問題一覧
1
Nell’ambito delle politiche di prezzo, il PRICE BUNDLING consiste nel mettere bene in evidenza il prezzo di ogni specifico prodotto offerto al consumatore:
falso
2
La PUBLICITY è un particolare tipo di PRODUCT PLACEMENT:
falso
3
Il caso Nutella è un esempio tipico di strategia di MICROSEGMENTAZIONE INDIFFERENZIATA, nella fattispecie del mercato delle creme spalmabili al cioccolato:
vero
4
Se un/a marketing manager dichiara “Pensiamo ad una configurazione distributiva in cui il cliente possa cercare un prodotto, acquistarlo ed effettuare l’eventuale reso indifferentemente in un touchpoint (o canale) offline o online”, sta pensando a un assetto multicanale più che omnicanale:
falso
5
Nell’ambito della VALUE PROPOSITION, gli “ELEMENTI DI PARITÀ” sono le caratteristiche del prodotto considerate essenziali dal consumatore:
vero
6
La politica dei “PRODOTTI CIVETTA” prevede che l’impresa fissi il prezzo di un prodotto particolarmente segnaletico all’interno della propria gamma a un livello molto più alto degli altri per incrementare il valore percepito dell’intero assortimento:
falso
7
Nell’ambito della COPY STRATEGY, il TONO indica il tipo di vincoli a cui è necessario attenersi nella costruzione del messaggio:
falso
8
Il modello comunicazionale “INTERRUPTION AND REPEAT” è tipico della comunicazione sul web e in particolare sui social network:
falso
9
Considera i “COFANETTI WEEK-END” (es: Smart Box), che ad esempio prevedono un pernottamento con colazione presso una serie di strutture ricettive selezionate a un prezzo predeterminato (es: 49 o 59€). In questo caso, possiamo aspettarci, in termini di COPERTURA DISTRIBUTIVA, una scelta di tipo ESCLUSIVO:
falso
10
Il grado di FEDELTÀ ALLA MARCA è una tipica variabile PSICOGRAFICA di MICROSEGMENTAZIONE del mercato:
falso
11
Nell’ambito del valore generato per il consumatore, i SACRIFICI DI APPRENDIMENTO sono frutto di ansia e insicurezza derivanti dall’acquisto di un certo prodotto-brand a determinate condizioni:
falso
12
La VENDITA ABBINATA ostacola il CROSS-SELLING:
falso
13
Lego è un caso tipico di POSIZIONAMENTO APPUNTITO:
falso
14
È corretto affermare che l’AMPIEZZA DELLA GAMMA degli IPERMERCATI è maggiore rispetto a quella dei SUPERMERCATI:
vero
15
Per la pasta, la capacità di TENERE LA COTTURA è tendenzialmente un ELEMENTO DI PARITÀ nell’ambito del POSIZIONAMENTO:
vero
16
Il nuovo prodotto della Orogel (brand specializzato sulle verdure surgelate) che vedi nell’immagine qui riportata, è un mix di verdure surgelate già abbinate e insaporite, da mettere direttamente in padella assieme a un ingrediente principale (pasta, riso, pesce, carne, ecc) scelto e aggiunto dal consumatore. In questo modo, la promessa è che in pochi minuti il consumatore possa creare un piatto pronto da mangiare, che non sia standardizzato (a differenza dei classici “4 Salti in Padella”, per intenderci). Qui, infatti, il consumatore può miscelare gli ingredienti a piacimento, creando un piatto sempre diverso e con un "tocco personale". Si tratta di un evidente caso di “innovazione competence destroying”:
vero
17
Nello STADIO PERCETTIVO il consumatore identifica e valuta le alternative d’offerta, che andranno a costituire l’insieme evocato:
vero
18
La STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE SU SEGMENTI MULTIPLI equivale alla STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE CONCENTRATA:
falso
19
Il corporate branding è una tipica strategia multimarca:
falso
20
Negli STATI DELLA CONCORRENZA COLLUSIVI, gli oligopolisti si pongono l’obiettivo di mantenere le proprie quote di mercato, ma il grado di sfruttamento delle loro posizioni dominanti resta limitato:
falso
21
Il GROSS RATING POINT può essere ottenuto moltiplicando REACH e OPPORTUNITY TO SEE:
vero
22
La fase del CICLO DI VITA del prodotto dove più probabilmente può essere messa in atto una STRATEGIA DI POSIZIONAMENTO DI AFFIANCAMENTO è quella di SVILUPPO:
vero
23
Il valore dei clienti (o customer equity) è condizionato dai seguenti fattori: la durata del rapporto con i clienti, la possibilità di incrementare gli acquisti del cliente e la pressione competitiva
vero
24
Nel sistema verticale di marketing di tipo “aziendale” il canale si configura come un sistema di imprese indipendenti, collocate a diversi stadi, che cooperano sulla base di un contratto che le lega per un certo periodo di tempo
falso
25
Una strategia distributiva MULTICANALE prevede che molteplici canali coesistano, condividono tra loro informazioni utili per ottimizzare l’esperienza complessiva del cliente
vero
26
La rivoluzione digitale e il marketing automation ampliano le distanze tra il marketing strategico e il marketing operativo
falso
27
Il metodo dell’OBIETTIVO-COMPITO per la definizione del BUDGET PUBBLICITARIO può essere l’opzione ottimale nel caso si voglia procedere con il RIPOSIZIONAMENTO del brand
vero
28
Il Trade Marketing è l’insieme delle scelte di marketing che verranno assunte da parte dei retailer
falso
29
La guerra dei prezzi si verifica quando una delle imprese (importanti) in un mercato procede a una riduzione del prezzo dei propri prodotti e il più diretto competitor reagisce con un incremento del prezzo dei propri prodotti
falso
30
La figura organizzativa del product manager viene utilizzata quando l’impresa si trova a gestire prodotti molto numerosi e diversi tra loro, fortemente innovativi o tecnologicamente complessi
vero
31
Uno dei principali svantaggi del franchising per il franchisor è che non consente di beneficiare di rilevanti economie di scala
falso
32
Nell’ambito del PROCESSO DI COMUNICAZIONE, il FEEDBACK può essere ottenuto secondo tecniche di indagine di mercato di tipo QUALITATIVO
vero
33
La forza di vendita di tipo diretto è retribuita soprattutto su base variabile, ossia con provvigioni
vero
34
La SPERIMENTAZIONE è una classica tecnica di ricerche di mercato utilizzata per misurare l’ELASTICITA’ DELLA DOMANDA al prezzo di un nuovo prodotto in fase di lancio
falso
35
La segmentazione inversa del mercato è basta su una logica top-down (bottom up)
falso
36
Nel mercato degli OROLOGI DA POLSO DI LUSSO è sicuramente possibile escludere un ORIENTAMENTO ALLA PRODUZIONE
vero
37
Nell’ambito delle politiche di prezzo, il price budling è finalizzato a facilitare i calcoli di convenienza da parte del consumatore
falso
38
Il processo di creazione del valore inizia con la ricerca del valore
vero
39
Quando su un mercato vi sono alcuni gruppi di consumatori con esigenze particolari è da escludere che un’impresa possa implementare con profitto una STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE INDIFFERENZIATA
vero
40
Le ricerche di mercato per identificare i brand che hanno maggiore notorietà sono generalmente di tipo qualitativo
falso
41
L’opzione del cosiddetto “family branding” rientra nella strategia di marca multi- prodotto
vero
42
Le strategie di microsegmentazione concentrate consistono nel selezionare un segmento di consumatori principale, ma configurando l’offerta in modo tale da risultare interessante anche per altri segmenti
falso
43
I CREDENCE GOODS sono beni ad elevato contenuto intangibile, difficili da valutare anche dopo il loro utilizzo
vero
44
Nell’ambito del processo di INNOVAZIONE DI PRODOTTO, la primissima attività da realizzare è quella dei TEST DI MERCATO
falso
45
La prima fase del processo di creazione e gestione di una campagna pubblicitaria consiste nella scelta dei mezzi e veicoli di comunicazione
falso
46
Il primo stadio del processo di acquisto è quello dell’apprendimento
vero
47
Il real time marketing è una specifica tecnica di ricerca di mercato di tipo qualitativo
falso
48
La comunicazione commerciale è volta ad influenzare le percezioni di molteplici pubblici (interni e esterni) circa l’impresa nel suo complesso, i suoi valori e la sua mission
vero
49
Il sistema CATI ....... FOCUS group di successo
falso
50
Un brand di prodotti alimentari che punta, fra gli altri, sul microsegmento dei single adotta con tutta evidenza una microsegmentazione di tipo comportamentale
vero
51
La componente percettiva della marca riguarda la rete di significati costruita dall’impresa attorno al brand name
vero
52
La ristorazione stellata è un classico ambito di mercato dove prevalgono orientamenti manageriali al prodotto
vero
53
La prima attività da svolgere nell’ambito di una RICERCA DI MARKETING è lo sviluppo del piano di ricerca
vero
54
La segmentazione strategica definisce l’ampiezza orizzontale del business dell’azienda (mentre la profondità in verticale)
falso
55
Il posizionamento si definisce “appuntito” quando differenti gruppi di consumatori attribuiscono alla marca connotazioni differenti
falso
56
Nell’ambito delle politiche di prodotto, il “restyling” è un classico intervento di “mantenimento”
falso
57
Il caso Nutella è un esempio tipico di strategia di microsegmentazione concentrata, nella fattispecie del mercato delle creme spalmabili al cioccolato
falso
58
La strategia di posizionamento di affiancamento hanno l’obiettivo principale di modificare la percezione che i consumatori hanno di una data marca
falso
59
Un’impresa specializzata nell’INTERNET OF THINGS non potrà essere orientata né alla produzione né alla vendita
falso
60
Nell’ambito dell’analisi della quota di mercato a livello retail, la quota nei clienti trattanti misura la quantità venduta dai distributori dell’impresa rispetto alle vendite totali di prodotti di tutti i potenziali distributori della categoria
falso
61
L’analisi dei BIG DATA può avere un enorme impatto sul MARKETING OPERATIVO, ma non tocca il MARKETING STRATEGICO, come la segmentazione e la profilazione della clientela
falso
62
Nell’ambito delle politiche di prodotto, il “run out” è l’unica soluzione possibile per eliminare un prodotto non più performante dalla gamma quando le sue perdite sono talmente elevate da rendere improponibile qualunque tentativo di prolungarne la vita sul mercato
falso
63
In ambito pubblicitario, il reach indica la percentuale dei destinatari-target dell’impresa che potrà essere raggiunta puntando su uno o più veicoli specifici (in base all’audience di questi ultimi)
falso
64
Il prezzo di un’automobile è un elemento che può rientrare nel suo sistema di prodotto
vero
65
Con l’up-selling si offre al cliente un prodotto B, complementare o funzionale a un prodotto A, offrendo un beneficio maggiore o un vantaggio quasi irrinunciabile (spesso di prezzo)
vero
66
Quando la Ferrero ha introdotto nel proprio assortimento i gelati a marchio Kinder ha operato un ampliamento della propria gamma
vero
67
Nell’organizzazione della forza di vendita, il criterio geografico è il più utilizzato
vero
68
Esselunga” è un retail brand
vero
69
L’ipermercato si caratterizza per una superficie distributiva maggiore rispetto al supermercato
vero
70
La cannibalizzazione è uno dei rischi tipici delle operazioni di line extension
vero
71
Le marche con posizionamenti premium price tendono a ottenere maggiori ritorni dalle promozioni di convenienza rispetto alle marche con maggiori quote di mercato ma a livelli qualitativi (percepiti) dell’offerta più bassi
falso
72
La “fedeltà spuria” del consumatore prevede un atteggiamento molto fedele ma bassa fedeltà comportamentale
falso
73
In presenza di beni di lusso è possibile escludere un canale distributivo indiretto lungo
falso
74
Nell’ambito del valore generato per il consumatore, i benefici esperienziali derivano dal fatto che l’acquisto e l’utilizzo di un dato prodotto-brand può concorrere alla sua autorealizzazione
vero
75
L’advergaming è un tipico strumento di pubbliche relazioni
falso
76
Quello di Giovanni Rana nel mercato della pasta ripiena industriale (es: tortellini) è un classico caso di product line extension
vero
77
Nell’ambito del PIANO DI MARKETING i programmi operativi vengono collocati immediatamente dopo al conto economico
falso
78
Un’impresa orientata alle vendite tenderà ad adottare un approccio tradizionale nella gestione della forza di vendita
vero
79
Nell’ambito dei “prezzi interni”, il “prezzo target” è il prezzo giudicato “adeguato” dal consumatore- obiettivo dell’impresa
falso
80
La politica dei “prodotti civetta” è finalizzata a ridurre il sacrificio di prezzo percepito dal consumatore- obiettivo
vero
81
Un’impresa che produce BARATTOLI DI LATTA per conserve alimentari sarà molto probabilmente ORIENTATA AL PRODOTTO (prima lezione, prodotto standard=orientamento alla produzione)
vero
82
Nel caso in cui i servizi post-vendita offerti alla clientela siano un rilevante fattore critico di successo in un certo mercato, è meglio ricorrere a una rete di vendita diretta e non indiretta
vero
83
Il drop-shipping è una modalità per fare e-Commerce anche senza disporre di un proprio magazzino
vero
84
Per i retailer il category management è lo strumento principe per fare upselling
vero
85
In linea di principio, la forza di vendita diretta può essere motivata con minore difficoltà
vero
86
L’impresa X ha messo a punto un chewing gum innovativo, che è stato espressamente pensato per tutti coloro che vogliono rimanere svegli il più a lungo possibile. Tutto questo risponde a logiche di segmentazione del mercato di tipo DESCRITTIVO
falso
87
L’osservazione richiede un rigoroso piano di campionamento per poter risultare affidabile
vero
88
Nel sistema verticale di marketing di tipo “amministrato” il canale si configura come un sistema di imprese indipendenti, collocate a diversi stadi, che cooperano sulla base di un contratto che le lega per un certo periodo di tempo
falso
89
Nell’ambito dei processi di comunicazione, la “risposta” indica le reazioni dei destinatari che l’emittente è in grado di misurare
vero
90
Nell’ambito delle politiche di prezzo, con la strategia di scrematura l’impresa si pone l’obiettivo di incrementare sensibilmente e velocemente i propri volumi di vendita
falso
91
Per misurare il livello di soddisfazione della clientela di una banca l’intervista in profondità può essere considerata una tecnica d’indagine adatta
vero
92
La quota di mercato a valore della marca X viene calcolata nel seguente modo (1 punto): (quantità di prodotto della marca X acquistata complessivamente nel mercato in un dato anno/ quantità della categoria di prodotto in questione acquistata complessivamente nel mercato in un dato anno) X100
falso
93
Ikea è un caso tipico di vertical branding
falso
94
In ambito pubblicitario, l’opportunity to see (OTS) indica la percentuale dei destinatari-target dell’impresa che potrà essere raggiunta puntando su uno o più veicoli specifici (in base all’audience di questi ultimi)
falso