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diritto commerciale da 200 a 300
  • Giulia Machi

  • 問題数 100 • 1/5/2024

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    問題一覧

  • 1

    L 16 42. I commessi

    non possono derogare alle condizioni generali del contratto

  • 2

    L 16 43. Il procuratore

    non ha la rappresentanza processuale

  • 3

    L 16 44. Gli ausiliari dell'imprenditore:

    sono anche esterni all'organizzazione

  • 4

    L 16 45. La disciplina della rappresentanza di diritto commerciale:

    deroga alla disciplina della rappresentanza di diritto comune

  • 5

    L 16 46. Sono ausiliari interni dell'impresa:

    soggetti che hanno un rapporto di lavoro subordinato con l'impresa

  • 6

    L 16 47. Sono ausiliari interni dell'impresa:

    soggetti che hanno un rapporto di lavoro subordinato con l'impresa

  • 7

    L 16 48. Sono ausiliari esterni dell'impresa

    soggetti esterni all'organizzazione che svolgono un'attività di collaborazione occasionale o stabile in base a possibili e diversi rapporti contrattuali

  • 8

    L 16 49. La collaborazione degli ausiliari dell'imprenditore:

    può riguardare anche la conclusione di affari con terzi in nome e per conto dell'imprenditore

  • 9

    L 17 01. Il conto economico rappresenta

    componenti positive e negative di reddito

  • 10

    L 17 02. La nota integrativa rappresenta

    documento descrittivo che serve a rendere chiari i documenti quantitativi

  • 11

    L 17 03. Ai sensi dell'art. 2214, comma 2, c.c.

    sono obbligatorie le scritture richieste dalla natura e dalla dimensione dell'impresa

  • 12

    L 17 04. Ai sensi dell'art. 2214, comma 1 sono obbligatori

    il libro giornale e il libro degli inventari

  • 13

    L 17 05. Nel libro giornale

    sono indicate giorno per giorno tutte le operazioni relative all'esercizio dell'impresa

  • 14

    L 17 06. Il libro giornale

    è disciplinato dall'art. 2216 c.c.

  • 15

    L 17 07. Nel sistema normativo

    per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza una clausola generale

  • 16

    L 17 08. Il libro giornale

    deve essere tenuto secondo un ordine cronologico

  • 17

    L 17 09. Il libro degli inventari

    riporta periodicamente le attività e le passività relative all'impresa nonché le attività e passività estranee

  • 18

    L 17 10. Il libro degli inventari

    è tenuto secondo un criterio sistematico

  • 19

    L 17 11. L'inventario

    deve essere redatto all'inizio dell'impresa e poi con cadenza annuale

  • 20

    L 17 12. Lo stato patrimoniale rappresenta

    elementi attivi e passivi suscettibili di valutazione economica pertinente all'impresa

  • 21

    L 17 13. Nell'ordinamento giuridico italiano

    manca una disciplina giuridica generale sul bilancio d'esercizio che è presente solo nel diritto delle società per azioni

  • 22

    L 17 14. Le scritture contabili obbligatorie nominate

    sono il libro giornale e il libro degli inventari

  • 23

    L17 15. Nel sistema normativo

    per individuare le scritture contabili obbligatorie si utilizza una clausola generale

  • 24

    L 17 16. Non corrisponde al vero che

    siano obbligate alla tenuta delle scritture contabili solo le imprese medio-grandi

  • 25

    L 17 17. Il libro giornale

    non deve essere annotato materialmente giorno per giorno

  • 26

    L 17 18. Nel libro degli inventari

    devono essere periodicamente indicate e valutate le attività e le passività relative all'impresa

  • 27

    L 17 19. Le formalità

    sono estrinseche se concernono la numerazione, la bollatura e la vidimazione

  • 28

    17 20. Le formalità

    sono intriseche se concernono la necessità che non vi siano cancellature

  • 29

    L 17 21. Le scritture contabili

    possono fare prova contro l'imprenditore

  • 30

    L 17 22. Le scritture contabili

    possono fare prova a favore dell'imprenditore

  • 31

    L 17 23. Ai sensi dell'art. 2215-bis, comma 1, c.c.

    i libri possono essere formati e tenuti con strumenti informatici

  • 32

    L 17 24. Possono fare prova a favore dell'imprenditore

    le scritture contabili utilizzate nei confronti di un altro soggetto obbligato alla tenuta delle scritture contabili

  • 33

    L 17 25. Con l'esibizione

    Il giudice ordina l'estrazione di singole scritture contabili concernenti la controversia in corso

  • 34

    L 17 26. Con la comunicazione

    Il giudice ordina la produzione integrale delle scritture contabili

  • 35

    L 17 27. Il rendiconto finanziario rappresenta

    composizione delle disponibilità liquide dell'impresa

  • 36

    L 17 28. Possono fare prova contro l'imprenditore

    le scritture contabili utilizzate da un altro soggetto anche se non obbligato alla tenuta delle scritture contabili

  • 37

    L 18 01. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria

    deve essere dimostrara per gli atti normali

  • 38

    L 18 02. Gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono inefficaci rispetto ai creditori

    nel senso che l'atto del fallito è valido ed efficace nei confronti dei terzi

  • 39

    L 18 03. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria

    si presume fino a prova contraria per gli atti anormali

  • 40

    L 18 04. Il presupposto oggettivo della revocatoria fallimentare è

    il compimento dell'atto nel periodo sospetto in uno stato di insolvenza

  • 41

    L 18 05. L'azione revocatoria ordinaria

    può essere esercitata dalla Curatela nel fallimento

  • 42

    L 18 06. Sono inefficaci di diritto

    i pagamenti anticipati se compiuti nei due anni anteriori al fallimento

  • 43

    L 18 08. In forza dell'art. 59 l.f.

    i crediti non pecuniari concorreranno secondo il loro valore alla data della dichiarazione di fallimento

  • 44

    L 18 07. Sono inefficaci di diritto

    gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento

  • 45

    L 18 09. In caso di fallimento

    i creditori vengono soddisfatti proporzionalmente

  • 46

    L 18 10. Il fallimento

    determina per l'impresa il blocco dell'attività

  • 47

    L 18 11. Con il fallimento

    il fallito perde anche la capacità processuale

  • 48

    L 18 12. Nel fallimento

    lo spossessamento è assoluto

  • 49

    L 18 13. L'esercizio provvisorio dell'impresa è disposto

    se dall'interruzione dell'attività può derivare un danno grave

  • 50

    L 18 14. Il giudice delegato

    vigila e controlla la regolarità della procedura fallimentare

  • 51

    L 18 15. Il fallimento può essere dichiarato

    su istanza del debitore

  • 52

    L 18 16. L'imprenditore cessato

    può essere dichiarato fallito se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dalla cessazione

  • 53

    L 18 17. Un eccesso di attivo sul passivo

    non integra necessariamente uno stato di solvenza

  • 54

    L 18 18. L'imprenditore

    insolvente non necessariamente è inadempiente

  • 55

    L 18 19. Il profilo intrinseco dell'insolvenza

    è legato alla condizione di obiettiva impotenza finanziaria

  • 56

    L 18 20. L'esdebitazione

    consiste nella liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti

  • 57

    L 18 21. Sono normali

    i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili

  • 58

    L 18 22. Se il contratto in corso di esecuzione si scioglie in caso di fallimento

    il terzo può insinuarsi al passivo per il credito da inadempimento

  • 59

    L 18 23. In caso di fallimento

    Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta, il terzo può assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi

  • 60

    L 18 24. In caso di fallimento

    il contratto di mandato si scioglie automaticamente in caso di fallimento del mandatario

  • 61

    L 18 25. Le domande di insinuazione allo stato passivo

    possono essere proposte anche tardivamente

  • 62

    L 18 26. La chiusura del fallimento

    può aver luogo a fronte della soddisfazione di tutti i creditori

  • 63

    L 18 28. Con l'opposizione allo stato passivo

    il creditore contesta che la sua domanda di insinuazione allo stato passivo è stata respinta

  • 64

    L 18 27. Il presupposto oggettivo del concordato preventivo è

    lo stato di crisi

  • 65

    L 18 30. In base all'art. 52 l.f.

    ogni creditore deve far valere le proprie pretese secondo le regole del concorso

  • 66

    L 18 29. All'udienza di verifica dello stato passivo

    possono intervenire tutti gli interessati

  • 67

    L 18 32. Se gli atti sono anormali

    gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito

  • 68

    L 18 31. In caso di fallimento

    si può verificare lo scioglimento dei contratti in corso di esecuzione

  • 69

    L 18 34. Il Curatore

    verificherà prima se è esperibile l'azione revocatoria fallimentare

  • 70

    L 18 33. Ai fini della revocatoria ordinaria di un atto a titolo oneroso

    è necessario che il terzo fosse consapevole del pregiudizio arrecato ai creditori

  • 71

    L 18 36. Non sono soggetti a revocatoria

    gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore in esecuzione di un "piano di risanamento" dell'impresa

  • 72

    L 18 35. L'art. 69-bis l.f.

    prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi tre anni dalla dichiarazione di fallimento

  • 73

    L 18 38. Non sono soggetti a revocatoria

    i pagamenti di soli beni effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini d'uso

  • 74

    L 18 37. Non sono soggetti a revocatoria

    le rimesse effettuate su un conto corrente bancario se non hanno ridotto in modo consistente e durevole l'esposizione debitoria del fallito nei confronti della banca

  • 75

    L 18 40. Sono normali

    gli atti estintivi non effettuati con denaro, se il denaro non era il mezzo originariamente convenuto

  • 76

    L 18 39. Sono anormali

    le garanzie costituite nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento per i propri debiti preesistenti e non ancora scaduti

  • 77

    L 18 42. Se gli atti sono normali

    la Curatela deve provare la scientia decoctionis del terzo

  • 78

    L 18 41. Sono soggette al fallimento

    le imprese commerciali medio-grandI

  • 79

    L 18 44. Il comitato dei creditori

    compartecipa dei poteri di gestione del curatore

  • 80

    L 18 43. Il presupposto oggettivo del fallimento è

    l'insolvenza

  • 81

    L 18 46. è soggetto a falliment

    l'imprenditore commerciale non piccolo

  • 82

    L 18 45. Le procedure concorsuali

    possono diversamente classificarsi a seconda degli interessi rilevanti

  • 83

    L 18 48. Il fallimento dell'imprenditore cessato

    può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dal momento della cessazione o della morte

  • 84

    L 18 47. Non è una procedura concorsuale

    la procedura di composizione del sovraindebitamento

  • 85

    L 18 50. Il giudice delegato

    assume le decisioni con decreto

  • 86

    L 18 49. L'iniziativa per l'apertura della procedura

    può essere privata o pubblica

  • 87

    L 18 52. Lo spossessamento

    è uno degli effetti della dichiarazione di fallimento

  • 88

    L 18 51. L'insolvenza

    si manifesta con inadempimenti

  • 89

    L 18 54. Sono atti anormali

    Gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito

  • 90

    L 18 53. Con l'espressione "privatizzazione delle procedure concorsuali"

    si fa riferimento a soluzioni di composizione della crisi che si caratterizzano per un accordo fra debitore e creditori

  • 91

    L 18 56. Il concordato preventivo

    può prevedere sia il pagamento parziale che la cessione dei beni

  • 92

    L 18 55. Il concordato preventivo

    è una procedura concorsuale

  • 93

    L 18 58. L'azione revocatoria fallimentare

    può essere promossa dal curatore

  • 94

    L 18 57. Il concordato fallimentare

    costituisce una subprocedura del fallimento

  • 95

    L 19 02. Molteplici rami d'azienda

    sono presenti nelle aziende costituite per operare in settori diversi

  • 96

    L 19 01. L'avviamento dell'azienda

    può essere iscritto nel bilancio dell'azienda a determinate condizioni

  • 97

    L 19 04. Sono beni essenziali dell'azienda

    quelli che identificano il concreto contesto economico nel quale l'attività è svolta

  • 98

    L 19 03. Il ramo d'azienda

    è una parte dell'azienda dotata di funzionalità autonoma

  • 99

    L 19 6. L'avviamento dell'azienda

    rappresenta una qualità immanente in ogni azienda

  • 100

    L 19 05. L'imprenditore deve avere sui beni che compongono l'azienda

    un diritto di godimento