’articolo 51 comma 3 c.p., in caso di ordine illegittimo , del reato ne risponde

    sia chi l’ha eseguito che chi ha dato l’ordine

  • 53

    LEZIONE 50 6. Si parla di delitto mancato

    quando l’azione si compie ma l’evento non si verifica

  • 54

    LEZIONE 33 3. Il nesso psicologico consiste

    nel legame psicologico tra fatto e autore

  • 55

    LEZIONE 41 3. Dopo l’intervento della Corte Costituzionale del 1998, la preterintenzione viene configurata come

    dolo con riferimento alla condotta e colpa con riferimento all’evento

  • 56

    LEZIONE 35 2. Nell’errore indotto, del reato commesso risponde

    colui che ha generato l’errore

  • 57

    LEZIONE 29 3. Ai fini dell’applicazione della scriminante dell’adempimento di un dovere, occorre che

    il dovere sia riconosciuto da una fonte giuridica

  • 58

    LEZIONE 27 4. Ai sensi dell’articolo 59 c.p., le circostanze aggravanti del reato si applicano all’agente

    se da lui conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa

  • 59

    LEZIONE 47 1. La recidiva consiste

    nel riportare una nuova condanna dopo una già passata in giudicato

  • 60

    LEZIONE 30 2. Ai sensi dell’articolo 52 comma 2 c.p., nella legittima difesa in casa, si può ricorrere all’utilizzo di un’arma

    per difendere la persona

  • 61

    LEZIONE 45 3. Nel codice del 1930 le circostanze aggravanti venivano applicate

    oggettivamente, per il sol fatto di esistere

  • 62

    LEZIONE 59 1. L’indulto è

    una causa di estinzione della pena

  • 63

    LEZIONE 45 1. Le circostanze attenuanti

    sono sempre valutate a favore del reo

  • 64

    LEZIONE 58 2. Il tentativo nel concorso di persone

    è configurabile

  • 65

    LEZIONE 26 3. In tema di causalità, il nostro codice penale aderisce alla teoria

    della conditio sine qua non

  • 66

    LEZIONE 43 2. La colpevolezza in senso normativo consiste

    in un rimprovero verso il soggetto agente per non aver rispettato i valori comunemente condivisi

  • 67

    LEZIONE 38 6. Si ha dolo iniziale quando

    l’agente all’inizio della propria condotta agiva con la rappresentazione e volizione di realizzare l’evento preso di mira

  • 68

    LEZIONE 47 2. Le circostanze attenuanti generiche prevedono

    una attenuazione di pena fino ad un terzo

  • 69

    LEZIONE 27 1. L’errore inescusabile sulle scriminanti

    esclude la responsabilità a titolo di dolo, ma non a titolo di colpa

  • 70

    LEZIONE 40 2. Si ha colpa specifica quando

    quando si violano norme di cautela funzionali ad evitare la realizzazione di quel determinato evento

  • 71

    LEZIONE 33 2. Il titolo di imputazione soggettiva nelle contravvenzioni è

    indifferentemente dolo o colpa

  • 72

    LEZIONE 53 3. Con riferimento al reato continuato di cui all’articolo 81 comma 2 c.p.

    si tratta di una norma che disciplina un’ipotesi particolare di concorso materiale di reati

  • 73

    LEZIONE 52 3. Ai sensi dell’articolo 25 c.p.

    quando più leggi o più disposizioni della medesima legge penale regolano la stessa materia, la legge o la disposizione di legge speciale deroga alla legge o alla disposizione di legge generale, salvo che si sia stabilito altrimenti

  • 74

    LEZIONE 38 7. Si ha dolo concomitante

    la condotta dell’agente si inserisce nell’ambito di un decorso causale già avviato

  • 75

    LEZIONE 36 1. Nel dolo intenzionale

    vi è una perfetta coincidenza tra il rappresentato, il voluto e il realizzato

  • 76

    LEZIONE 44 1. Si ha concorso eterogeneo di circostanze

    quando il fatto manifesta, al contempo, la presenza sia di circostanze aggravanti che di attenuanti

  • 77

    LEZIONE 46 1. Le circostanze comuni si applicano

    a tutti i reati

  • 78

    LEZIONE 50 2. Il tentativo riguarda

    I soli delitti dolosi

  • 79

    LEZIONE 50 4. Si ha desistenza volontaria quando

    l’agente volontariamente decide di non proseguire nella realizzazione del reato

  • 80

    LEZIONE 41 1. Nel codice Rocco, la responsabilità a titolo di preterintenzione veniva configurata come

    dolo con riferimento alla condotta e responsabilità oggettiva con riferimento all’evento

  • 81

    LEZIONE 38 5. Si ha dolo susseguente quando

    il dolo sorge nella mente dell’agente successivamente al compimento della propria condotta tipica

  • 82

    LEZIONE 31 2. Ai fini della configurazione della scriminante di cui all’articolo 53 c.p., l’utilizzo delle armi da parte del privato è legittimo

    se ordinato da un pubblico ufficiale

  • 83

    LEZIONE 46 2. La supposizione erronea delle circostanze

    non rileva

  • 84

    LEZIONE 32 2. Il reato commesso in circostanza di costringimenti fisici o caso fortuito esclude

    la suitas

  • 85

    LEZIONE 51 1. Si ha reato impossibile quando

    l’azione è inidonea o l’evento è impossibile

  • 86

    LEZIONE 44 3. Le circostanze sono

    elementi accidentali del reato

  • 87

    LEZIONE 36 4. In caso di reato putativo, l’agente

    non risponde penalmente, salvo che il fatto realizzato costituisca un diverso reato

  • 88

    LEZIONE 49 1. Nel delitto tentato, gli atti idonei vengono accertati attraverso un giudizio

    ex ante

  • 89

    LEZIONE 56 1. Nel concorso di persone, l’elemento soggettivo è

    il dolo

  • 90

    LEZIONE 48 1. Nel delitto tentato, il coefficiente psicologico è

    il dolo

  • 91

    LEZIONE 30 1. Nella legittima difesa, l’offesa ingiusta deve essere

    attuale

  • 92

    LEZIONE 44 2. L’articolo 69 c.p. disciplina

    I criteri di applicazione delle circostanze

  • 93

    LEZIONE 52 1. Si ha concorso apparente di norme quando

    nel caso di specie sembrano applicabili più norme mentre in verità è applicabile una sola

  • 94

    LEZIONE 56 2. Si ha concorso di persone quando

    quando due o più soggetti partecipano alla commissione di un reato

  • 95

    LEZIONE 36 2. Nel dolo eventuale, l’agente

    si rappresenta ma non vuole la realizzazione dell’evento, tuttavia agisce al costo di determinarlo

  • 96

    LEZIONE 37 1. Il dolo specifico si contraddistingue

    per il raggiungimento di un determinato fine da parte dell’agente, anche se effettivamente lo stesso non si materializza

  • 97

    LEZIONE 52 2. Il reato complesso

    consiste in un reato composto da due reati ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato

  • 98

    LEZIONE 32 1. La suitas riguarda

    la coscienza e volontà (consapevolezza) della condotta

  • 99

    LEZIONE 42 2. Le condizioni di punibilità intrinseche attengono

    all’offesa del bene protetto

  • 100

    LEZIONE 49 2. Nel delitto tentato, gli atti univoci vengono accertati attraverso un giudizio

    ex post