問題一覧
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25.01 Ai sensi dell'articolo 40 c.p.:
deve sussistere un rapporto di causalità tra l'evento e la condotta
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25.02 Il nesso causale rappresenta:
il rapporto di causa ed effetto tra la condotta e l'evento
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25.03 Nei reati a forma libera:
è tipica quella condotta idonea a produrre l'evento.
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26.01 Le cause sopravvenute quando sono state da sole sufficienti a produrre l'evento:
escludono la configurazione del reato
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27.01 L'errore inescusabile sulle scriminanti:
esclude la responsabilità a titolo di dolo, ma non a titolo di colpa.
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27.02 Le scrimianti sono:
cause di esclusione dell'antigiuridicità
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29.02 Ai fini dell'esercizio del diritto di cronaca la notizia deve:
vera, rilevante e continente
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30.01 Nella legittima difesa, l'offesa ingiusta deve essere:
attuale
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32.01 La suitas riguarda:
la coscienza e volontà (consapevolezza) della condotta
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33.02 Il titolo di imputazione soggettiva nella contravvenzioni è:
indifferentemente dolo o colpa
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33.04 Nel nostro ordinamento li titolo principale di imputazione soggettiva del reato è:
il dolo
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34.01 L'errore sul fatto di reato:
esclude la configurazione del reato a titolo di dolo, ma non anche a titolo di colpa.
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34.02 L'errore è scusabile quando:
chiunque al posto dell'agente poteva cadere nello stesso errore.
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34.03 Le componenti del dolo sono:
la rappresentazione e la volizione.
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36.02 Nel dolo eventuale, l'agente:
si rappresenta ma non vuole la realizzazione dell'evento, tuttavia agisce al costo di determinarlo
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36.03 Nella struttura del reato, l'evento in senso giuridico:
non comporta una modifica della realtà, ma coincide con la messa in pericolo del bene protetto.
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37.02 Il dolo di danno:
appartiene alle ipotesi dei reati materiali, ove l’evento in senso materiale è espressamente richiesto dalla norma ai fini della configurazione del reato stesso.
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37.03 Il dolo di pericolo:
si ha nella rappresentazione e volontà di esporre a pericolo il bene giuridico tutelato dalla norma
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37.04 Si ha dolo d'impeto:
quando l’agente nell’immediatezza, si rappresenta e vuole un determinato fatto di reato
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53.05 L'elemento che caratterizza il reato continuato è:
il medesimo disegno criminoso che deve unire tutti i reati.
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53.03 Con riferimento al reato continuato di cui all'articolo 81 comma 2 c.p.:
si tratta di una norma che disciplina un'ipotesi particolare di concorso materiale di reati.
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53.02 Si parla di concorso materiale di reati quando:
con più condotte si compiono più reati
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52.02 Il reato complesso:
consiste in un reato composto da due reato ovvero da un reato ed elementi costitutivi di altro reato.
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51.01 Si ha reato impossibile quando:
l'azione è inidonea o l'evento è impossibile
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50.06 Si parla di delitto mancato:
quando l'azione si compie ma l'evento non si verifica
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50.05 Si parla di recesso attivo quando:
quando l'agente pone in essere una contro-azione che evita la consumazione del delitto.
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50.04 Si ha desistenza volontaria quando:
l'agente volontariamente decide di non proseguire nella realizzazione del reato.
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50.03 L'articolo 56 c.p. rappresenta:
una norma incriminatrice aperta che si combina con altre della parte speciale.
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50.01 Si parla di tentativo incompiuto:
quando l'azione non viene portata a compimento
30
49.02 Nel delitto tentato, gli atti univoci vengono accertati attraverso un giudizio:
ex post.
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49.01 Nel delitto tentato, gli atti idonei vengono accertati attraverso un giudizio:
ex ante
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48.03 Con riferimento ai delitti omissivi impropri, il tentavo:
si configura
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46.01 Le circostanze comuni si applicano
a tutti i reati.
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45.02 Con la riforma del 1990, le circostanze aggravanti vengono imputate al reo se:
sono conosciute, ignorate per colpa o ritenute inesistenti per errore determinato da colpa.
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44.03 Le circostanze sono:
elementi accidentali del reato
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43.05 Secondo la concezione psicologica della colpevolezza, essa consiste:
nei coeficienti del dolo e della colpa.
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44.01 Si ha concorso eterogeneo di circostanze:
quando il fatto manifesta, al contempo, la presenza sia di circostanze aggravanti che di attenuanti
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43.04 La componente soggettiva del reato è chiamata
colpevolezza.
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42.02 Le condizioni di punibilità intrinseche attengono
all'offesa del bene protetto
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41.03 Dopo l'intervento della Corte Costituzionale del 1998, la preterintenzione viene configurata come:
dolo con riferimento alla condotta e colpa con riferimento all'evento
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40.02 Si ha colpa specifica:
quando si violano norme di cautela funzionali ad evitare la realizzazione di quel determinato evento.
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39.02 La dffierenza tra il dolo eventuale e la colpa cosciente, sta nel fatto che:
nel primo caso l'agente si rappresenta l'evento che anche se non lo vuole accetta il rischio della sua verificazione, mentre nel secondo non accetta tale rischio.
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40.01 Si ha colpa impropria quando:
nei casi di responsabilità colposa disciplinata dagli articoli 47, 48, 55 e 59 c.p
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38.07 Si ha dolo concomitante:
la condotta dell’agente si inserisce nell’ambito di un decorso causale già avviato
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38.05 Si ha dolo susseguente quando:
il dolo sorge nella mente dell’agente successivamente al compimento della propria condotta tipica.
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25.07 Nei reati omissivi si è puniti:
per aver omesso di tenere una condotta che si aveva l'obbligo giuridico di tenere.
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27.03 In presenza di un fatto scrimnato, l'agente:
non deve risercire il danno cagionato, posto che il fatto realizzato è lecito.
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28.01 Il consenso dell'avente diritto trova applicazione:
con riferimento ai diritti disponibili da parte della persona offesa.
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28.02 Ai fini dell'applicazione dell'esimente del consenso dell'avente diritto di cui all'articolo 50 c.p., occorre che il titoloare del diritto abbia:
la capacità di autodeterminarsi.
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36.01 Nel dolo intenzionale:
vi è una perfetta coincidenza tra il rappresentato, il voluto e il realizzato
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48.01 Nei delitto tentato, il coeficiente psicologico è:
il dolo
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43.01 Secondo la concezione eclettica della colpovolezza:
sia per gli imputabili che i non imputabili bisogna accertare la sussistenza del dolo o della colpa di fattispecie
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39.01 Si ha colpa cosciente:
quando l'agente si rappresenta l'astratta verificazione del fatto, ma ne esclude la sua concreta consumazione, confidando nelle proprie capacità o sottovalutando il rischio di verificazione dell'evento nel caso concreto