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PENALE PARTE 2B
  • Ciro Amato

  • 問題数 53 • 5/27/2024

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    問題一覧

  • 1

    25.01 Ai sensi dell'articolo 40 c.p.:

    deve sussistere un rapporto di causalità tra l'evento e la condotta

  • 2

    25.02 Il nesso causale rappresenta:

    il rapporto di causa ed effetto tra la condotta e l'evento

  • 3

    25.03 Nei reati a forma libera:

    è tipica quella condotta idonea a produrre l'evento.

  • 4

    26.01 Le cause sopravvenute quando sono state da sole sufficienti a produrre l'evento:

    escludono la configurazione del reato

  • 5

    27.01 L'errore inescusabile sulle scriminanti:

    esclude la responsabilità a titolo di dolo, ma non a titolo di colpa.

  • 6

    27.02 Le scrimianti sono:

    cause di esclusione dell'antigiuridicità

  • 7

    29.02 Ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca la notizia deve:

    vera, rilevante e continente

  • 8

    30.01 Nella legittima difesa, l'offesa ingiusta deve essere:

    attuale

  • 9

    32.01 La suitas riguarda:

    la coscienza e volontà (consapevolezza) della condotta

  • 10

    33.02 Il titolo di imputazione soggettiva nella contravvenzioni è:

    indifferentemente dolo o colpa

  • 11

    33.04 Nel nostro ordinamento li titolo principale di imputazione soggettiva del reato è:

    il dolo

  • 12

    34.01 L'errore sul fatto di reato:

    esclude la configurazione del reato a titolo di dolo, ma non anche a titolo di colpa.

  • 13

    34.02 L'errore è scusabile quando:

    chiunque al posto dell'agente poteva cadere nello stesso errore.

  • 14

    34.03 Le componenti del dolo sono:

    la rappresentazione e la volizione.

  • 15

    36.02 Nel dolo eventuale, l'agente:

    si rappresenta ma non vuole la realizzazione dell'evento, tuttavia agisce al costo di determinarlo

  • 16

    36.03 Nella struttura del reato, l'evento in senso giuridico:

    non comporta una modifica della realtà, ma coincide con la messa in pericolo del bene protetto.

  • 17

    37.02 Il dolo di danno:

    appartiene alle ipotesi dei reati materiali, ove l’evento in senso materiale è espressamente richiesto dalla norma ai fini della configurazione del reato stesso.

  • 18

    37.03 Il dolo di pericolo:

    si ha nella rappresentazione e volontà di esporre a pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma

  • 19

    37.04 Si ha dolo d'impeto:

    quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato

  • 20

    53.05 L'elemento che caratterizza il reato continuato è:

    il medesimo disegno criminoso che deve unire tutti i reati.

  • 21

    53.03 Con riferimento al reato continuato di cui all'articolo 81 comma 2 c.p.:

    si tratta di una norma che disciplina un'ipotesi particolare di concorso materiale di reati.

  • 22

    53.02 Si parla di concorso materiale di reati quando:

    con più condotte si compiono più reati

  • 23

    52.02 Il reato complesso:

    consiste in un reato composto da due reato ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato.

  • 24

    51.01 Si ha reato impossibile quando:

    l'azione è inidonea o l'evento è impossibile

  • 25

    50.06 Si parla di delitto mancato:

    quando l'azione si compie ma l'evento non si verifica

  • 26

    50.05 Si parla di recesso attivo quando:

    quando l'agente pone in essere una contro-azione che evita la consumazione del delitto.

  • 27

    50.04 Si ha desistenza volontaria quando:

    l'agente volontariamente decide di non proseguire nella realizzazione del reato.

  • 28

    50.03 L'articolo 56 c.p. rappresenta:

    una norma incriminatrice aperta che si combina con altre della parte speciale.

  • 29

    50.01 Si parla di tentativo incompiuto:

    quando l'azione non viene portata a compimento

  • 30

    49.02 Nel delitto tentato, gli atti univoci vengono accertati attraverso un giudizio:

    ex post.

  • 31

    49.01 Nel delitto tentato, gli atti idonei vengono accertati attraverso un giudizio:

    ex ante

  • 32

    48.03 Con riferimento ai delitti omissivi impropri, il tentavo:

    si configura

  • 33

    46.01 Le circostanze comuni si applicano

    a tutti i reati.

  • 34

    45.02 Con la riforma del 1990, le circostanze aggravanti vengono imputate al reo se:

    sono conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa.

  • 35

    44.03 Le circostanze sono:

    elementi accidentali del reato

  • 36

    43.05 Secondo la concezione psicologica della colpevolezza, essa consiste:

    nei coeficienti del dolo e della colpa.

  • 37

    44.01 Si ha concorso eterogeneo di circostanze:

    quando il fatto manifesta, al contempo, la presenza sia di circostanze aggravanti che di attenuanti

  • 38

    43.04 La componente soggettiva del reato è chiamata

    colpevolezza.

  • 39

    42.02 Le condizioni di punibilità intrinseche attengono

    all'offesa del bene protetto

  • 40

    41.03 Dopo l'intervento della Corte Costituzionale del 1998, la preterintenzione viene configurata come:

    dolo con riferimento alla condotta e colpa con riferimento all'evento

  • 41

    40.02 Si ha colpa specifica:

    quando si violano norme di cautela funzionali ad evitare la realizzazione di quel determinato evento.

  • 42

    39.02 La dffierenza tra il dolo eventuale e la colpa cosciente, sta nel fatto che:

    nel primo caso l'agente si rappresenta l'evento che anche se non lo vuole accetta il rischio della sua verificazione, mentre nel secondo non accetta tale rischio.

  • 43

    40.01 Si ha colpa impropria quando:

    nei casi di responsabilità colposa disciplinata dagli articoli 47, 48, 55 e 59 c.p

  • 44

    38.07 Si ha dolo concomitante:

    la condotta dell’agente si inserisce nell’ambito di un decorso causale già avviato

  • 45

    38.05 Si ha dolo susseguente quando:

    il dolo sorge nella mente dell’agente successivamente al compimento della propria condotta tipica.

  • 46

    25.07 Nei reati omissivi si è puniti:

    per aver omesso di tenere una condotta che si aveva l'obbligo giuridico di tenere.

  • 47

    27.03 In presenza di un fatto scrimnato, l'agente:

    non deve risercire il danno cagionato, posto che il fatto realizzato è lecito.

  • 48

    28.01 Il consenso dell'avente diritto trova applicazione:

    con riferimento ai diritti disponibili da parte della persona offesa.

  • 49

    28.02 Ai fini dell'applicazione dell'esimente del consenso dell'avente diritto di cui all'articolo 50 c.p., occorre che il titoloare del diritto abbia:

    la capacità di autodeterminarsi.

  • 50

    36.01 Nel dolo intenzionale:

    vi è una perfetta coincidenza tra il rappresentato, il voluto e il realizzato

  • 51

    48.01 Nei delitto tentato, il coeficiente psicologico è:

    il dolo

  • 52

    43.01 Secondo la concezione eclettica della colpovolezza:

    sia per gli imputabili che i non imputabili bisogna accertare la sussistenza del dolo o della colpa di fattispecie

  • 53

    39.01 Si ha colpa cosciente:

    quando l'agente si rappresenta l'astratta verificazione del fatto, ma ne esclude la sua concreta consumazione, confidando nelle proprie capacità o sottovalutando il rischio di verificazione dell'evento nel caso concreto