問題一覧
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01.01. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza di legge, usi e consuetudini
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01.02. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO
Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91, d.lgs. 22/2015, d.lgs. 23/2015, d.lgs. 81/2015
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01.03. QUALI SONO LE NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO01.
Art. 36 cost., art. 37 Cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, L. 183/2014, L. 223 /91.
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01.04. QUALI SONO LE PRINCIPALI NORME CHE REGOLANO IL DIRITTO DEL LAVORO
Art. 36 cost., art. 38 Cost., art. 39 Cost., art. 40 Cost., L. 300/70, L 92/2012, norme su Jobs Act, L. 223 /91, L. 741/59, L. 1027/60
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01.05. QUALI SONO LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO
Carta Costituzionale, leggi e atti aventi forza e valore di legge; regolamenti UE, direttive UE,contratti collettivi, consuetudine
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02.01. Il corrispettivo nel rapporto di lavoro autonomo può essere determinato:
se non è convenuto dalle parti e non può essere determinato secondo le tariffe professionali o gli usi, è stabilito dal giudice
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03.01. Il D.Lgs 276/2003
non è applicabile alle pubbliche amministrazioni e al loro personale
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03.02. Come può essere definito il lavoro a progetto disciplinato dagli artt. 61-69 del D.Lgs. n. 276/2003?
è il contratto di collaborazione continuata e continuativa avente a oggetto specifico l'esecuzione di una prestazione lavorativa riconducibile a uno o più progetti specifici determinati dal committente
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03.03. Per le collaborazioni a progetto:
dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato
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03.04. In cosa consiste il potere direttivo, organizzativo e disciplinare del datore di lavoro?
nell'emanazione di ordini specifici, oltre che nell'esercizio di un' assidua attività di vigilanza e controllo nell' esecuzione delle prestazioni lavorative nel diritto a stabilire l'orario di lavoro
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03.05. Per le collaborazioni a progetto:
dal 1° gennaio 2016 si applica la disciplina del lavoro subordinato
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03.06. In che cosa consiste la parasubordinazione?
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
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03.07. In che cosa consiste la parasubordinazione?
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
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03.08. In che cosa consiste la parasubordinazione?
nell'esercizio da parte di un soggetto di una prestazione di lavoro, continuativa e coordinata con l'attività del committente e a carattere prevalentemente personale
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05.01. Il Lavoratore con contratto a tempo determinato può essere licenziato
se si verifica una causa che non consenta la prosecuzione, neanche in via provvisoria, del rapporto di lavoro
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07.01. Per i rapporti di parasubordinazione:
si applicano gli istituti di natura sostanziale della invalidità delle rinunce e transazioni di cui all'art. 2113 c.c.
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07.02. Sono escluse dal campo di applicazione del contratto a progetto:
le professioni intellettuali per le quali sia necessaria l'inscrizione a un albo, i rapporti di collaborazione rese in favore di associazioni sportive dilettantistiche, i componenti degli organi di amministrazione e controllo delle società e i partecipanti a collegi e commissioni, nonché coloro che percepiscono la pensione di vecchiaia
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07.03. In che cosa consistono le prestazioni occasionali?
sono i rapporti di lavoro di durata complessiva non superiore a trenta giorni nel corso dell'anno solare ovvero, nell'ambito dei servizi di cura e assistenza alla persona, non superiore a 240 ore, con lo stesso committente
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07.04. Un elemento distintivo del lavoro a progetto:
l'autonomia del collaboratore nello svolgimento dell'attività lavorativa e la gestione della stessa in funzione del risultato
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07.05. La retribuzione del lavoratore a tempo parziale:
è riproporzionata in ragione della ridotta entità della prestazione lavorativa
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07.06. Il progetto:
deve essere specifico, funzionalmente collegato a un determinato risultato finale
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07.07. La forma del contratto a progetto:
deve essere scritta (forma scritta ad substantiam)
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08.01. Il decreto legislativo 15 giugno 2015 n. 81:
ha abrogato gli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n. 276 del 2003 che continuano ad applicarsi esclusivamente per la regolazione dei contratti già in atto alla data di entrata in vigore del decreto stesso
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08.02. Alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato qualora sia resa in maniera continuativa verso un solo committente?
no, è escluso dal comma 2, dell'art. 2 del decreto legislativo n. 81/2015
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08.03. Quali sono le condizioni affinchè, dal 1° gennaio 2016, si applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione?
ogni volta in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale, sia resa in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della stessa siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
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08.04. Il collaboratore a progetto può svolgere la sua attività a favore di più committenti?
si
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08.05. La disciplina sulle nuove collaborazioni organizzate dal committente ex D.lgs n. 81/2015:
non trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni
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08.06. il prestatore di lavoro
non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l’imprenditore, né divulgare notizie attinenti all’organizzazione e ai metodi di produzione dell’impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio.
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08.07. È prestatore di lavoro subordinato
chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore.
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08.08. Quali indicazioni deve contenere il contratto a progetto:
durata, descrizione del progetto, il corrispettivo e i criteri per la sua determinazione, le forme di coordinamento del lavoratore a progetto al committente, le eventuali misure per la tutela della salute e sicurezza del collaboratore a progetto
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08.09. È prestatore di lavoro subordinato
chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell'impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell'imprenditore, con eteroorganizzazione sia per tempi che luoghi.
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08.10. il prestatore di lavoro subordinato
Il prestatore di lavoro deve usare la diligenza richiesta dalla natura della prestazione dovuta e deve osservare le diposizioni imparite dall'imprenditore e dai collaboratori dai cui gerarchicamente dipende.
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08.11. Ci sono delle ipotesi in cui la disciplina del rapporto subordinato non applica alle nuove forme collaborazione?
la nuova disciplina non trova applicazione, ad esempio, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
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08.12. Il compenso pattuito per i collaboratori a progetto:
deve essere proporzionato alla quantità e alla qualità del lavoro eseguito
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10.01. Che cos'è la tredicesima mensilità?
è un compenso corrisposto una volta l'anno in occasione delle festività natalizie di entità pari a una mensilità dell'ordinaria retribuzione
36
10.02. In che cosa consiste il cumulo tra interessi e rivalutazione monetaria sui crediti di lavoro?
quando il giudice pronuncia sentenza di condanna al pagamento di somme di denaro deve determinare d'ufficio gli interessi nella misura legale e anche il danno da svalutazione monetaria condannando il datore al pagamento della relativa somma dalla data di maturazione del diritto
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10.03. Le sentenze che pronunciano condanna per i crediti di lavoro:
sono provvisoriamente esecutive
38
10.04. Il principio di sufficienza della retribuzione indicato dall'art. 36 della Costituzione:
deve essere inteso come la retribuzione che permette al lavoratore e alla sua famiglia un tenore di vita socialmente adeguato al suo contesto storico e ambientale (esistenza dignitosa e libera)
39
10.05. Come può essere definita la retribuzione?
la prestazione fondamentale a cui è obbligato il datore di lavoro nei confronti del lavoratore in cambio della sua prestazione lavorativa
40
10.06. Al lavoratore assunto a tempo determinato spetta il TFR come al lavoratore assunto a tempo indeterminato?
si, in proporzione al periodo lavorato, secondo il principio di non discriminazione
41
10.07. Come viene definita la retribuzione commisurata, sotto forma di percentuale, a determinati risultati raggiunti dal lavoratore nell'ambito della trattazione di affari nell'interesse del datore di lavoro?
retribuzione a provvigione
42
10.08. Come può essere definita la struttura della retribuzione?
le varie voci che compongono la retribuzione e che determinano nel loro insieme il trattamento economico del lavoratore
43
10.09. Quale elemento della retribuzione costituisce il corrispettivo della prestazione lavorativa?
il minimo tabellare, l'indennità di contingenza e gli scatti di anzianità
44
10.10. Ai fini del calcolo del TFR, per retribuzione lorda onnicomprensiva si intende:
la retribuzione che include tutte le somme corrisposte in costanza di rapporto di lavoro a titolo non occasionale
45
10.11. La retribuzione può essere determinata a cottimo?
si, può essere determinata anche a cottimo
46
10.12. Le lavoratrici parasubordinate possono richiedere l'indennità di maternità?
si, se iscritte alla Gestione separata INPS
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10.13. Il criterio della proporzionalità della retribuzione esige:
la corrispondenza della retribuzione alla quantità e alla qualità del lavoro prestato
48
10.14. Il prestatore di lavoro può essere retribuito con partecipazione agli utili o ai prodotti?
si, in tutto o in parte
49
10.15. Quale forma di retribuzione è legata al risultato d'impresa?
partecipazione agli utili e/o al capitale
50
10.16. L'anticipazione del TFR:
può essere ottenuta una sola volta dal lavoratore
51
10.17. Il lavoratore può chiedere un'anticipazione del TFR?
si, dopo 8 anni di servizio presso lo stesso datore di lavoro e soltanto entro il 70% del trattamento cui avrebbe diritto nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
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10.18. Gli importi accantonati nel trattamento di fine rapporto sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso..:
che viene determinato sommando un coefficiente fisso, pari all'1,5%, ed uno variabile, pari al 75% dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo fissato dall'ISTAT
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10.19. Il trattamento di fine rapporto si determina accantonando, per ciascun anno, una somma pari ad una percentuale della retribuzione lorda. Gli importi sono rivalutati?
si, gli importi sono rivalutati, al 31 dicembre di ogni anno
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10.20. In caso di decesso del lavoratore, il trattamento di fine rapporto accantonato è liquidato:
al coniuge, ai figli e, se erano a suo carico, ai parenti entro il terzo grado e agli affini entro il secondo; in mancanza di tali eredi, le indennità sono attribuite secondo le norme della successione legittima
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10.21. La richiesta di anticipazione del TFR deve essere motivata?
si, deve essere giustificata dalla necessità di eventuali spese sanitarie per terapie o per interventi straordinari ovvero acquisto della prima casa per sé o per i figli
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10.22. I lavoratori parasubordinati possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare?
si, se iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi INPS
57
10.23. C'è un limite massimo alla richiesta di anticipazione del TFR?
si, l'anticipazione non può superare il 70% del trattamento cui avrebbe diritto il lavoratore nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta
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10.24. Dopo quanti anni di servizio è possibile richiedere l'anticipazione del TFR?
dopo 8 anni consecutivi presso lo stesso datore di lavoro
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11.01. E' una forma speciale di retribuzione:
la retribuzione in natura, la retribuzione con provvigione, la partecipazione agli utili
60
11.02. Ci sono delle ipotesi in cui la disciplina del rapporto subordinato non applica alle nuove forme collaborazione?
la nuova disciplina non trova applicazione, ad esempio, con riferimento alle collaborazioni per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive ed organizzative del relativo settore
61
11.03. Quali sono le condizioni affinchè, dal 1° gennaio 2016, ai applichi la disciplina del rapporto di lavoro subordinato anche ai rapporti di collaborazione?
ogni volta in cui la prestazione del collaboratore abbia carattere esclusivamente personale, sia resa in maniera continuativa e le modalità di esecuzione della stessa siano organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro
62
14.01. Le sanzioni disciplinari possono essere impugnate?
si, sempre
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14.02. Quali sono i limiti sostanziali al potere disciplinare?
sussistenza e imputabilità del fatto, adeguatezza della sanzione, limite di rilevanza della recidiva
64
14.03. Quali sono i limiti procedurali al potere disciplinare?
predeterminazione e pubblicità del codice disciplinare, preventiva contestazione dell'addebito e diritto di difesa del prestatore di lavoro
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14.04. Entro quali limiti temporali rileva la recidiva nelle infrazioni?
entro 2 anni
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14.05. Quali sono le sanzioni disciplinari?
richiamo verbale, ammonizione scritta, multa, sospensione dal lavoro e dalla retribuzione, il licenziamento disciplinare
67
14.06. Quali sono i requisiti essenziali per il legittimo esercizio del potere disciplinare?
requisiti sostanziali e procedurali
68
14.07. In quali modi è possibile impugnare le sanzioni disciplinari?
ricorso al Tribunale Lavoro, procedura arbitrale presso la DTL, procedure previste dai contratti collettivi
69
14.08. La preventiva contestazione dell'addebito al lavoratore:
esige che il datore di lavoro non possa adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e specificato i fatti imputati con precisione in modo che egli si possa difendere
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14.09. La pubblicità del codice disciplinare:
impone al datore di lavoro di rendere pubblico il codice disciplinare affinchè sia accessibile a tutti
71
14.10. Quale articolo dello Statuto dei Lavoratori è dedicato alle sanzioni disciplinari?
art. 7
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14.11. Ai fini del legittimo esercizio del potere disciplinare si esige, innanzitutto, la sussistenza e imputabilità del fatto, in che cosa consistono?
si tratta di un presupposto di fatto consistente nella colpevole violazione dei doveri contrattuali imposti al lavoratore dal vincolo della subordinazione
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14.12. La sanzione della multa:
non può essere comminata per un importo superiore a 4 ore della retribuzione base
74
14.13. La sanzione della sospensione dal lavoro e dalla retribuzione:
non può essere disposta per un periodo superiore a 10 giorni
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14.14. Dopo la contestazione dell'addebito, il datore di lavoro è obbligato a sentire il lavoratore a sua difesa?
si, qualora il lavoratore ne faccia richiesta
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14.15. Quali sono i limiti procedurali al potere disciplinare?
predeterminazione e pubblicità del codice disciplinare, preventiva contestazione dell'addebito, diritto di difesa del prestatore di lavoro
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14.16. Alle collaborazioni prestate nell'esercizio di professioni intellettuali per le quali e' necessaria l'iscrizione in appositi albi professionali, si applica la disciplina del rapporto di lavoro subordinato qualora sia resa in maniera continuativa verso un solo committente?
no, è escluso dal comma 2, dell'art. 2 del decreto legislativo n. 81/2015
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14.17. Le lavoratrici parasubordinate possono richiedere l'indennità di maternità?
si, se iscritte alla Gestione separata INPS
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14.18. In che cosa consiste il potere disciplinare?
indica la facoltà del datore di lavoro di irrogare sanzioni al lavoratore che venga meno ai suoi doveri contrattuali
80
14.19. I lavoratori parasubordinati possono richiedere gli assegni per il nucleo familiare?
si, se iscritti alla Gestione separata dei lavoratori autonomi INPS
81
14.20. La disciplina sulle nuove collaborazioni organizzate dal committente ex D.lgs n. 81/2015:
non trova applicazione nei confronti delle pubbliche amministrazioni
82
16.01. Dopo la contestazione dell'addebito, il datore di lavoro è tenuto a ricevere le eventuali difese scritte del lavoratore entro un dato termine?
si, il datore deve concedere al lavoratore per le sue eventuali difese un termine non inferiore a 5 giorni
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16.02. Di quali elementi si compone la retribuzione?
la retribuzione si compone di varie voci o elementi che unitamente determinano il complessivo trattamento economico del lavoratore
84
16.03. Come si calcola il TFR?
si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5
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16.04. Il trattamento di fine rapporto:
spetta in ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro
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16.05. Che cos'è il Fondo di Garanzia?
è un Fondo istituito dalla legge n. 297/1982 presso l'INPS che si sostituisce al datore di lavoro nel pagamento del trattamento di fine rapporto e delle ultime tre mensilità in caso di sua insolvenza
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16.06. L'erogazione del trattamento di fine rapporto da parte del Fondo di Garanzia avviene in caso di:
fallimento, concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa, amministrazione straordinaria ed esecuzione forzata dell'imprenditore
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16.07. Il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio ha diritto:
ad una percentuale dell'indennità di fine rapporto percepita dall'altro coniuge all'atto della cessazione del rapporto di lavoro anche se l'indennità viene a maturare dopo la sentenza
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16.08. Nel caso di insolvenza accertata in sede fallimentare, la domanda al Fondo può essere presentata:
trascorsi 15 giorni dal deposito dello stato passivo, salvo il caso in cui siano proposte opposizioni allo stato passivo per cui i 15 giorni decorrono dalla sentenza che decide su di esse
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16.09. Le sentenze che pronunciano condanna per i crediti di lavoro:
sono esecutive e all'esecuzione si può procedere anche con la sola copia del dispositivo
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16.10. I crediti retributivi, in caso di insolvenza del datore di lavoro:
sono assistiti da privilegio generale sui beni mobili
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16.11. La partecipazione alle assemblee durante l'orario di lavoro dà diritto alla retribuzione?
si, purché si rientri nelle dieci ore annue previste dall'art. 20 dello St. Lav
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16.12. Quali sono i principi costituzionali in tema di retribuzione sanciti dall'art. 36?
principi di proporzionalità e sufficienza della retribuzione
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16.13. Quale principio in materia di retribuzione è sancito dall'art. 37 Cost.?
il principio di parità della retribuzione tra uomo e donna
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16.14. La retribuzione può essere determinata dal giudice?
si, in mancanza di accordo tra le parti, tenuto conto ove occorra del parere delle associazioni professionali
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16.15. Che cosa sono gli scatti di anzianità?
aumenti periodici che maturano in maniera automatica ogni due o tre anni in relazione al raggiungimento dell'anzianità di lavoro presso lo stesso datore
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16.16. E' una forma ordinaria di retribuzione:
la retribuzione a tempo
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16.17. In caso di morte del prestatore di lavoro, le indennità previste dagli articoli 2118 e 2119 c.c. possono essere corrisposte alla parte dell'unione civile?
si, devono corrispondersi anche alla parte dell'unione civile
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16.18. Il principio di corrispettività tra retribuzione e prestazione di lavoro può essere derogato qualora il lavoratore sia assente dal lavoro?
si, in alcuni casi tassativamente previsti di assenze dal lavoro autorizzati dalla legge o dai contratti collettivi
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16.19. Che cosa è il superminimo?
è un elemento accessorio della retribuzione che costituisce un incremento individuale o collettivo corrispondente a quella parte di retribuzione che supera i minimi tariffari stabiliti dalla contrattazione collettiva