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Marketing 1
  • Linda Fortin

  • 問題数 100 • 11/8/2023

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    問題一覧

  • 1

    Lo sviluppo del PARADIGMA DOMINANTE DEL MARKETING si è basato principalmente sulla diffusione dei BIG DATA

    Falso

  • 2

    È ragionevole pensare che il POSIZIONAMENTO di TIKTOK sia APPUNTITO più che disperso.

    vero

  • 3

    Rispetto al CRITERIO DESCRITTIVO, la BENEFIT SEGMENTATION presenta il vantaggio di una netta FACILITÀ DI MISURAZIONE dei segmenti.

    falso

  • 4

    Nell'ambito della QUOTA DI MERCATO A LIVELLO CONSUMER, un basso TASSO DI INTENSITÀ indica che rispetto al cliente medio della categoria i clienti dell'impresa acquistano di meno.

    vero

  • 5

    Nell'ambito della COPY STRATEGY, il TONO indica il tipo di vincoli a cui è necessario attenersi nella costruzione del messaggio.

    falso

  • 6

    Nell'ambito del mercato degli energy drink, “Natural Boom” si propone come l’anti- Red Bull naturale. La promessa di marca è esattamente quella di un energy drink: + energia + reattività + concentrazione + attenzione. A differenza dei competitor, però, qui non ci sono gas, caffeina, taurina, dolcificanti artificiali e coloranti. Insomma, un'alternativa naturale (da bere anche calda, volendo), a base di mate, tè verde, zenzero e un mix di altre erbe. Un prodotto marca con un posizionamento del genere richiamerà di certo una SEGMENTAZIONE FOCALIZZATA più che concentrata.

    falso

  • 7

    Il VALUE IN USE PRICE è uno dei prezzi interni

    vero

  • 8

    Nell’ambito delle RICERCHE DI MERCATO, l’INIZIATORE corrisponde alla figura dell’ACCOUNT dell’istituto di ricerca coinvolto nell’indagine.

    falso

  • 9

    Se un/a marketing manager dichiara *Pensiamo ad una configurazione distributiva in cui il cliente possa cercare un prodotto, acquistarlo ed effettuare l'eventuale reso indifferentemente in un touchpoint (o canale) offline o online, sta pensando a un assetto multicanale più che omnicanale.

    falso

  • 10

    È più probabile riscontrare la presenza del MARKETING INTEGRATO all’interno di imprese produttrici di BENI rispetto a IMPRESE DI SERVIZI.

    vero

  • 11

    Nel tormentone dell'estate 2021 Mille, la canzone cantata da Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, la presenza del brand Coca Cola, che viene menzionata nel ritornello, è un chiaro esempio di PUBBLICHE RELAZIONE.

    vero

  • 12

    I CASH & CARRY sono un tipo di grossista a SERVIZIO COMPLETO.

    falso

  • 13

    Il ristorante "Libra Cucina Evolution" di Bologna rivolge alla sua clientela la promessa di mangiar bene, dimagrire e vivere meglio. Come tutti sappiamo l'alimentazione è davvero fondamentale per vivere bene. Eppure quasi tutti noi compiamo errori macroscopici tutti i giorni, anche privandoci di alimenti che potrebbero farci benissimo, magari perché non ne conosciamo le virtù o addirittura, perché pensiamo possano farci male oppure, semplicemente perché non siamo in grado di cucinarli o combinarli a dovere. Invece grazie alla presenza di una nutrizionista, che ispira tutta la proposta di valore di Libra, al cliente viene data la possibilità di fare un percorso, fra tecniche di cottura e abbinamenti salutari, senza nessun apparente compromesso sul gusto. In termini di strategia di posizionamento, siamo di fronte a un'evidente strategia di MODIFICA DELLE BASI DEL POSIZIONAMENTO.

    vero

  • 14

    Una marca che punti tutto o molto, in termini di attrattività verso il consumatore, su INCENTIVI E PREMI, tenderà a esercitare una forma di COERCIZIONE nei confronti del consumatore.

    falso

  • 15

    La strategia di SEGMENTAZIONE DIFFERENZIATA è definita anche “di CONTROSEGMENTAZIONE”.

    falso

  • 16

    Una delle FUNZIONI DELLA DISTRIBUZIONE (o trade) è ridurre il GAP SPAZIALE fra imprese di produzioni e consumatori finali, ovvero attuando un ADATTAMENTO QUANTITATIVO dell'offerta.

    vero

  • 17

    La VARIABILITÀ DEI MICROSEGMENTI di mercato tende ad essere più alta se la segmentazione è descrittiva e più bassa se è comportamentale.

    falso

  • 18

    L'evoluzione in atto nei mercati spinge le imprese a CONDOTTE SEMPRE PIÙ ADATTIVE nei confronti di consumatori da un lato e concorrenti dall’altro.

    vero

  • 19

    Un'impresa ORIENTATA ALLE VENDITE tenderà a mantenere bassa la varietà e variabilità della gamma prodotti.

    vero

  • 20

    Il MARKETING TRANSAZIONALE ha generalmente obiettivi di breve periodo.

    vero

  • 21

    La MACROSEGMENTAZIONE identifica le Aree Strategiche di Affari di possibile interesse per l'azienda all'interno di un dato macrosettore.

    vero

  • 22

    Il TRADE MARKETING è l’insieme delle politiche di marketing indirizzate al consumatore finale.

    falso

  • 23

    Il concetto di CUSTOMER VALUE PROPOSITION ha a che fare con il VALORE PROGETTATO più che con il VALORE TRASFERITO.

    vero

  • 24

    Per un BRAND DEL TUTTO NUOVO introdotto sul mercato da parte di una START- UP il primissimo obiettivo dovrà essere quello di lavorare sulla SFERA DEI COMPORTAMENTI del consumatore.

    vero

  • 25

    La CAPACITÀ DISCRIMINANTE che devono avere i SEGMENTI DI MERCATO consiste nel fatto che essi devono consentire di formulare fondate ipotesi sui per cui ciascun segmento si comporta in un modo specifico e diverso rispetto agli altri.

    vero

  • 26

    I PRESCRITTORI sono specifiche figure di intermediari commerciali.

    falso

  • 27

    Nel mese di Gennaio 2021 Bauli ha lanciato una nuova linea di merendine senza glutine e senza lattosio, rivolgendosi in modo specifico, per la distribuzione, al canale delle farmacie. Chiaramente, nel frattempo Bauli ha continuato a vendere le proprie merendine tradizionali nei canonici punti vendita della grande distribuzione organizzata e nei negozi di prossimità. In termini di posizionamento siamo di fronte a una strategia di SPOSTAMENTO DELLE PREFERENZE.

    falso

  • 28

    Nell'ambito dei modelli di PRICING, l’opzione "A la carte" è particolarmente adatta in periodi di CRISI ECONOMICA.

    vero

  • 29

    La formazione di METAMERCATI porta con sé l'incremento del numero di CONCORRENTI INDIRETTI.

    vero

  • 30

    Le COMPETENZE DISTINTIVE MARKET-BASED riguardano in principale misura la messa a punto dei processi di produzione e della logistica.

    falso

  • 31

    Quello di GIOVANNI RANA nel mercato della pasta ripiena industriale (es: tortellini) è un classico caso di CORPORATE BRANDING.

    vero

  • 32

    Il nuovo prodotto della Orogel che vedi nell'immagine qui riportata, è un mix di verdure surgelate già abbinate e insaporite, da mettere direttamente in padella assieme a un ingrediente principale (pasta, riso, pesce, carne, ecc) scelto e aggiunto dal consumatore. In questo modo, la promessa è che in pochi minuti il consumatore possa creare un piatto pronto da mangiare, che non sia standardizzato (a differenza dei classici "4 Salti in Padella", per intenderci). Qui,infatti, il consumatore può miscelare gli ingredienti a piacimento, creando un piatto sempre diverso e con un "tocco personale", Si tratta di un evidente caso di "prodotto breakthrough".

    falso

  • 33

    Se venisse lanciata una birra a marchio Coca Cola verrebbe operata (da Coca Cola appunto) una strategia di posizionamento di SPOSTAMENTO DELLE PREFERENZE DEL CONSUMATORE.

    falso

  • 34

    FERRARI è un tipico esempio di IMPRESA ORIENTATA ALLA PRODUZIONE.

    falso

  • 35

    Un tour operator che decidesse di creare soluzioni di viaggi ad hoc per coloro che aderiscono a uno SPECIFICO CREDO RELIGIOSO starebbe operando una MICROSEGMENTAZIONE DI TIPO DESCRITTIVO

    vero

  • 36

    La PRATICABILITÀ DI UN MICROSEGMENTO è riferita alle possibilità di differenziazione e di innovazione dell'impresa su quel segmento

    falso

  • 37

    Nell'ambito delle politiche di prodotto, il "FACE LIFTING” è un classico intervento di “ADEGUAMENTO”.

    vero

  • 38

    Quando Ferrero ha introdotto nel proprio assortimento i gelati a marchio Kinder ha incrementato la PROFONDITÀ DELLA PROPRIA GAMMA.

    vero

  • 39

    Nel marketing, il VALORE PER IL CLIENTE è dato dal BENEFICIO che esso può trarre da un determinato bene o servizio o esperienza.

    vero

  • 40

    In linea di principio, la FORZA VENDITA INDIRETTA non appare l'opzione migliore in caso di introduzione in mercati completamente nuovi per l’impresa.

    vero

  • 41

    I BIG DATA abilitano le cosiddette ANALISI PRESCRITTIVE, che consentono di ipotizzare con ragionevole certezza scenari futuri.

    falso

  • 42

    Il MARKETING si concentra prevalentemente nel ridurre i CONFRONTI COMPETITIVI BASATI PRINCIPALMENTE SUL PREZZO.

    falso

  • 43

    Uno dei principali vantaggi della STRATEGIA DI MICROSEGMENTAZIONE DIFFERENZIATA è che permette di realizzare rilevanti economie di scala.

    falso

  • 44

    Nell'ambito dell'innovazione di prodotto, le innovazioni COMPETENCE ENHANCING saranno più probabilmente introdotte da IMPRESE INCUMBENT.

    vero

  • 45

    Un CINEMA può essere ritenuto un CONCORRENTE INDIRETTO per una PALESTRA.

    vero

  • 46

    Nell'ambito delle PRIVATE LABEL, "Sapori e Dintorni” di Conad rappresenta un esempio tipico di "MARCHIO DI FANTASIA".

    vero

  • 47

    La FEDELTÀ SPURIA del consumatore prevede un atteggiamento molto fedele ma bassa fedeltà comportamentale.

    vero

  • 48

    Per spiegare i comportamenti peculiari di un determinato microsegmento di mercato è consigliabile adottare tecniche di RICERCHE DI MERCATO DI TIPO QUANTITATIVO.

    vero

  • 49

    Il PRODUCT PLACEMENT visuale prende il nome di “plot placement".

    falso

  • 50

    L'attributo della PROFONDITÀ DI GAMMA fa riferimento al numero di varianti di ogni marca o prodotto presenti all'interno di ciascuna linea.

    vero

  • 51

    Nell'ambito delle politiche di prezzo, la politica dell'HIGH-LOW presenta fra i possibili svantaggi il fatto di ridurre la rotazione della merce.

    vero

  • 52

    Per individuare i brand TOP OF MIND vengono realizzati dei sondaggi dove agli intervistati viene chiesto di indicare i brand che gli vengono in mente in relazione ad una certa categoria di beni e servizi

    vero

  • 53

    L’impresa X ha messo a punto un chewing gum innovativo, che è stato espressamente pensato per gli studenti universitari, assumendo che questi possano essere interessati a un prodotto capace di migliorarne concentrazione, la capacità di tenuta in occasione delle famigerate maratone dello studio prima degli esami. Tutto ciò risponde a logiche di SEGMENTAZIONE del mercato di tipo DESCRITTIVO

    falso

  • 54

    Nell’ambito del PROCESSO DI COMUNICAZIONE, IL FEEDBACK può essere ottenuto secondo tecniche di indagine di mercato di tipo QUALITATIVO

    vero

  • 55

    Nell’ambito delle politiche di prezzo, con la STRATEGIA DI SCREMETURA l’impresa si pone l’obbiettivo di incrementare sensibilmente e velocemente i propri volumi di vendita

    falso

  • 56

    Il PRODUCT PLACEMENT è uno strumento di comunicazione che comporta soprattutto il sostenimento di COSTI VARIABILI

    falso

  • 57

    Brand come BREIL, MORELLATO, PANDORA si presentano a una COPERTURA DISTRIBUTIVA DI TIPO ESCLUSIVO più che SELETTIVO

    falso

  • 58

    Le iniziative di CATEGORY MANAGEMENT ostacolano il CROSS SELLING da parte del retailer

    falso

  • 59

    Fra la strategia di mercato MULTI-PRODOTTO e la strategia MULTI-MARCA la prima in genere implica MAGGIORI INVESTIMENTI in comunicazione

    vero

  • 60

    Nell’ambito del CONTROLLO DELLE PERFOMANCE la BRAND REPUTATION può essere considerata una METRICA DI SVILUPPO

    vero

  • 61

    Nell’ambito dell’INNOVAZIONE DEL PRODOTTO, le innovazioni COMPETENCE ENHANCING sfruttano la base di conoscenza attuale dell’impresa, perseguendo miglioramenti incrementali

    vero

  • 62

    In un’impresa ORIENTATA ALLE VENDITE il marketing tende a configurarsi come FUNZIONE DIFFUSA

    falso

  • 63

    Per un’azienda come BARILLA, il lancio della pasta realizzata con farina di grilli potrebbe rappresentare un possibile esempio di “ENIGMA” nell’ambito della MATRICE BCG

    falso

  • 64

    La COMPETIZIONE DA SELEZIONE è quel tipo di co-operation che prevede un percorso di incremento di conoscenza reciproco da parte dei partner

    falso

  • 65

    Una strategia distributiva MULTI-CANALE prevede che molteplici canali coesistano, condividendo tra loro dati e informazioni utili per ottimizzare l’esperienza complessiva del cliente

    vero

  • 66

    L’obiettivo primario di una DIVERSIFICAZIONE CONCENTRICA è la ripartizione del rischio finanziario su una serie di attività tra loro non collegate

    falso

  • 67

    I CREDENCE GOODS sono Beni ad elevato contenuto intangibile, difficile da valutare anche dopo il loro utilizzo

    vero

  • 68

    L’ALLUNGAMENTO DI LINEA consiste nell’aggiunta di varianti agli attuali prodotti in assortimento sulla base di specifici criteri (es: gusto, confezione, formato)

    vero

  • 69

    L’utilizzo della FORZA VENDITA INDIRETTA è la scelta migliore in aree di mercato con elevato PROSPETTIVE DI VENDITA e nei casi in cui la clientela richieda SERVIZI PRE E POST-VENDITA complessi e numerosi

    vero

  • 70

    In ambito distributivo, la politica di COPERTURA DI TIPO SELETTIVO prevede di affidare la distribuzione del prodotto ad un solo retailer per area considerata (es: una regione), il quale si impegnerà a non vendere marche concorrenti con quella dell’impresa che ha concesso l’esclusiva

    falso

  • 71

    Nell’ambito delle politiche di prezzo, la tecnica del PRODOTTI CIVETTA viene utilizzata per realizzare la SCREMATURA DEL MERCATO

    falso

  • 72

    La STRATEGIA DI INTEGRAZIONE ORIZZONTALE mira a rafforzare la posizione concorrenziale assunta da un’impresa in uno specifico livello della fase(?) tramite l’assorbimento (acquisizione) o il controllo di specifici concorrenti

    vero

  • 73

    Le decisioni di COMPLETAMENTO DELLA LINEA riguardano con maggiore frequenza categorie di prodotto in fase avanzata del loro ciclo di vita

    vero

  • 74

    Il CO-BRANDING è una classica strategia MULTIMARCA

    vero

  • 75

    Un’azienda che attui in modo pieno, integrale le logiche del MARKETING TRIBALE è molto probabile che ricorra a scelte di COPERTURA DISTRIBUITIVA del mercato di tipo INTENSIVO

    falso

  • 76

    La prima fase del MARKETING AUTOMATICO consiste nella selezione di un set di regole per passare dai dati alle decisioni

    vero

  • 77

    La SPERIMENTAZIONE è una classica tecnica di ricerche di mercato utilizzata per misurare L’Elasticità DELLA DOMANDA al prezzo di un nuovo prodotto in fase di lancio

    vero

  • 78

    Il PRODOTTO AMPLIATO è il livello di prodotto che premette di superare le aspettative del cliente con l’aggiunta di attribuiti teorici, simbolici ed emozionali in grado di incrementare le performance complessive del prodotto

    vero

  • 79

    Quando un’impresa attua STRATEGIA DI PENETRAZIONE tende a puntare un PREMIUM PRICE

    falso

  • 80

    La capacità di gestire i processi interni necessari a soddisfare le esigenze del mercato alla base del VANTAGGIO COMPETITIVO prende il nome OUTSIDE-IN

    falso

  • 81

    In ambito pubblicitario, il REACH indica la percentuale dei destinatari-target dell’impresa che potrà essere raggiunta puntando su uno o più veicoli specifici (in base all’audience di questi ultimi)

    vero

  • 82

    Nell’ambito delle politiche di prezzo, la politica dell’EVERY-DAY LOW PRICE può avere come effetto quello di limitare le GUERRE DI PREZZO tra gli operatori della grande distribuzione

    vero

  • 83

    Sotto il profilo del controllo. La FORZA VENDITA DIRETTA si fa preferire a quella indiretta

    falso

  • 84

    Nell’ambito dei prezzi Tecnici, il prezzo tecnico, è quello che permette il recupero dei soli costi variabili di prodotto

    falso

  • 85

    Una delle motivazioni tipiche che spingono i FRANCHISOR verso questa soluzione distributiva è rappresentata dal fatto che essa consente di realizzare un RAPIDO AUMENTO DELLE VENDITE, anche se comporta MAGGIORI COSTI FISSI rispetto a una forma di distribuzione diretta

    vero

  • 86

    La RIVOLUZIONE DIGITALE spinge le imprese verso un ORIENTAMENTO ALLE VENDITE

    falso

  • 87

    Nell’ambito delle politiche dell’HIGH-LOW PRICE prevede che il distributore applichi PREZZI ELEVATI, ma che lanci spesso PROMOZIONI

    vero

  • 88

    La SEGMENTAZIONE basata sulla composizione dei nuclei familiari (famiglie con bambini, famiglie senza bambini, single) e una tipica SEGMENTAZIONE COMPORTAMENTALE

    falso

  • 89

    La strategia di ELIMINAZIONE GRADUALE di un prodotto non più performante è definita RUN OUT

    vero

  • 90

    Il BOUNCE RATE o FREQUENZA DI RIMBALZO è data dalla permanenza media degli utenti su un sito web

    falso

  • 91

    Nell’ambito del PROCESSO DI COMUNICAZIONE il FEEDBACK può essere(?) ottenuto secondo tecniche di indagine di mercato di tipo QUALITATIVO

    vero

  • 92

    Il messaggio “JUST DO IT”, su cui NIKE ha puntato per molto tempo, rimanda al MODULO STRATEGICO ESPERIENZIALE del “SENSE”

    falso

  • 93

    L’APPROCCIO TRADIZIONALE alla GESTIONE DELLA FORZA VENDITA prevede che la POLITICA COMMERCIALE sia differenziata per area, per venditore, per cliente

    vero

  • 94

    La sorpresa contenuta in ogni Ovetto Kinder è un caso tipico di gift in pack

    vero

  • 95

    Una marca che punti tutto o molto, in termini di attrattività verso il consumatore, su INCENTIVI E PREMI, tenderà a esercitare una forma di COERCIZIONE nei confronti del consumatore:

    falso

  • 96

    Uno smartphone è un tipico esempio di “EXPERIENCE GOOD”:

    vero

  • 97

    Le imprese ORIENTATE AL PRODOTTO basano la loro condotta e le loro strategie di mercato su considerazioni prevalentemente di natura interna:

    vero

  • 98

    In termini di STRATEGIE DI PREZZO, quella di BARILLA nel mercato della pasta è un tipico caso di SCREMATURA:

    falso

  • 99

    Esselunga” è un RETAIL BRAND:

    vero

  • 100

    Nell’immagine sotto riportata vedete una nuova linea di prodotti della Valfrutta, che si chiama “Difesa”. Si tratta di un succo di frutta e verdure che promette di “proteggere l’organismo e rafforzare le difese immunitarie”. Chiaramente, oltre a questo, Valfrutta propone un’ampia varietà di succhi di frutta, compresi quelli più classici. Con “Difesa”, però, Valfrutta ha proposto al mercato un succo che fa una promessa che fuoriesce completamente dagli schemi consolidati del mercato. In termini di strategia di posizionamento, siamo di fronte a una chiara MODIFICA DELLE BASI DEL POSIZIONAMENTO

    vero