問題一覧
1
Il THROUGHOUT TIME è il tempo che intercorre tra acquisizione di un ordine(?) e il suo soddisfacimento
falso
2
La strategia di segmentazione indifferenziata consiste sostanzialmente nella rinuncia ad analizzare i segmenti di consumatori esistenti nel mercato
falso
3
Nell’ ambito di innovazioni di prodotto le innovazioni COMPETENCE ENHANCING sfruttano la base di conoscenza attuale dell’impresa perseguendo miglioramenti incrementali
vero
4
Per un BRAND DEL TUTTO NUOVO introdotto sul mercato da parte di una START- UP il primissimo obiettivo dovrà essere quello di lavorare sulla SFERA DEI COMPORTAMENTI del consumatore.
vero
5
Le COMPETENZE DISTINTIVE MARKET-BASED riguardano in principale misura la messa a punto dei processi di produzione e della logistica:
falso
6
La PRATICABILITA’ DI UN MICROSEGMENTO è riferita alla possibilità di differenziazione dell’impresa su quel segmento:
vero
7
Nell’ambito delle politiche di prodotto, il “FACE LIFTING” è un classico intervento di “ADEGUAMENTO”:
vero
8
Se un/a marketing manager dichiara “Pensiamo ad una configurazione distributiva in cui il cliente possa cercare un prodotto, acquistarlo ed effettuare l’eventuale reso indifferentemente in un touchpoint (o canale) offline o online”. Sta pensando a un assetto multicanale più che omnicanale:
falso
9
Nel tormentone dell’estate 2021 “Mille”, la canzone cantata da Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, la presenza del brand “Coca-Cola”, che viene menzionate nel ritornello, è un chiaro esempio di PUBBLICHE RELAZIONI:
falso
10
La strategia di SEGMENTAZIONE DIFFERENZIATA è definita anche “DI CONTROSEGMENTAZIONE”:
falso
11
Quando Ferrero ha introdotto nel proprio assortimento i gelati a marchio Kinder ha incrementato la PROFONDITÀ DELLA PROPRIA GAMMA
vero
12
Nell’ambito dei modelli di PRICING, l’opzione “A la carte” è particolarmente adatta nei periodi di CRISI ECONOMICA:
vero
13
La CAPACITÀ DISCRIMINANTE che devono avere i SEGMENTI DI MERCATO consiste nel fatto che essi devono consentire di formulare determinate ipotesi sul per cui ciascun segmento si comporta in un modo specifico e diverso rispetto agli altri:
falso
14
Rispetto al CRITERIO DESCRITTIVO la BENEFIT SEGMENTATION presenta il vantaggio di una netta FACILITÀ DI MISURAZIONE dei segmenti:
vero
15
È più probabile riscontrare la presenza del MARKETING INTEGRATO all’interno di imprese produttrici di BENI rispetto a IMPRESE DI SERVIZI:
falso
16
Nell’ambito della QUOTA DI MERCATO A LIVELLO CONSUMER, un BASSO TASSO DI INTENSITà indica che rispetto al cliente medio della categoria i clienti dell’impresa acquistano di meno:
falso
17
Nell’ambito della COPY STRATEGY, il TONO indica il tipo di vincoli a cui è necessario attenersi nella costruzione del messaggio:
falso
18
I CASH & CARRY sono un tipo di grossista a SERVIZIO COMPLETO
falso
19
Il concetto del MARKETING AUTOMATION rimanda ad un marketing fortemente managerializzato e tecnico più che IMPRENDITORIALE:
vero
20
Una marca che punti tutto o molto, in termini di attrattività verso il consumatore, su INCENTIVI E PREMI, tenderà a esercitare una forma di COERCIZIONE nei confronti del consumatore:
falso
21
Nell’ambito delle RICERCHE DI MERCATO, l’INIZIATORE corrisponde alla figura dell’ACCOUNT dell’istituto di ricerca coinvolto nell’indagine:
falso
22
Il TRADE MARKETING è l’insieme delle politiche di marketing indirizzate al consumatore finale
falso
23
Il VALUE IN USE PRICE è uno dei PREZZI INTERNI
falso
24
Il concetto di CUSTOMER VALUE PROPOSITION ha a che fare con il VALORE PROGETTATO più che con il VALORE TRASFERITO
vero
25
Il MARKETING TRANSAZIONALE ha generalmente obiettivi di breve termine:
vero
26
I PRESCRITTORI sono tipiche figure di intermediari commerciali:
vero
27
Nel mese di gennaio 2021 Bauli ha lanciato una nuova linea di merendine senza glutine e senza lattosio, rivolgendosi in modo specifico, per la distribuzione, al canale delle farmacie. Chiaramente, nel frattempo Bauli ha continuato a vendere le proprie merendine tradizionali nei canonici punti vendita della grande distribuzione organizzata e nei negozi di prossimità. In termini di posizionamento, siamo di fronte ad una strategia di SPOSTAMENTO DELLE PREFERENZE:
falso
28
Una marca che punti tutto o molto, in termini di attrattività verso il consumatore, su INCENTIVI E PREMI, tenderà a esercitare una forma di COERCIZIONE nei confronti del consumatore:
falso
29
Uno smartphone è un tipico esempio di “EXPERIENCE GOOD”:
falso
30
Le imprese ORIENTATE AL PRODOTTO basano la loro condotta e le loro strategie di mercato su considerazioni prevalentemente di natura interna:
vero
31
In termini di STRATEGIE DI PREZZO, quella di BARILLA nel mercato della pasta è un tipico caso di SCREMATURA:
falso
32
Esselunga” è un RETAIL BRAND
vero
33
Nell’ambito delle politiche di prezzo, il PRICE BUNDLING consiste nel mettere bene in evidenza il prezzo di ogni specifico prodotto offerto al consumatore
falso
34
La PUBLICITY è un particolare tipo di PRODUCT PLACEMENT:
falso
35
Il caso Nutella è un esempio tipico di strategia di MICROSEGMENTAZIONE INDIFFERENZIATA, nella fattispecie del mercato delle creme spalmabili al cioccolato:
vero
36
Se un/a marketing manager dichiara “Pensiamo ad una configurazione distributiva in cui il cliente possa cercare un prodotto, acquistarlo ed effettuare l’eventuale reso indifferentemente in un touchpoint (o canale) offline o online”, sta pensando a un assetto multicanale più che omnicanale
falso
37
Nell’ambito della VALUE PROPOSITION, gli “ELEMENTI DI PARITÀ” sono le caratteristiche del prodotto considerate essenziali dal consumatore:
vero
38
La politica dei “PRODOTTI CIVETTA” prevede che l’impresa fissi il prezzo di un prodotto particolarmente segnaletico all’interno della propria gamma a un livello molto più alto degli altri per incrementare il valore percepito dell’intero assortimento:
falso
39
Nell’ambito della COPY STRATEGY, il TONO indica il tipo di vincoli a cui è necessario attenersi nella costruzione del messaggio:
falso
40
Il modello comunicazionale “INTERRUPTION AND REPEAT” è tipico della comunicazione sul web e in particolare sui social network:
vero
41
Considera i “COFANETTI WEEK-END” (es: Smart Box), che ad esempio prevedono un pernottamento con colazione presso una serie di strutture ricettive selezionate a un prezzo predeterminato (es: 49 o 59€ ). In questo caso, possiamo aspettarci, in termini di COPERTURA DISTRIBUTIVA, una scelta di tipo ESCLUSIVO:
falso
42
Nel tormentone dell’estate 2021 “Mille”, la canzone cantata da Fedez, Orietta Berti e Achille Lauro, la presenza del brand “Coca Cola”, che viene menzionata nel ritornello, è un chiaro esempio di MARKETING DIRETTO:
falso
43
Il TRADE MARKETING è l’insieme delle politiche di marketing indirizzate al consumatore finale:
falso
44
Il grado di FEDELTÀ ALLA MARCA è una tipica variabile PSICOGRAFICA di MICROSEGMENTAZIONE del mercato:
falso
45
Nell’ambito del valore generato per il consumatore, i SACRIFICI DI APPRENDIMENTO sono frutto di ansia e insicurezza derivanti dall’acquisto di un certo prodotto-brand a determinate condizioni:
falso
46
Se venisse lanciata una birra a marchio Coca Cola verrebbe operata (da CocaCola appunto) una strategia di posizionamento di MODIFICA DELLE BASI:
falso
47
La VENDITA ABBINATA ostacola il CROSS-SELLING:
falso
48
Lego è un caso tipico di POSIZIONAMENTO APPUNTITO
vero
49
È corretto affermare che l’AMPIEZZA DELLA GAMMA degli IPERMERCATI è Maggiore rispetto a quella dei SUPERMERCATI:
falso
50
Per la pasta, la capacità di TENERE LA COTTURA è tendenzialmente un ELEMENTO DI PARITÀ nell’ambito del POSIZIONAMENTO:
vero
51
Il nuovo prodotto della Orogel (brand specializzato sulle verdure surgelate) che vedi nell’immagine qui riportata, è un mix di verdure surgelate già abbinate e insaporite, da mettere direttamente in padella assieme a un ingrediente principale (pasta, riso, pesce, carne, ecc) scelto e aggiunto dal consumatore. In questo modo, la promessa è che in pochi minuti il consumatore possa creare un piatto pronto da mangiare, che non sia standardizzato (a differenza dei classici “4 Salti in Padella”, per intenderci). Qui, infatti, il consumatore può miscelare gli ingredienti a piacimento, creando un piatto sempre diverso e con un "tocco personale". Si tratta di un evidente caso di “innovazione competence destroying”:
falso
52
Nello STADIO PERCETTIVO il consumatore identifica e valuta le alternative d’offerta, che andranno a costituire l’insieme evocato
falso
53
La STRATEGIA DI SPECIALIZZAZIONE SU SEGMENTI MULTIPLI equivale alla STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE CONCENTRATA
falso
54
Il corporate branding è una tipica strategia multimarca
falso
55
Negli STATI DELLA CONCORRENZA COLLUSIVI, gli oligopolisti si pongono l’obiettivo di mantenere le proprie quote di mercato, ma il grado di sfruttamento delle loro posizioni dominanti resta limitato:
vero
56
Il GROSS RATING POINT può essere ottenuto moltiplicando REACH e OPPORTUNITY TO SEE
vero
57
La fase del CICLO DI VITA del prodotto dove più probabilmente può essere messa in atto una STRATEGIA DI POSIZIONAMENTO DI AFFIANCAMENTO è quella di SVILUPPO:
falso
58
L’approccio tradizionale alla gestione della forza di vendita prevede che la politica commerciale sia differenziata per area, per venditore e per cliente
falso
59
Il valore dei clienti (o customer equity) è condizionato dai seguenti fattori: la durata del rapporto con i clienti, la possibilità di incrementare gli acquisti del cliente e la pressione competitive
falso
60
Nel sistema verticale di marketing di tipo “aziendale” il canale si configura come un sistema di imprese indipendenti, collocate a diversi stadi, che cooperano sulla base di un contratto che le lega per un certo periodo di tempo
falso
61
Una strategia distributiva MULTICANALE prevede che molteplici canali coesistano, condividono tra loro informazioni utili per ottimizzare l’esperienza complessiva del cliente
falso
62
La rivoluzione digitale e il marketing automation ampliano le distanze tra il marketing strategico e il marketing operative
vero
63
Il metodo dell’OBIETTIVO-COMPITO per la definizione del BUDGET PUBBLICITARIO può essere l’opzione ottimale nel caso si voglia procedere con il RIPOSIZIONAMENTO del brand
falso
64
Il Trade Marketing è l’insieme delle scelte di marketing che verranno assunte da parte dei retailer
vero
65
La guerra dei prezzi si verifica quando una delle imprese (importanti) in un mercato procede a una riduzione del prezzo dei propri prodotti e il più diretto competitor reagisce con un incremento del prezzo dei propri prodotti
falso
66
La figura organizzativa del product manager viene utilizzata quando l’impresa si trova a gestire prodotti molto numerosi e diversi tra loro, fortemente innovativi o tecnologicamente complessi
vero
67
Uno dei principali svantaggi del franchising per il franchisor è che non consente di beneficiare di rilevanti
falso
68
Nell’ambito del PROCESSO DI COMUNICAZIONE, il FEEDBACK può essere ottenuto secondo tecniche di indagine di mercato di tipo QUALITATIVO
falso
69
La forza di vendita di tipo diretto è retribuita soprattutto su base variabile, ossia con provvigioni
falso
70
La SPERIMENTAZIONE è una classica tecnica di ricerche di mercato utilizzata per misurare l’ELASTICITA’ DELLA DOMANDA al prezzo di un nuovo prodotto in fase di lancio
vero
71
La segmentazione inversa del mercato è basta su una logica top-down (bottom up)
falso
72
Nel mercato degli OROLOGI DA POLSO DI LUSSO è sicuramente possibile escludere un ORIENTAMENTO ALLA PRODUZIONE
vero
73
Nell’ambito delle politiche di prezzo, il price budling è finalizzato a facilitare i calcoli di convenienza da parte del consumatore
vero
74
Il processo di creazione del valore inizia con la ricerca del valore
vero
75
L’allungamento di linea consiste nell’aggiunta di varianti agli attuali prodotti in assortimento sulla base di specifici criteri (es. gusto, confezione, formato)
falso
76
Quando su un mercato vi sono alcuni gruppi di consumatori con esigenze particolari è da escludere che un’impresa possa implementare con profitto una STRATEGIA DI SEGMENTAZIONE INDIFFERENZIATA
vero
77
Le ricerche di mercato per identificare i brand che hanno maggiore notorietà sono generalmente di tipo qualitative
falso
78
L’opzione del cosiddetto “family branding” rientra nella strategia di marca multi prodotto
vero
79
Le strategie di microsegmentazione concentrate consistono nel selezionare un segment di consumatori principale, ma configurando l’offerta in modo tale da risultare interessante anche per altri segmenti
vero
80
I CREDENCE GOODS sono beni ad elevato contenuto intangibile, difficili da valutare anche dopo il loro utilizzo
vero
81
Nell’ambito del processo di INNOVAZIONE DI PRODOTTO, la primissima attività da realizzare è quella dei TEST DI MERCATO
falso
82
La prima fase del processo di creazione e gestione di una campagna pubblicitaria consiste nella scelta dei mezzi e veicoli di comunicazione
falso
83
Il primo stadio del processo di acquisto è quello dell’apprendimento
falso
84
Il real time marketing è una specifica tecnica di ricerca di mercato di tipo qualitativo
falso
85
La comunicazione commerciale è volta ad influenzare le percezioni di molteplici pubblici (interni e esterni) circa l’impresa nel suo complesso, i suoi valori e la sua mission
falso
86
Un brand di prodotti alimentari che punta, fra gli altri, sul microsegmento dei single adotta con tutta evidenza una microsegmentazione di tipo comportamentale
falso
87
La componente percettiva della marca riguarda la rete di significati costruita dall’impresa attorno al brand name
vero
88
La ristorazione stellata è un classico ambito di mercato dove prevalgono orientamenti manageriali al prodotto
vero
89
La prima attività da svolgere nell’ambito di una RICERCA DI MARKETING è del piano di ricercar
falso
90
La segmentazione strategica definisce l’ampiezza orizzontale del business dell’azienda (mentre la profondità in verticale)
vero
91
Il posizionamento si definisce “appuntito” quando differenti gruppi di consumatori attribuiscono alla marca connotazioni differenti
falso
92
Nell’ambito delle politiche di prodotto, il “restyling” è un classico intervento di “mantenimento”
falso
93
Il caso Nutella è un esempio tipico di strategia di microsegmentazione concentrata, nella fattispecie del mercato delle creme spalmabili al cioccolato
falso
94
La strategia di posizionamento di affiancamento hanno l’obiettivo principale di modificare la percezione che i consumatori hanno di una data marca
falso
95
Un’impresa specializzata nell’INTERNET OF THINGS non potrà essere orientata né alla produzione né alla vendita
falso
96
Nell’ambito dell’analisi della quota di mercato a livello retail, la quota nei clienti trattanti misura la quantità venduta dai distributori dell’impresa rispetto alle vendite totali di prodotti di tutti i potenziali distributori della categoria
falso
97
L’analisi dei BIG DATA può avere un enorme impatto sul MARKETING OPERATIVO, ma non tocca il MARKETING STRATEGICO, come la segmentazione e la profilazione della clientele
falso
98
Nell’ambito delle politiche di prodotto, il “run out” è l’unica soluzione possibile per eliminare un prodotto non più performante dalla gamma quando le sue perdite sono talmente elevate da rendere improponibile qualunque tentativo di prolungarne la vita sul mercato
falso
99
In ambito pubblicitario, il reach indica la percentuale dei destinatari-target dell’impresa che potrà essere raggiunta puntando su uno o più veicoli specifici (in base all’audience di questi ultimi)
vero
100
Il prezzo di un’automobile è un elemento che può rientrare nel suo sistema di prodotto
vero