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問題一覧
1
I principi generali del diritto dell'Unione europea assumono un rango:
pariordinato rispetto ai Trattati
2
Tra i principi generali del diritto dell'Unione europea non vi è:
il principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato
3
Tra i principi generali del diritto dell'Unione europea espressamente richiamati nei Trattati vi è:
il principio di una economia di mercato aperta e in libera concorrenza
4
Gli atti atipici di diritto derivato:
non sono esplicitamente previsti dai Trattati
5
Sono fonti derivate con carattere giuridicamente vincolante:
regolamenti, direttive, decisioni
6
Sono fonti derivate con carattere giuridicamente non vincolante:
pareri e raccomandazioni
7
Ai sensi dell'art. 288, co. 2, TFUE, il Regolamento ha tre caratteristiche costitutive. Tra queste non vi è che:
è obbligatorio con riguardo al risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi
8
I Regolamenti erano stati rinominati "leggi europee" da:
il Trattato "costituzionale" europeo
9
Il requisito della "portata generale" dei Regolamenti:
è determinato dal dato qualitativo rappresentato dal modo di individuazione dei destinatari
10
Quale tra le seguenti affermazioni non è riferibile alla Direttiva?
è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri
11
La mancata o inadeguata trasposizione della Direttiva nel diritto interno produce alcuni effetti, tra i quali:
la possibilità per il singolo di chiedere, a determinate condizioni, il risarcimento dei danni subiti in ragione dell'illegittima inerzia dello Stato membro
12
Ferma restando la libertà di scelta delle forme e dei mezzi di recepimento della Direttiva, i provvedimenti di recepimento adottati dagli Stati:
devono essere non equivoci e idonei a modificare il diritto interno per garantire il pieno raggiungimento dell'obiettivo prescritto dalla Direttiva
13
La Decisione trova applicazione:
in entrambi i Trattati, a differenza del Regolamento e della Direttiva
14
La Decisione:
è obbligatoria in tutti i suoi elementi
15
Le Istituzioni legittimate ad adottare le Decisioni in ambito TFUE sono:
il Consiglio ed il Parlamento europeo, la Commissione, la BCE, il Consiglio europeo
16
Non sono tra i destinatari dei pareri:
le organizzazioni internazionali
17
Le raccomandazioni:
sono atti non vincolanti, come i pareri
18
Le Istituzioni che possono adottare Raccomandazioni sono:
il Consiglio, la Commissione e la Banca centrale europea
19
L'art. 207 TFUE attribuisce la competenza a stipulare accordi:
con uno o più Stati terzi o con organizzazioni internazionali
20
Nella procedura di conclusione degli accordi internazionali è prevista la sola consultazione del Parlamento:
in tutti i casi tranne alcune specifiche tipologie di accordi
21
Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione si collocano, nella gerarchia delle fonti:
in una posizione intermedia fra i Trattati e gli atti derivati
22
Il mercato era da realizzare, nel corso dei decenni, mediante un processo graduale che avrebbe visto come prima fase:
l'armonizzazione delle normative nazionali
23
L'obiettivo della creazione di un mercato interno fu introdotto:
dall'Atto Unico Europeo
24
La creazione di un mercato comune passava per una serie di fattori, tra i quali non vi era:
una sempre maggiore applicazione diretta del regime giuridico-amministrativo europeo al posto di quelli nazionali
25
Ai sensi dell'art. 36 TFUE, in alcuni casi eccezionali lo Stato membro può temporaneamente fissare divieti o restrizioni alla circolazione delle merci per motivi:
di moralità pubblica
26
Nell'ambito della libera circolazione delle merci, il divieto delle restrizioni quantitative tra gli Stati membri ha delle eccezioni, fra le quali l'ipotesi in cui sussistano "esigenze imperative" attinenti a:
l'efficacia dei controlli fiscali
27
Come previsto dagli artt. 28 e 30 TFUE, nell'ambito dell'unione doganale:
vige un divieto assoluto ed inderogabile di apporre dazi all'importazione o all'esportazione per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri
28
I fattori produttivi oggetto della libera circolazione sono:
merci, persone, servizi, capitali
29
L'articolo 46 del TFUE demanda l'adozione, mediante direttive o regolamenti, delle misure necessarie per attuare la libera circolazione dei lavoratori:
al Parlamento europeo ed al Consiglio
30
Ai sensi dell'articolo 45, paragrafo 3, TFUE, la libera circolazione importa il diritto:
tutti i diritti di cui alle altre risposte ma fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica
31
La libera circolazione disciplinata dal Titolo IV del TFUE non ha come destinatari:
tutti i cittadini europei nell'ambito dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia
32
Il Regolamento (CEE) n. 1612/68 del Consiglio del 15 ottobre 1968:
è stato abrogato dal Regolamento di codificazione n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011
33
La direttiva n. 68/360/CEE del Consiglio del 15 ottobre 1968:
è stata abrogata dalla direttiva n. 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004
34
Il Regolamento (CEE) n. 15/61 del 26 agosto 1961:
manteneva il principio della priorità del mercato nazionale del lavoro
35
Il Regolamento (CEE) n. 38/64 del 25 marzo 1964 sanciva:
il criterio di priorità del mercato comunitario
36
Con riguardo alla nozione di lavoratore, nel tempo la Corte di Giustizia ha precisato che:
la nozione è da interpretare in modo autonomo rispetto ai diritti nazionali del lavoro
37
La Corte di Giustizia ha individuato i criteri che consentono l'individuazione di un rapporto di lavoro dipendente; tra tali criteri non vi è:
l'obbligazione di risultato e non di mezzi per il lavoratore
38
La disciplina comunitaria in materia di libera circolazione è applicabile ad un soggetto che si sposti alla ricerca di un impiego?
sì, come sancito dalla Direttiva n. 38/2004/CE
39
Non sono applicabili ai cittadini degli altri Stati membri le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri che limitano il numero o la percentuale degli stranieri occupati:
per impresa, per ramo di attività, per regioni o su scala nazionale
40
Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, del Regolamento (UE) n. 492/2011, nella misura in cui prevedano o autorizzino condizioni discriminatorie nei confronti dei lavoratori cittadini degli altri Stati membri, sono nulle:
le clausole di contratti collettivi o individuali o di altre regolamentazioni collettive
41
L'articolo 45 del TFUE sancisce l'abolizione di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità, tra lavoratori degli Stati membri per quanto riguarda:
l'impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro
42
Non è previsto dall'articolo 7 della direttiva n. 38/2004/CE che abbia il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo superiore a tre mesi, ciascun cittadino dell'Unione:
senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità
43
Con riguardo al diritto di soggiorno, si distinguono tre tipologie del diritto, tra le quali non è previsto:
il diritto di soggiorno fino ad un mese
44
Ai sensi dell'articolo 6 della direttiva n. 38/2004/CE ha il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo fino a tre mesi, ciascun cittadino dell'Unione
senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità
45
L'articolo 45, paragrafo 3, del TFUE, assicura la libera circolazione dei lavoratori «fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di:
ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica
46
Ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 2, della direttiva n. 2004/38/CE, i provvedimenti che limitano l'esercizio del diritto di libera circolazione, adottati da uno Stato membro per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, devono:
essere adottati esclusivamente in relazione al comportamento personale della persona nei riguardi della quale essi sono applicati
47
Con riguardo al limite alla libera circolazione rappresentato dall'impiego nelle pubbliche amministrazioni, il D.P.C.M. n. 174/1994 non individua, tra i «posti» riservati ai cittadini italiani:
i posti degli insegnanti presso le scuole statali
48
Per la Direttiva 2006/123/CE la definizione di «stabilimento» implica:
un'infrastruttura stabile a partire dalla quale viene effettivamente svolta l'attività di prestazione di servizi
49
Gli articoli 49-55 del TFUE hanno ad oggetto:
il diritto o libertà di stabilimento
50
Gli articoli 56-62 del TFUE hanno ad oggetto:
la libera circolazione o prestazione dei servizi