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diritto Unione da 100 a 150
  • Giulia Machi

  • 問題数 50 • 9/20/2023

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    問題一覧

  • 1

    I principi generali del diritto dell'Unione europea assumono un rango:

    pariordinato rispetto ai Trattati

  • 2

    Tra i principi generali del diritto dell'Unione europea non vi è:

    il principio di non ingerenza negli affari interni di uno Stato

  • 3

    Tra i principi generali del diritto dell'Unione europea espressamente richiamati nei Trattati vi è:

    il principio di una economia di mercato aperta e in libera concorrenza

  • 4

    Gli atti atipici di diritto derivato:

    non sono esplicitamente previsti dai Trattati

  • 5

    Sono fonti derivate con carattere giuridicamente vincolante:

    regolamenti, direttive, decisioni

  • 6

    Sono fonti derivate con carattere giuridicamente non vincolante:

    pareri e raccomandazioni

  • 7

    Ai sensi dell'art. 288, co. 2, TFUE, il Regolamento ha tre caratteristiche costitutive. Tra queste non vi è che:

    è obbligatorio con riguardo al risultato da raggiungere, salva restando la competenza degli organi nazionali in merito alla forma e ai mezzi

  • 8

    I Regolamenti erano stati rinominati "leggi europee" da:

    il Trattato "costituzionale" europeo

  • 9

    Il requisito della "portata generale" dei Regolamenti:

    è determinato dal dato qualitativo rappresentato dal modo di individuazione dei destinatari

  • 10

    Quale tra le seguenti affermazioni non è riferibile alla Direttiva?

    è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri

  • 11

    La mancata o inadeguata trasposizione della Direttiva nel diritto interno produce alcuni effetti, tra i quali:

    la possibilità per il singolo di chiedere, a determinate condizioni, il risarcimento dei danni subiti in ragione dell'illegittima inerzia dello Stato membro

  • 12

    Ferma restando la libertà di scelta delle forme e dei mezzi di recepimento della Direttiva, i provvedimenti di recepimento adottati dagli Stati:

    devono essere non equivoci e idonei a modificare il diritto interno per garantire il pieno raggiungimento dell'obiettivo prescritto dalla Direttiva

  • 13

    La Decisione trova applicazione:

    in entrambi i Trattati, a differenza del Regolamento e della Direttiva

  • 14

    La Decisione:

    è obbligatoria in tutti i suoi elementi

  • 15

    Le Istituzioni legittimate ad adottare le Decisioni in ambito TFUE sono:

    il Consiglio ed il Parlamento europeo, la Commissione, la BCE, il Consiglio europeo

  • 16

    Non sono tra i destinatari dei pareri:

    le organizzazioni internazionali

  • 17

    Le raccomandazioni:

    sono atti non vincolanti, come i pareri

  • 18

    Le Istituzioni che possono adottare Raccomandazioni sono:

    il Consiglio, la Commissione e la Banca centrale europea

  • 19

    L'art. 207 TFUE attribuisce la competenza a stipulare accordi:

    con uno o più Stati terzi o con organizzazioni internazionali

  • 20

    Nella procedura di conclusione degli accordi internazionali è prevista la sola consultazione del Parlamento:

    in tutti i casi tranne alcune specifiche tipologie di accordi

  • 21

    Gli accordi internazionali conclusi dall'Unione si collocano, nella gerarchia delle fonti:

    in una posizione intermedia fra i Trattati e gli atti derivati

  • 22

    Il mercato era da realizzare, nel corso dei decenni, mediante un processo graduale che avrebbe visto come prima fase:

    l'armonizzazione delle normative nazionali

  • 23

    L'obiettivo della creazione di un mercato interno fu introdotto:

    dall'Atto Unico Europeo

  • 24

    La creazione di un mercato comune passava per una serie di fattori, tra i quali non vi era:

    una sempre maggiore applicazione diretta del regime giuridico-amministrativo europeo al posto di quelli nazionali

  • 25

    Ai sensi dell'art. 36 TFUE, in alcuni casi eccezionali lo Stato membro può temporaneamente fissare divieti o restrizioni alla circolazione delle merci per motivi:

    di moralità pubblica

  • 26

    Nell'ambito della libera circolazione delle merci, il divieto delle restrizioni quantitative tra gli Stati membri ha delle eccezioni, fra le quali l'ipotesi in cui sussistano "esigenze imperative" attinenti a:

    l'efficacia dei controlli fiscali

  • 27

    Come previsto dagli artt. 28 e 30 TFUE, nell'ambito dell'unione doganale:

    vige un divieto assoluto ed inderogabile di apporre dazi all'importazione o all'esportazione per qualunque scambio di merci tra gli Stati membri

  • 28

    I fattori produttivi oggetto della libera circolazione sono:

    merci, persone, servizi, capitali

  • 29

    L'articolo 46 del TFUE demanda l'adozione, mediante direttive o regolamenti, delle misure necessarie per attuare la libera circolazione dei lavoratori:

    al Parlamento europeo ed al Consiglio

  • 30

    Ai sensi dell'articolo 45, paragrafo 3, TFUE, la libera circolazione importa il diritto:

    tutti i diritti di cui alle altre risposte ma fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica

  • 31

    La libera circolazione disciplinata dal Titolo IV del TFUE non ha come destinatari:

    tutti i cittadini europei nell'ambito dello Spazio di libertà, sicurezza e giustizia

  • 32

    Il Regolamento (CEE) n. 1612/68 del Consiglio del 15 ottobre 1968:

    è stato abrogato dal Regolamento di codificazione n. 492/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 5 aprile 2011

  • 33

    La direttiva n. 68/360/CEE del Consiglio del 15 ottobre 1968:

    è stata abrogata dalla direttiva n. 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004

  • 34

    Il Regolamento (CEE) n. 15/61 del 26 agosto 1961:

    manteneva il principio della priorità del mercato nazionale del lavoro

  • 35

    Il Regolamento (CEE) n. 38/64 del 25 marzo 1964 sanciva:

    il criterio di priorità del mercato comunitario

  • 36

    Con riguardo alla nozione di lavoratore, nel tempo la Corte di Giustizia ha precisato che:

    la nozione è da interpretare in modo autonomo rispetto ai diritti nazionali del lavoro

  • 37

    La Corte di Giustizia ha individuato i criteri che consentono l'individuazione di un rapporto di lavoro dipendente; tra tali criteri non vi è:

    l'obbligazione di risultato e non di mezzi per il lavoratore

  • 38

    La disciplina comunitaria in materia di libera circolazione è applicabile ad un soggetto che si sposti alla ricerca di un impiego?

    sì, come sancito dalla Direttiva n. 38/2004/CE

  • 39

    Non sono applicabili ai cittadini degli altri Stati membri le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri che limitano il numero o la percentuale degli stranieri occupati:

    per impresa, per ramo di attività, per regioni o su scala nazionale

  • 40

    Ai sensi dell'articolo 7, paragrafo 4, del Regolamento (UE) n. 492/2011, nella misura in cui prevedano o autorizzino condizioni discriminatorie nei confronti dei lavoratori cittadini degli altri Stati membri, sono nulle:

    le clausole di contratti collettivi o individuali o di altre regolamentazioni collettive

  • 41

    L'articolo 45 del TFUE sancisce l'abolizione di qualsiasi discriminazione fondata sulla nazionalità, tra lavoratori degli Stati membri per quanto riguarda:

    l'impiego, la retribuzione e le altre condizioni di lavoro

  • 42

    Non è previsto dall'articolo 7 della direttiva n. 38/2004/CE che abbia il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo superiore a tre mesi, ciascun cittadino dell'Unione:

    senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità

  • 43

    Con riguardo al diritto di soggiorno, si distinguono tre tipologie del diritto, tra le quali non è previsto:

    il diritto di soggiorno fino ad un mese

  • 44

    Ai sensi dell'articolo 6 della direttiva n. 38/2004/CE ha il diritto di soggiornare nel territorio di un altro Stato membro, per un periodo fino a tre mesi, ciascun cittadino dell'Unione

    senza alcuna condizione o formalità salvo il possesso di una carta d'identità o di un passaporto in corso di validità

  • 45

    L'articolo 45, paragrafo 3, del TFUE, assicura la libera circolazione dei lavoratori «fatte salve le limitazioni giustificate da motivi di:

    ordine pubblico, pubblica sicurezza e sanità pubblica

  • 46

    Ai sensi dell'articolo 27, paragrafo 2, della direttiva n. 2004/38/CE, i provvedimenti che limitano l'esercizio del diritto di libera circolazione, adottati da uno Stato membro per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza, devono:

    essere adottati esclusivamente in relazione al comportamento personale della persona nei riguardi della quale essi sono applicati

  • 47

    Con riguardo al limite alla libera circolazione rappresentato dall'impiego nelle pubbliche amministrazioni, il D.P.C.M. n. 174/1994 non individua, tra i «posti» riservati ai cittadini italiani:

    i posti degli insegnanti presso le scuole statali

  • 48

    Per la Direttiva 2006/123/CE la definizione di «stabilimento» implica:

    un'infrastruttura stabile a partire dalla quale viene effettivamente svolta l'attività di prestazione di servizi

  • 49

    Gli articoli 49-55 del TFUE hanno ad oggetto:

    il diritto o libertà di stabilimento

  • 50

    Gli articoli 56-62 del TFUE hanno ad oggetto:

    la libera circolazione o prestazione dei servizi