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問題一覧
1
LEZIONE 26 1. Cosa è il controtransfert per Freud
la risposta emotiva dell’analista agli stimoli che provengono dal paziente
2
LEZIONE 26 2. Con i suoi pazienti Freud si accorse che ciò che veniva ricordato non era un vero ricordo, ma…
fantasia, che nascondeva un desiderio primitivo
3
LEZIONE 26 3. Secondo Freud “diventa la vera molla che induce il paziente a collaborare” con il terapeuta
una traslazione positiva
4
LEZIONE 26 4. Il lavoro di Freud sull’isteria si era concentrato
sulla sessualità femminile e sul suo potenziale di espressione nevrotica
5
LEZIONE 26 5. Cosa è il transfert per Freud
resistenze del paziente proiettate sul terapeuta
6
LEZIONE 27 1. Lo sviluppo psico sessuale infantile per Freud
fase orale fase anale fase fallico-edipica fase di latenza fase genitale
7
LEZIONE 27 2. La seconda topica freudiana
Io Es e Super-io
8
LEZIONE 27 3. Prima topica freudiana
inconscio preconscio e conscio
9
LEZIONE 27 4. La pulsione per Freud sarebbe
il rappresentante psichico degli stimoli che traggono origine all’interno e sono una misura delle operazioni che vengono richieste alla sfera psichica in forza della sua connessione con quella corporea
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LEZIONE 28 1. Il primo concetto fondamentale nel poter inquadrare Jung è
lo scopo, la direzione
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LEZIONE 28 2. Nella concezione junghiana dell’uomo il tratto caratteristico più importante è
la combinazione della “casualità” con la “teleologia”
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LEZIONE 28 3. Nella teoria della personalità di Jung occupa un posto centrale
il Sè
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LEZIONE 28 4. Il concetto di complesso in Jung
è mutuato da quello di Freud ma è completamente diverso
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LEZIONE 28 5. Nel carattere di tipo estroverso una delle caratteristiche per Jung è
le azioni dipendono da ciò che gli altri possono pensare
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LEZIONE 29 1. L’alchimia viene collocata in quel percorso chiamato da Jung
percorso di individuazione
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LEZIONE 29 2. L’archetipo dell’eroe in Jung è concepito
non perde perché non si arrende. Potrebbe rivelarsi troppo ambizioso con manie di controllo
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LEZIONE 29 3. Nel sogno per Jung
il piano superiore rappresenta la personalità cosciente, il piano terra l’inconscio personale mentre, nel livello più profondo, vi è l’inconscio collettivo
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LEZIONE 29 4. Jung ipotizza l’esistenza di un inconscio collettivo notando che
certe immagini, concetti e situazioni vissute in sogno e non riguardanti l’esperienza personale, siano in qualche modo innate nella mente umana
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LEZIONE 30 1. La teoria di Adler viene chiamata
la Psicologia Individuale Comparata
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LEZIONE 30 2. La volontà di potenza per Adler è
ovvero la necessità di dominare e prevalere sugli ostacoli che si frappongono all’affermazione del soggetto
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LEZIONE 30 3. Il fine ultimo della cura per Adler è
lavora creativamente insieme al paziente alla ricerca di una via di compenso all’inferiorità che risulti adeguata alla storia
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LEZIONE 30 4. Per Adler lo stile di vita è
l’insieme dei modi con cui l’uomo si comporta di fronte ai problemi dell’esistenza in vista del fine che si è proposto per la sua vita
23
LEZIONE 31 1. Per Fromm, la nevrosi è
la conseguenza dell’alienazione e depressione, dipendenza idoleggiamento
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LEZIONE 31 2. Fromm considera il controtransfert
un’espressione troppo vaga soprattutto in relazione al narcisismo del terapeuta
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LEZIONE 31 3. Per Fromm i sintomi sono
il prodotto di un’alienazione derivata dal bisogno dell’uomo di essere massificato
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LEZIONE 31 4. Per Eric Fromm è fondamentale considerare la personalità in un altro modo
la personalità deve essere considerata come totalità
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LEZIONE 32 1. Per “condizioni adeguate” per il bambino, Horney intende
un ambiente adeguato che consenta al bambino di sviluppare il necessario senso di sicurezza
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LEZIONE 32 2. Horney considera la creatività e l’amore
sane aspirazioni all’autorealizzazione
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LEZIONE 32 3. Horney definisce “angoscia di base”
un profondo sentimento di insicurezza e di apprensione che di fatto impedisce la spontaneità dei sentimenti
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LEZIONE 32 4. Per Horney il comportamento e lo psichismo individuale
erano influenzati molto più dalle condizioni socioculturali che da fattori innati o genetici
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LEZIONE 33 1. La psicoterapia della Gestalt fonda i suoi presupposti sul fatto che l’uomo non percepisce le cose come elementi distinti e sconnessi eppure
organizza il suo modo di vedere in un mondo di insiemi significativi e mediante processi creativi
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LEZIONE 33 2. Secondo la Terapia della Gestalt, gli esseri umani non percepiscono il passato, il presente e il futuro come realtà separate
I tre tempi conformano un’unità fatta solo del presente - passato e futuro che sono proiezioni del presente
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LEZIONE 33 3. In psicoterapia della Gestalt, il termine aggressività
“andare verso”, indica dunque un movimento in avanti, in direzione di uno scopo da raggiungere
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LEZIONE 33 4. Nella concezione di Perls, il sogno è inteso come una proiezione, che contiene parti scisse e polari dell’individuo
le varie e molteplici parti del sogno rappresentano frammenti della nostra personalità
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LEZIONE 34 1. Secondo Hillman gli antichi dei si sono trasformati
nelle malattie psichiatriche
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LEZIONE 34 2. Il pensiero principale di ciò che Hillman definisce “fare anima” ha come corollario che
non esiste il termine guarigione
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LEZIONE 34 3. Archetipi, Hillman li definisce
come “i modelli più profondi del funzionamento psichico, come le radici dell’anima che governano le prospettive attraverso cui vediamo noi stessi e il mondo”
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LEZIONE 34 4. La psicoterapia ed ogni rapporto comunque interpersonale per Hillman è
un processo che si svolge in modo intermittente nella nostra individuale esplorazione dell’anima, negli sforzi per capire le nostre complessità
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LEZIONE 35 1. Per Stern, il neonato è rappresentato simbioticamente
dalla figura di accudimento
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LEZIONE 35 2. I “present moments” sono
il momento della spontaneità e dell’imprevisto come parte integrante della relazione
41
LEZIONE 35 3. La teoria intersoggettiva elaborata da Daniel N. Stern
configurazione dello sviluppo infantile, ove il bambino ed il proprio caregiver primario si orientano, fin dai primi momenti interattivi
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LEZIONE 35 4. “Il senso emergente del Sè” per Stern è
processo di integrazione e di organizzazione dell’esperienza
43
LEZIONE 36 1. La figura diabolica di Kalshed protegge l’io sognante allo scopo
allo scopo di impedirgli di rivivere l’emozione impensabile associata al trauma
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LEZIONE 36 2. Per Kalshed se si analizza la dinamica del trauma, si può vedere che, laddove la ritirata dalla scena traumatica non è possibile
l’io si frammenta in modo da consentire che una parte del sé si ritiri
45
LEZIONE 36 3. Per Kalshed, primariamente
“ogni esperienza che causa al bambino una sofferenza o un’angoscia psichica intollerabile, sopraffà i meccanismi di difesa consueti”
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LEZIONE 36 4. Kalsched intende per “anima”
il nucleo vitale che anima il sè incarnato, nucleo essenziale e sacro della personalità
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LEZIONE 37 1. Carl Rogers individua tre condizioni fondamentali
empatia, autenticità, accettazione incondizionata
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LEZIONE 37 2. Il centro dell’approccio umanistico di Rogers
enfatizza la nostra capacità di progredire e creare un mondo migliore, ci incoraggia a essere responsabili di noi stessi
49
LEZIONE 37 3. L’empatia e sulla non direttività del rapporto per Rogers è
è quello di favorire la libera espressione del mondo emotivo del paziente
50
LEZIONE 37 4. “Person-centered” per Rogers è
sta nella convinzione che il paziente è capace di far fronte alla sua situazione psicologica ed è capace di affrontare in modo costruttivo
51
LEZIONE 38 1. Per Damasio il centro della sua idea è che
il cervello non può essere studiato senza tener conto dell’organismo a cui appartiene e dei suoi rapporti con l’ambiente
52
LEZIONE 38 2. Per Damasio la coscienza consiste nella costruzione di conoscenze rispetto a due aspetti
l’organismo che entra in relazione con qualche oggetto - l’oggetto coinvolto nella relazione che causa un cambiamento nell’organismo
53
LEZIONE 38 3. Il proto-se
tutte le risposte
54
LEZIONE 38 4. La coscienza estesa
tutte le risposte
55
LEZIONE 39 1. Estrapola il costrutto di autoefficacia per Bandura
è il prodotto di un sistema autoreferenziale e autoregolato che guida e dirige il comportamento
56
LEZIONE 39 2. L’apprendimento per Bandura
si basa sull’imitazione
57
LEZIONE 39 3. Per Bandura il comportamento inumano
diventa possibile quando una persona può giustificarlo
58
LEZIONE 39 4. Bandura introduce la concezione di meccanismi di disimpegno morale
tutte le risposte
59
LEZIONE 40 1. L’alessitimia è
di ridotta consapevolezza emotiva, che comporta l’incapacità sia di riconoscere sia di descrivere verbalmente i propri stati emotivi e quelli altrui
60
LEZIONE 40 2. Per quanto riguarda la diagnosi, la neuropsicologia si avvale principalmente
batterie di test e delle tecniche di neuro-imaging
61
LEZIONE 40 3. La neuropsicologia clinica ha lo scopo
di valutare e, qualora possibile, riabilitare, i deficit cognitivi e le annesse implicazioni di tipo psicologico, affettivo e di personalità conseguenti a patologie a carico del sistema nervoso centrale
62
LEZIONE 40 4. Il disturbo post traumatico da stress è
è un grave quadro clinico che nella sua forma cronica di sviluppa solo in una piccola parte di sopravvissuti a un trauma
63
LEZIONE 41 1. Nelle reazioni al trauma la personalità a livello affettivo
spesso ha scisso parte della consapevolezza della risposta affettiva al trauma
64
LEZIONE 41 2. Un trauma
rappresenta un attacco massivo all’integrazione interpersonale
65
LEZIONE 41 3. L’esperienza dissociativa peritraumatica
la perdita di ogni controllo sul corpo e sui movimenti, come se non appartenesse più a loro, come se si vedessero dal di fuori
66
LEZIONE 41 4. Nel trauma complesso
la vergogna assume un ruolo così centrale da determinare un bloccante e pervasivo senso di inadeguatezza a vivere il presente
67
LEZIONE 42 1. La dinamica dell’abbandono è legata
al lutto
68
LEZIONE 42 2. “L’attaccamento” è
un concetto usato in psicologia per esprimere l’insieme di comportamenti, pensieri, emozioni
69
LEZIONE 42 3. Nella dinamica di attaccamento dipendente patologico
la vittima collude con il suo carnefice
70
LEZIONE 42 4. Da cosa parte il processo di elaborazione dell’abbandono patologico?
parte in primo luogo da un “dolore” troppo immenso per essere elaborato
71
LEZIONE 43 1. Come l’umanità ha affrontato il lutto nella sua millenaria storia?
nel corso dei millenni l’uomo ha ideato e sviluppato complessi e sofisticati apparati filosofico- religiosi per affrontare il lutto
72
LEZIONE 43 2. Dal punto di vista cognitivo, il lutto è caratterizzato da
incredulità, confusione, preoccupazione, senso di presenza, allucinazione
73
LEZIONE 43 3. Tipologie del lutto
patologico, traumatico e deprivato
74
LEZIONE 43 4. Lindeman individua
disturbi fisici, sensi di colpa, reazioni ostili ed irritabilità, irrequietezza ed iperattività
75
LEZIONE 44 1. Il narcisista covert
inibito, vulnerabile, ipersensibile alle critiche, ha paura del rifiuto, prova spesso vergogna e imbarazzo, sente sempre un’enorme distanza tra sé e gli altri
76
LEZIONE 44 2. Il narcisista overt
superiore, autosufficiente, dominante, euforico, trionfante (o alternativamente freddo e distaccato)
77
LEZIONE 44 3. Il narcisismo sano appartiene a
quelle persone carismatiche, assertive, sicure di sé che sono galvanizzate dai complimenti e dalle lodi
78
LEZIONE 44 4. Un comportamento psicopatico è caratterizzato tra le tante cose da
superficialità, incapacità di amare, mancanza di rimorsi, mentire patologico
79
LEZIONE 45 1. La relazione complementare
il comportamento di uno tende a differenziarsi, ponendosi in posizione opposta e complementare rispetto all’altro
80
LEZIONE 45 2. Molto spesso la scelta dell’altro avviene
attraverso la ripetizione di uno schema frustrante, ma “familiare” e quindi prevedibile, viene preservato il senso di coesione e integrità del sé
81
LEZIONE 45 4. Il concetto di collusione parte
dalla sperimentazione nel setting di cura tra paziente e professionista
82
LEZIONE 46 1. Le relazioni come sistemi dinamici prevedono una serie di fasi specifiche
accumulo, conoscenza e acquaintanceship, continuazione, deterioramento, ending
83
LEZIONE 46 2. Le relazioni diadiche patologiche
la codipendenza, il narcisismo, le relazioni d’abuso
84
LEZIONE 46 3. Secondo Piotr Sztompka, forme di relazione e interazione possono essere descritte
movimenti fisici del corpo, le azioni, azioni sociali, i contatti sociali
85
LEZIONE 46 4. Uno dei bisogni della piramide di Maslow
bisogno di appartenenza
86
LEZIONE 45 3. Il concetto di transfert contemporaneo
dalla coazione a ripetere, a sua volta a servizio della pulsione di morte