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  • Liborio Safina

  • 問題数 89 • 1/30/2025

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    問題一覧

  • 1

    Cosa prevede l'art 326 cpp in materia di indagini preliminari?

    Prevede tra l'altro le rispettive attribuzioni tra pm e PG

  • 2

    Da chi vengono svolte le indagini preliminari?

    Vengono svolte da pm e PG nell'ambito delle rispettive attribuzioni

  • 3

    Cosa prevede l'art 326 cpp in materia di indagini preliminari?

    Prevede tra l'altro le rispettive attribuzioni tra pm e PG

  • 4

    Come il dpr 309/90 tutela l'osservanza delle relative disposizioni?

    Prevedendo controlli ed ispezioni

  • 5

    L'obbligatorietà della legge penale prevista dall'art 3 cp

    Riguarda anche l'ambito penitenziario

  • 6

    Cosa disciplina l'art 2 del dpr 230/2000?

    Subordina le attività trattamentali al rispetto delle regole

  • 7

    Quale articolo della Costituzione prevede l'obbligatorietà dell'azione penale?

    E' prevista dall'art 112 Cost.

  • 8

    Cosa disciplina l'art 2 del dpr 230/2000?

    Subordina le attività trattamentali al rispetto delle regole

  • 9

    Qual è il rapporto tra polizia giudiziaria ed autorità giudiziaria in relazione all'art. 109 Cost.?

    Connota un rapporto in termini di gerarchia funzionale dove la polizia giudiziaria non ha nessun potere "gestionale"

  • 10

    Secondo le previsioni normative di cui all'art. 32 L. 354/1975 cosa succede ai detenuti e agli internati che arrecano danno alle cose mobili ed immobili dell'amministrazione penitenziaria?

    Sono tenuti a risarcirlo senza pregiudizio dell'eventuale procedimento penale e disciplinare.

  • 11

    Ai sensi dell'art. 32 L. 354/1975, quando un detenuto o un internato svolge mansioni all'interno dell'istituto:

    Non può avere mansioni che importino un potere disciplinare o consentano la acquisizione di una posizione di preminenza sugli altri

  • 12

    Oltre le ordinarie funzioni di garanzia dell'ordine, della sicurezza e dell'attività di traduzione, qual altro compito attende il corpo di polizia penitenziaria ai sensi dell'art. 5 L. 395/1990?

    Partecipa, anche nell'ambito di gruppi di lavoro, alle attività di osservazione e di trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati

  • 13

    Cosa prevede l'art. 5 della L. 395/1990 (ordinamento del corpo di polizia penitenziaria)

    I compiti istituzionali del corpo di polizia penitenziaria

  • 14

    Il corpo di polizia penitenziaria, nell'esercizio delle sue funzioni è sottoposto a controllo?

    Sì dal comandante del reparto ed dai preposti ai servizi, nei limiti della rispettiva competenza

  • 15

    Ai fini dell'individualizzazione del trattamento di condannati ed internati, ai sensi dell'art. 13 L. 354/1975

    E' predisposta l'osservazione scientifica della personalità per rilevare le carenze fisiopsichiche e le altre cause del disadattamento sociale

  • 16

    Chi svolge l'osservazione della personalità dei detenuti ed internati al fine dell'individualizzazione del trattamento e cosa succede in base ai risultati?

    Gli operatori del trattamento coordinati dal direttore che formulano indicazioni relative al trattamento e compilano il relativo programma

  • 17

    Ai fini del trattamento penitenziario i detenuti possono essere ammessi al lavoro esterno?

    Sì, senza la necessità di una scorta salvo per motivi di sicurezza

  • 18

    Quand'è che il programma del lavoro all'esterno per il detenuto diventa esecutivo?

    Quando viene approvato del magistrato di sorveglianza

  • 19

    I detenuti possono esercitare un controllo sulla qualità dei generi alimentari?

    Si, in particolare per quanto riguarda l'applicazione delle tabelle e la preparazione del vitto

  • 20

    Il controllo sul trattamento alimentare e sui prezzi dei generi venduti è previsto:

    Dall'art. 12 l. 354/1975

  • 21

    L'art. 12 L. 354/1975 prevede

    Il Controllo sul trattamento alimentare e sui prezzi dei generi venduti

  • 22

    Di quale mezzo di tutela dispongono i detenuti ai sensi dell'art. 35 L. 354/1975?

    Reclamo giurisdizionale

  • 23

    Cos'è un reclamo giurisdizionale?

    Uno strumento di tutela di cui dispongono i detenuti

  • 24

    Chi può visitare gli istituti penitenziari senza autorizzazione?

    Solo ed esclusivamente i soggetti previsti dall'art. 67 L. 354/1975

  • 25

    membri del Parlamento che visitano gli istituti possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse?

    No se relative all'esercizio delle loro funzioni

  • 26

    Come interviene l'art. 17 L. 354/1975 nella rieducazione dei detenuti?

    Sollecitando ed organizzando la partecipazione di privati e di istituzioni o associazioni pubbliche o private all'azione rieducativa

  • 27

    Può la comunità esterna partecipare all'opera di rieducazione del detenuto?

    attraverso la partecipazione di privati, di istituzioni, associazioni pubbliche o private sotto il controllo del direttore

  • 28

    I soggetti ammessi alle visite negli istituti ai sensi dell'art. 67 L. 354/1975 quale limite incontrano ai sensi dell'art. 117 Dpr 230/2000?

    Non possono trattare con imputati argomenti relativi al processo penale in corso

  • 29

    Il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria può autorizzare persone diverse da quelle indicate nell'articolo 67 L. 354/1975 ad accedere agli istituti?

    Sì, fissando le modalità della visita

  • 30

    Chi è responsabile del primo ingresso in occasione delle visite in istituto?

    Il personale di polizia penitenziaria addetto al servizio di portineria

  • 31

    Può un parlamentare accedere in istituto senza le previste autorizzazioni?

    Sì, anche con visite a sorpresa

  • 32

    Quale attività svolgono i preposti ai singoli servizi?

    Controllo sull'adempimento dei compiti assegnati al personale e controllare il regolare svolgimento di servizio

  • 33

    I preposti ai singoli servizi di regola tra chi vengono scelti?

    Tra gli appartenenti ai ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti

  • 34

    Come è intervenuta la Corte Costituzionale nella vicenda di un deputato che aveva introdotto una giornalista in carcere, presentandola falsamente come una sua collaboratrice?

    Ha ritenuto che il comportamento del deputato è consistito nell'attestare una circostanza di fatto e non nell'esprimere un'opinione nell'esercizio della funzione di parlamentare; di conseguenza, non applicabile l'art. 68 Cost.".

  • 35

    Può un parlamentare, in seguito a una visita in istituto riferire ai giornalisti sulle condizioni della struttura, del personale e dei detenuti?

    Sì purchè tuteli le esigenze di privacy

  • 36

    Può un parlamentare che presenta falsamente una giornalista come sua collaboratrice rispondere dei reati di falso?

    Sì ai sensi dell'art. 479 cp

  • 37

    Qual è il compito di chi è addetto al servizio di portineria?

    Tra gli altri quello di identificare i visitatori ed accertare la presenza delle relative autorizzazioni

  • 38

    I visitatori esterni sono sottoposti a controllo prima dell'ingresso in istituto?

    Sì dagli addetti al servizio di portineria

  • 39

    Chi accompagna un parlamentare in istituto, per ragioni del suo ufficio, necessita di autorizzazione?

    No ai sensi dell'art. 67 L. 354/1975

  • 40

    Le visite agli istituti, oltre a essere previsti dall'art. 67 L. 354/1975 sono disciplinati

    Dall'art. 117 L. 354/75

  • 41

    La comunità esterna può partecipare alla rieducazione del condannato?

    Sì previa autorizzazione del magistrato di sorveglianza e parere favorevole del direttore

  • 42

    Ai sensi dell'art. 117 L. 354/75 qual è la finalità delle visite in istituto da parte dei soggetti di cui all'art. 67 L. 354/75?

    Verificare le condizioni di vita di detenuti ed internati, compresi quelli in isolamento giudiziario

  • 43

    La L. 354/75 nell'art. 17 disciplina:

    L'acesso della comunità esterna

  • 44

    I membri del parlamento, nell'esercizio delle loro funzioni parlamentari

    Non possono essere chiamate a rispondere delle opinioni espresse ai sensi dell'art. 68 Cost.

  • 45

    Gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria non possono essere impiegati in compiti che non siano direttamente connessi ai servizi di istituto

    Gli appartenenti al Corpo di polizia penitenziaria non possono essere impiegati in compiti che non siano direttamente connessi ai servizi di istituto

  • 46

    Il Corpo di polizia penitenziaria può partecipare al trattamento rieducativo dei detenuti e degli internati?

    Sì ai sensi dell'art. 5 L . 395/1990

  • 47

    Ai Sensi dell'art. 5 L. 395/1990 chi attende ad assicurare l'esecuzione dei provvedimenti restrittivi della libertà personale?

    Il corpo di polizia penitenziaria

  • 48

    Cosa disciplina l'Art. 42 Dpr 82/1999 (Regolamento del servizio di Corpo di Polizia Penitenziaria)?

    Servizio di vigilanza ed osservazione nelle sezioni degli istituti penitenziari

  • 49

    Cosa prevede l'art. 5 della L. 395/1990 (Ordinamento del Corpo di Polizia Penitenziaria)?

    I Compiti istituzionali della Polizia penitenziaria

  • 50

    Ai sensi dell'art. 106 Cost. come sono nominati i magistrati?

    I magistrati togati tramite concorso, quelli onorari per nomina elettiva

  • 51

    In che rapporto è il sistema penitenziario con il regime giudiziale?

    Reciproca funzionalità

  • 52

    Chi può definirsi "interlocutore qualificato" tra amministrazione penitenziaria ed autorità giudiziaria?

    La magistratura di sorveglianza

  • 53

    Di cosa si occupa il tribunale di sorveglianza?

    Principalmente della sorveglianza sull'esecuzione della pena e delle modalità di svolgimento della vita all'interno degli istituti penitenziari

  • 54

    Da chi è composto il Tribunale di sorveglianza?

    Giudici, magistrati togati ed onorari individuati in esperti in materia come psicologia, pedagogia, psichiatria e criminologia

  • 55

    magistrati che esercitano funzioni di sorveglianza possono essere adibiti ad altre funzioni giudiziarie?

    No, possono solo esercitare la funzione di magistrato di sorveglianza

  • 56

    Dove ha competenza il Tribunale di Sorveglianza?

    Nel distretto della Corte d'appello

  • 57

    Dove hanno competenza gli Uffici di Sorveglianza?

    Nelle circoscrizioni dei tribunali

  • 58

    E' possibile impugnare le decisioni del Tribunale di sorveglianza?

    Sì con ricorso in Cassazione

  • 59

    Il provvedimento che dispone il regime di sorveglianza particolare deve essere comunicato al magistrato di sorveglianza?

    Sì ai fini dell'esercizio del suo potere di vigilanza

  • 60

    Cosa succede quando il giudice emette sentenza di condanna?

    Il pubblico ministero emette ordine di esecuzione sia ai condannati liberi che detenuti

  • 61

    Cosa può fare il condannato o il suo difensore avverso un ordine di esecuzione?

    Fare istanza di sospensione dell'ordine di esecuzione se ne ricorrono i presupposti

  • 62

    Quando si apre la fase esecutiva della pena?

    Dopo una sentenza di condanna passata in giudicato

  • 63

    L'esecuzione della pena nella prospettiva dell'art. 27 Cost.

    Privilegia le misure alternative alla detenzione quando ci sono i presupposti

  • 64

    Cosa sono le misure alternative alla detenzione?

    Una modalità alternativa di esecuzione della pena

  • 65

    I condannati ammessi ai servizi sociali

    Sono sottoposti dal tribunale di sorveglianza, a una serie di prescrizioni prestabilite tassativamente

  • 66

    Cos'è l'affidamento in prova ai servizi sociali?

    Una misura alternativa alla detenzione

  • 67

    In cosa consiste il periodo di osservazione di cui all'art. 47 L. 354/75 per la concessione dell'affidamento in prova ai servizi sociali?

    Consiste nell'osservazione della personalità del condannato, condotta collegialmente per almeno un mese in istituto, al fine di valutare la rieducazione del reo e la prevenzione del pericolo che egli commetta altri reati

  • 68

    Ai sensi dell'art. 47 L. 354/1975 quando può essere concesso l'affidamento in prova ai servizi sociali?

    Se la pena detentiva inflitta non supera i tre anni e dopo un periodo di osservazione della personalità del condannato

  • 69

    Cosa si intende per giustizia riparativa?

    Quella giustizia che non intende punire il reo ma rimuovere le conseguenze del reato attraverso un'opera di riparazione da parte dell'autore del reato

  • 70

    Cosa introduce il comma 3 bis art. 47 L. 354/75?

    Affidamento allargato a 4 anni di pena detentiva

  • 71

    Per risolvere in parte l'attuale problema del sovraffollamento carcerario come interviene il legislatore in materia di misura alternative alla detenzione?

    Interpolando l'art. 47 L. 354/75, inserendo il comma 3 bis che amplia i limiti di pena per l'accesso ai servizi sociali

  • 72

    Cosa succede se l'istanza di affidamento in prova ai servizi sociali viene proposta quando la pena è in corso di esecuzione?

    Il magistrato di sorveglianza competente in relazione al luogo dell'esecuzione, può sospendere l'esecuzione della pena e ordinare la liberazione del condannato

  • 73

    Cosa succede se la richiesta di affidamento in prova non viene accolta?

    Non può essere accordata altra sospensione, quale che sia l'istanza successivamente proposta

  • 74

    Qual è la condizione per accedere ai servizi sociali per il reo che abbia una pena non superiore ai 4 anni ai sensi del comma 3 bis dell'art. 47 l. 354/75?

    Si anticipa di un anno il periodo di osservazione

  • 75

    Ai sensi dell'art. 4 L. 354/1975 chi decide sulla concessione dei benefici i nel caso di delitti commessi per finalità di terrorismo?

    Il magistrato o il tribunale di sorveglianza dopo aver acquisite dettagliate informazioni per il tramite del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica

  • 76

    Quali sono i benefici preclusi dall'art. 4 bis della legge 354/1975 ?

    L'assegnazione al lavoro all'esterno, i permessi premio e le misure alternative alla detenzione

  • 77

    Quale riforma introduce l'art. 4 bis della legge 354/1975 rispetto all'abrogato art. 90 L. 354/75?

    Prevede una preclusione ai benefici penitenziari e ricalca il sistema del "doppio binario" rispetto ai reati di "maggiore allarme sociale"

  • 78

    Qual è il dato caratterizzante dell'abrogato art. 90 della L. 354/75

    Il regime di massima sicurezza

  • 79

    Quale "fenomeno" criminale ha influenzato la legge penitenziaria del 1975?

    Il terrorismo

  • 80

    Come l'art. 60 L. 354/75 distingue[va] gli istituti di custodia preventiva

    In case mandamentali e case circondariali

  • 81

    Le persone arrestate o fermate dalle autorità di pubblica sicurezza o dalla polizia giudiziaria, dove sono custoditi?

    Di regola nelle case circondariali

  • 82

    Ai sensi dell'art. 61 legge 354/75 come si distinguono gli istituti per l'esecuzione della pena?

    In case di arresto e case di reclusione

  • 83

    Come si differenzia la custodia tra i detenuti a basso grado di pericolosità da quello ad alto grado di pericolosità?

    I detenuti con basso grado di pericolosità sono ammessi alla custodia "aperta", mentre i detenuti con alto grado di pericolosità sono destinati alla custodia "chiusa"

  • 84

    Come la presunzione di innocenza di cui all'art. 27 Cost. trova fondamento negli istituti penitenziari?

    Distinguendo l'esecuzione della pena dalla custodia cautelare

  • 85

    Ai sensi dell'art. 42 L. 354/75 quali sono i presupposti del trasferimento?

    Può essere disposto per gravi e comprovati motivi di sicurezza, per esigenze di istituto, per motivi di giustizia, di salute, di studio e familiari

  • 86

    Qual è la finalità del principio di territorialità della pena?

    Dare la possibilità ai condannati di essere assegnati in istituti prossimi al luogo di residenza delle famiglie

  • 87

    Il parametro del locus commissi delicti assume un rilievo nel diritto penitenziario?

    Sì in quanto l'arrestato dovrà essere condotto nella casa circondariale corrispondente a quella dell'AG procedente

  • 88

    Il criterio di competenza e permanenza territoriale del detenuto può incidere sul versante giudiziario?

    Sì ai fini degli incontri con il legale, interlocuzione con l'AG e sostegno trattamentale

  • 89

    Qual è il rapporto tra il locus commissi delicti e la sentenza di condanna?

    Il codice penale prescrive la pubblicazione della sentenza di condanna nel comune ove è stato commesso (e poi accertato) il reato