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pedagogia
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  • 問題数 23 • 3/4/2024

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    問題一覧

  • 1

    La nozione di “migliore interesse” o di “interesse superiore” del bambino indica

    la soddisfazione dei suoi bisogni, in quanto ricercare l’interesse consiste nel determinare i bisogni fondamentali del bambino e garantire le risposte adeguate alla loro soddisfazione

  • 2

    La negligenza

    è un fenomeno che concerne la carenza di attenzioni, reattività e protezione adeguate all’età e alle esigenze del bambino

  • 3

    La genitorialità è

    una funzione determinata da almeno tre macro fattori: le caratteristiche del genitore, del bambino e dell’ambiente in cui bambino e genitore vivono

  • 4

    L’intervento di patenting support

    ha la sua prima ragione d’essere in una trasformazione sociale che ha coinvolto le famiglie, che oggi hanno bisogno di nuovi spazi sociali di dialogo e narrazione riflessiva

  • 5

    Le azioni chiave della valutazione partecipativa e trasformativa sono:

    analisi, progettazione, azione, valutazione

  • 6

    Gli interventi nell’area della promozione sono finalizzati a

    migliorare le competenze parentali secondo un approccio pro attivo rivolto a famiglie in situazioni di normalità

  • 7

    La vulnerabilità è

    una caratteristica di alcune comunità sociali, povere dal punto di vista socio-economico

  • 8

    Nella prospettiva della resilienza, le vite capovolte sono:

    vite di persone che hanno subito particolari traumi e ripreso poi lo sviluppo

  • 9

    L’assesment framework, tradotto in italiano come Modello Multidimensionale del Mondo del bambino, e definito comunemente il “triangolo”, descrive 3 macro dimensioni, che sono

    le risposte dei genitori ai bisogni di sviluppo dei bambini, i bisogni di sviluppo del bambino e i fattori del contesto ambientale che ostacolano o promuovono l’esercizio della genitorialità

  • 10

    Rispetto alla molteplicità delle configutazioni familiari oggi esistenti, la ricerca dimostra

    che non ci può essere una forma familiare né garante, né dannosa per definizione nella qualità dello sviluppo dei bambini, perché le variabili da considerare sono numerose

  • 11

    Nel lavoro con le famiglie in situazione di vulnerabilità, la tecnica della micro progettazione permette di formulare piani di intervento concreti, che esplicitano:

    che cosa (il problema/la risorsa su cui si costruisce il piano); quando (in quali tempi); dove e come (le azioni); perché, ossia verso dove, con quali obiettivi e quali risultati ci si prefigge di ottenere; chi (i soggetti che sono responsabili dell’azione)

  • 12

    I bambini piccoli che sono stati esposti alle avversità e/o alla violenza in famiglia

    subiscono un impatto fortemente negativo sullo sviluppo del cervello, ma possono essere aiutati garantendo, in età precoce, relazioni affidabili con caregiver protettivi

  • 13

    Le diverse azioni di Educazione Familiare si possono collocare

    lungo il continuum fra le tre P: Promozione, Prevenzione, Protezione

  • 14

    La plasticità del cervello umano è intesa come

    la capacità del cervello di modificarsi, di cambiare sia la struttura che la chimica in risposta alle influenze ambientali

  • 15

    S.M.A.R.T. È un acronimo che significa:

    Specific, Measurable, Assignable, Realistic, Time related

  • 16

    Un approccio prmettente

    mette in primo piano la voce dei professionisti e delle famiglie

  • 17

    Lo sviluppo della capacità di linguaggio nei bambini è in relazione anche

    al numero di parole che vengono rivolte ai bambini in famiglia

  • 18

    La prospettiva dei bisogni evolutivi

    aiuta a capire che i bisogni di sviluppo sono ciò che accomuna, non ciò che differenzia i bambini fra loro

  • 19

    La concezione ecologica e ontologica considera la vulnerabilità:

    uno stato intrinseco all’esistenza umana e un elemento essenziale nella costruzione dell’identità delle persone e delle comunità

  • 20

    Nel cap 2 del testi Milani P., 2022, Nelle stanze dei bambini alle nove della sera. Constrastare e prevenire le disuguaglianze sociali, Erickson, si parla di Maria, una bambina di 2 anni che vive a Bari. In questa storia il rapporto tra la famiglia di Maria e i servizi:

    è collaborativo: famiglia di origine, famiglia affidataria e servizi sociali titolari dell’intervento costruiscono insieme il progetto di intervento

  • 21

    Secondo l’OMS le determinanti sociali della salute sono:

    le condizioni in cui le persone nascono, crescono, vivono e la più ampia serie di forze/sistemi che impatta sulla vita quotidiana delle persone

  • 22

    Gli studi sulla plasticità sul cervello umano evidenziano che:

    l’architettura del cervello viene modellata durante la gravidanza e per tutto il corso della vita

  • 23

    La resilienza è:

    la capacità degli esseri umani di trasformare, in modi estremamente vari e in ogni età della vita, i traumi subiti in elementi fondanti della costruzione della propria identità