暗記メーカー
ログイン
DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE
  • Marzia Barone

  • 問題数 100 • 2/21/2025

    記憶度

    完璧

    15

    覚えた

    35

    うろ覚え

    0

    苦手

    0

    未解答

    0

    アカウント登録して、解答結果を保存しよう

    問題一覧

  • 1

    La specificità del discorso didattico deriva dalla sua imprescindibile esigenza di assumere l’apprendimento in correlazione:

    all’insegnamento

  • 2

    La didattica è una scienza che si colloca all’interno del più ampio settore delle scienze:

    pedagogiche

  • 3

    Interrogarsi sull’apprendimento significa ricercare il senso del processo per il quale l’uomo costruisce il suo:

    comportamento

  • 4

    Nella scuola,il compitò dell’insegnamento è sempre:

    l’educazione

  • 5

    Istruzione e insegnamento:

    non riguardano soltanto la scuola

  • 6

    L’educazione pone necessariamente le sue basi nella:

    tradizione

  • 7

    “Azione che promuove lo sviluppo umano a più livelli”. La definizione si riferisce al termine:

    educazione

  • 8

    La pedagogia è un ragionare sui fatti che hanno a che fare con:

    l’educazione

  • 9

    Il percorso formativo della persona è costantemente:

    in divenire

  • 10

    Il processo formativo verte soprattutto su scelte:

    interiori

  • 11

    Il processo formativo, al giorno d’oggi, segue linee evolutive sempre meno:

    lineari

  • 12

    La formazione è sviluppo del soggetto nella sua:

    umanità

  • 13

    L’educazione può definirsi come una esperienza:

    diffusa

  • 14

    Educazione e formazione, nel linguaggio comune, vengono talvolta usati senza una chiara:

    differenziazione

  • 15

    Parlare di integralità significa porre l’accento sulla totalità delle esigenze:

    di sviluppo della persona

  • 16

    Del passato bisogna:

    fare una utilizzazione saggia

  • 17

    L’educazione costituisce l’insieme degli strumenti necessari per garantire la trasmissione della:

    cultura

  • 18

    E’ piuttosto riduttivo considerare l’intervento educativo soltanto come:

    socializzazione

  • 19

    Secondo Leang, i fenomeni di assimilazione alla propria o all’altrui cultura non sono, di per sé:

    educativi

  • 20

    L’educazione è per un verso volta alla conservazione e per un altro verso al:

    rinnovamento

  • 21

    Tra i tratti essenziali dell’apprendimento, NON rientra:

    valutazione delle proprie competenze funzionali

  • 22

    Le occasioni di interazione tra soggetto ed ambiente devono risultare sempre ricche:

    di stimolazioni

  • 23

    L’autonomia della scuola deve oggi farsi carico delle istanze pedagogiche della:

    differenza

  • 24

    Itard contribuì allo sviluppo di un primo approccio, alla persona con disabilità, di tipo:

    globale

  • 25

    Che appellativo venne riconosciuto a Victor?

    “ragazzo selvaggio”

  • 26

    La pedagogia speciale è parte della:

    pedagogia generale

  • 27

    G. Bollea ha fondato

    la neuropsichiatria infantile

  • 28

    G. Bollea sosteneva che, se si vuole aiutare un minore in difficoltà, bisogna prima di tutto aiutare:

    la sua famiglia

  • 29

    La pedagogia speciale, a livello accademico, nasce in Italia nel:

    1964

  • 30

    Secondo la pedagogia emendativa, il soggetto considerato “anormale” va:

    corretto

  • 31

    Le scuole speciali in Italia:

    sono state abolite

  • 32

    Gli apprendimenti e le pratiche didattiche, ispirati dalla pedagogia speciale, possono generare nelle classi delle azioni di tipo:

    inclusivo

  • 33

    Quando disadattamento e devianza si manifestano all’interno della scuola, vanno trattati:

    pedagogicamente

  • 34

    La pedagogia interculturale si sforza di riconoscere il valore delle:

    differenze

  • 35

    Con la globalizzazione della comunicazione e delle conoscenze, non si può più far riferimento a parametri:

    monoculturali

  • 36

    La differenza ha sul piano sociale toni e forme molto:

    variegati

  • 37

    La disabilità può essere di tipo:

    transitorio o permanente

  • 38

    La parola deficit identifica una mancanza:

    oggettiva e verificabile

  • 39

    La pedagogia speciale in Italia ha una storia lunga circa:

    quaranta anni

  • 40

    La legge n. 517/1977 stabilisce la garanzia dell’apprendimento anche per gli alunni:

    portatori di disabilità

  • 41

    L’educazione e l’istruzione divengono una chiave di accesso essenziale, per le persone con disabilità, nel raggiungere una cittadinanza:

    attiva

  • 42

    L’inclusione, per potersi realizzare, richiede azioni:

    di sistema

  • 43

    Affrontare il tema dell’inclusione richiede sempre uno sguardo:

    ampio

  • 44

    Secondo R. Caldin, se oggi dovessimo indicare che cosa è manchevole nell’integrazione/ inclusione in Italia, essa sarebbe relativa all’area:

    della garanzia dell’apprendimento

  • 45

    La legge n. 517 è stata emanata nel:

    1977

  • 46

    Nel sistema educativo italiano, la possibilità per gli studenti portatori di disabilità di usufruire di tirocini e stage è:

    limitata

  • 47

    La legislazione italiana circa la disabilità è tra le più avanzate:

    nel mondo

  • 48

    La disuguaglianza è conseguenza tragica della incapacità di accogliere la diversità come:

    valore

  • 49

    La diversità è dovuta ad una molteplicità di:

    variabili

  • 50

    Il più delle volte la diversità viene vista come:

    un ostacolo

  • 51

    La logica della identificazione tende alla:

    omologazione

  • 52

    In educazione è improduttivo:

    polarizzare

  • 53

    I problemi del vantaggio e dello svantaggio socio economico:

    sono di pertinenza della pedagogia speciale

  • 54

    Il problema della diversità in pedagogia si affronta:

    valorizzando le potenzialità presenti

  • 55

    L’approccio pedagogico alla diversità ha portato alla considerazione di ciò che v’è nell’altro-diverso di:

    positivo

  • 56

    I bisogni educativi presenti in classe oggi sono tra di loro:

    eterogenei

  • 57

    Il concetto di “speciale normalità” si può attribuire a:

    D.Janes

  • 58

    Per garantire, ai soggetti portatori di disabilità, una vantaggiosa vita scolastica:

    non si deve ignorare la vita scolastica

  • 59

    I desideri appaiono collegati:

    ai vissuti

  • 60

    In tutte le interazioni comunicative in primo piano vi è:

    l’identità di chi parla e di chi ascolta

  • 61

    Nei contesti didattici è importante capire:

    perché si comunica

  • 62

    La comunicazione si motiva e si struttura nel rapporto:

    Io-altro

  • 63

    Ogni nostra visione delle cose ha bisogno, da parte degli altri, di:

    conferma

  • 64

    La competenza comunicativa si sviluppa:

    sin da neonati

  • 65

    Il clima organizzativo:

    influenza tutti gli aspetti della vita di un’organizzazione

  • 66

    Secondo Rivoltella, la fruizione delle tecnologie multimediali all’interno del setting didattico viene scandita dalle attività di:

    rappresentazione, comunicazione, condivisione e costruzione

  • 67

    I nuovi media suggeriscono all’agire didattico nuovi compiti che sono in tutto:

    3

  • 68

    La lettura ipertestuale rende l’apprendimento:

    attivi e dinamico

  • 69

    Il più importante prerequisito per intraprendere un intervento di CAA è la effettiva presenza di:

    concrete opportunità di comunicazione

  • 70

    La comunicazione aumentativa alternativa NON è costituita da:

    link

  • 71

    E’ una misura di sostegno alla relazione, alla comprensione e al pensiero”. Si tratta:

    della comunicazione aumentativa alternativa

  • 72

    L’insegnamento del programma PECS prevede un percorso articolato in:

    6 fasi

  • 73

    Fino alla fine degli anni Settanta del secolo scorso, la convinzione generale era che l'allievo in situazione di disabilità dovesse essere inserito in gruppi di coetanei:

    con deficit simili

  • 74

    La costituzione delle classi differenziali, parallele a quelle comuni, fu giustificata da un intervento, sul deficit, di tipo prettamente:

    tecnico-sanitario

  • 75

    La legge n. 118 del 30 marzo 1971, all’art.28, riconobbe agli allievi in situazione di disabilità il diritto all’educazione:

    in classe comune

  • 76

    La necessità di individualizzare gli interventi sottende, al suo interno, una logica:

    personalistica

  • 77

    Favorirono la creazione di un ambiente scolastico inclusivo. Si sta parlando delle classi:

    aperte

  • 78

    La legge che introduce la figura dell’insegnante di sostegno è la legge:

    n.517 del 1977

  • 79

    La legge n. 517 del 1977 parla dello svantaggio socioculturale:

    in nessuna sua parte

  • 80

    Si insiste sulla parola “integrazione” a partire dalla legge:

    n. 517 del 1977

  • 81

    Per quanto riguarda l'integrazione scolastica, la legge n. 194/1992 ha fissato le basi, per l’allievo portatore di disabilità, di un progetto al tempo stesso:

    globale e individualizzato

  • 82

    La dichiarazione di Salamanca venne stilata nell’anno:

    1994

  • 83

    La legge n. 104/1992 si è occupata dei bisogni educativi speciali:

    no

  • 84

    A partire dalla legge n. 104/1992 un ruolo sempre più attivo viene attribuito

    alla famiglia

  • 85

    La legge che sancisce l’ingresso della parola integrazione all’interno del lessico, non soltanto scolastico, è la:

    n. 104 del 1992

  • 86

    A seguito dell’abolizione delle classi differenziali, l’inserimento dei portatori di disabilità nelle classi normali venne da alcuni definito come:

    selvaggio

  • 87

    La legge n. 118 del 1971 sancì che l'istruzione dell'obbligo per i soggetti portatori di disabilità doveva avvenire nelle classi normali:

    della scuola pubblica

  • 88

    “A questa legge si riconosce l’aver introdotto la parola “inserimento”, per sancire il processo di accoglienza, all’interno delle mura scolastiche, degli allievi con disabilità”. Si tratta della legge:

    n.118 del 1971

  • 89

    La prospettiva inclusiva scaturisce da un cammino iniziato:

    negli anni Settanta del secolo scorso

  • 90

    La Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità introduce il concetto di:

    inclusione

  • 91

    Per favorire il diritto allo studio occorre che la scuola elabori risposte:

    individualizzate e personalizzate

  • 92

    d’Alonzo (2017) sottolinea come la scuola italiana non riesca a dare risposta di valore:

    a molti suoi alunni

  • 93

    Attualmente, i gruppi classe appaiono sempre meno disposti:

    all’ascolto

  • 94

    Una scuola inclusiva pianifica avendo presente la necessità di dare risposte in primo luogo:

    a tutti i suoi allievi

  • 95

    Le strategie di gestione della classe risultano ormai:

    assodate e validate dalla ricerca

  • 96

    In una scuola inclusiva il soggetto in difficoltà non deve avere la percezione di essere:

    un corpo estraneo

  • 97

    La didattica speciale per una scuola inclusiva inizia necessariamente dal concetto di gestione:

    della classe

  • 98

    Nella disabilità intellettiva, la compressione delle abilità psichiche si manifesta durante il periodo:

    evolutivo

  • 99

    domini interessati dalla disabilità intellettiva sono in tutto:

    tre

  • 100

    Le aree di deficit delle funzioni intellettive sono in tutto:

    tre