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問題一覧
1
Tipicamente nel disturbo d’ansia generalizzata è presente:
Difficoltà a controllare il rimuginio
2
Nel disturbo d’ansia generalizzata la comorbilità:
È frequente, soprattutto con depressione, altri disturbi d’ansia e disturbi di personalità
3
Tipicamente nel disturbo d’ansia generalizzata sono presenti:
Tensione muscolare, irritabilità, alterazioni del sonno
4
Tra le forme di DOC risultano prevalenti le forme con:
Ossessioni e compulsioni
5
Per la diagnosi di DOC è necessaria la presenza di:
Tutte le precedenti
6
Il DOC entra in diagnosi differenziale con:
Tutte le precedenti
7
Il DOC con scarso insight entra in diagnosi differenziale con:
Disturbo delirante
8
Nella clinica del DOC per “resistenza” si intende:
Lo sforzo di opposizione del paziente alla messa in atto delle compulsioni
9
Per la diagnosi di DOC è necessaria la presenza di:
Pensieri intrusivi associati al tentativo di sopprimere o ignorare tali pensieri
10
Il disturbo di dismorfismo corporeo è caratterizzato da:
Messa in atto di comportamenti ripetitivi di controllo (guardarsi, curare eccessivamente) di parti del corpo
11
Il disturbo di dismorfismo corporeo con scarso insight risulta difficilmente distinguibile da:
Disturbo delirante
12
pazienti con disturbo da accumulo hanno anche un DOC in comorbilità:
In circa il 20% dei casi
13
La tricotillomania rientra tra:
I disturbi DOC correlati
14
La tricotillomania e il disturbo da escoriazione sono accomunati da:
Tutte le precedenti
15
Ciò che caratterizza in maniera specifica il PTSD è:
La riattualizzazione involontaria del trauma
16
I sintomi intrusivi del PTSD possono essere costituiti da:
Ricordi, sogni, flash back
17
Le alterazioni dell’arousal associate al PTSD possono comprendere:
Tutte le precedenti
18
I sintomi dissociativi presenti nel PTSD non comprendono:
Flash back
19
Sintomi affettivi del PTSD sono:
Irritabilità, senso di colpa, incapacità di provare emozioni positive
20
Terapia non farmacologica delezione del PTSD è:
EMDR Eye movement and desensitizaion and reprocessing
21
Il disturbo dissociativo dell’identità può essere sospettato nel caso in cui:
Tutte le precedenti
22
L’amnesia dissociativa è caratterizzata da:
Conservazione efficace dei ricordi
23
Caratteristicamente i soggetti con disturbo da sintomi somatici presentano:
Tutte le precedenti
24
Nella depersonalizzazione fanno parte della componente “feeling of disembodiment“:
Tutte le precedenti
25
Nella depersonalizzazione l’esame di realtà è:
Conservato
26
Nel disturbo da sintomi somatici, i sintomi somatici sono:
Presenti, tuttavia sono spesso di lieve entità
27
Il disturbo d’ansia da malattia è caratterizzato da:
Timore di avere una grave malattia
28
Il disturbo di conversione è caratterizzato da:
Presenza di alterazioni sensoriali in assenza di dati diagnostici oggettivi che ne attestino la presenza
29
La “belle indifference“ consiste:
Nell’assenza di partecipazione emotiva nella descrizione dei propri sintomi fisici
30
Anoressia e bulimia nervosa sono accomunate da:
Eccessiva influenza del peso delle forme corporee sui livelli di autostima
31
Un IMC (BMI) di 15,5 indica un quadro di anoressia:
Grave
32
È caratteristica della personalità premorbosa della paziente con disturbo alimentare:
Tutte le precedenti
33
Ciò che distingue l’anoressia nervosa dalla bulimia nervosa è essenzialmente:
Il peso corporeo
34
La prevalenza dell’anoressia nervosa è:
0,40%
35
La prevalenza di disturbi alimentare in soggetti extracomunitari che vivono in paesi occidentali è:
Analoga a quella dei soggetti nativi
36
Nella fase clinica dell’anoressia detta “luna di miele” la perdita di peso produce:
Effetti euforizzanti e antidepressivi mediati dalle endorfine
37
Secondo Bruch alla base dello sviluppo di un disturbo del comportamento alimentare vi è:
L’inconsistenza dell’individualità della paziente come entità separata dalla madre
38
Sintomi quali preoccupazione per l’alimentazione, diminuzione del desiderio sessuale, intolleranza al freddo sono:
Presenti anche in soggetti sani denutriti
39
Le più frequenti complicanze organiche dell’anoressia nervosa sono:
Cardiologiche
40
Differenza tra anoressia e bulimia nervosa:
Nell’anoressia la restrizione alimentare è egosintonica nella bulimia l’abbuffata è egodistonica
41
Nella bulimia nervosa una frequenza di 6 episodi di condotte di eliminazione la settimana indicano un disturbo:
Moderato
42
Rispetto all’anoressia nervosa l’età di esordio della bulimia è:
Più tardiva
43
Per la diagnosi di bulimia le condotte di eliminazione devono verificarsi almeno:
1 volta a settimana per 3 mesi
44
Rispetto all’anoressia e la bulimia è maggiormente presente:
Un impulsività di tratto
45
Il primo step necessario nella terapia dell’anoressia nervosa è:
La riabilitazione nutrizionale
46
Nel disturbo da alimentazione incontrollata le condotte di eliminazione avvengono:
Non sono presenti
47
Un soggetto che non si sveglia completamente in seguito ad un risveglio improvviso potrebbe avere:
Un disturbo da ipersonnolenza
48
Un paziente con risveglio precoce ma che riesce a riprendere sonno potrebbe avere:
Nessuna delle precedenti
49
Nella disforia di genere l’orientamento sessuale è tipicamente:
Nessuna delle precedenti
50
Nella disforia di genere vi è un’incongruenza tra:
Il genere esperito e il genere assegnato
51
La crudeltà agita verso persone o animali e tipica di quale disturbo:
Disturbo della condotta
52
Il comportamento di sfida nei confronti di persone che rappresentano l’autorità caratterizzano il disturbo:
Disturbo oppositivo provocatorio
53
L’umore collerico e irritabile caratterizza quale disturbo:
Disturbo oppositivo provocatorio
54
Eccessi di aggressività verbale non premeditata seguita da rimorso e colpa sono tipici di quale disturbo:
Disturbo esplosivo intermittente
55
È fattore predisponente nel gioco d’azzardo patologico:
Tutte le precedenti
56
I giocatori d’azzardo “sociali”:
Considerano il gioco come un sollievo dallo stress, sono consapevoli dei rischi del gioco
57
Tipicamente nel delirium i deliri sono:
Non strutturati, mutevoli, confusi
58
Tipicamente nel delirium la sintomatologia tende a peggiorare:
Nel tardo pomeriggio
59
Per “personalità epilettica” si intende un funzionamento di personalità caratterizzato da:
Viscosità, preoccupazioni per grandi temi filosofici e religiosi, sentimentalismo
60
Nella demenza vascolare, rispetto alla demenza di Alzheimer, il decadimento cognitivo:
Ha esordio acuto, progressione a “gradini”, e associato a segni neurologici focali
61
La demenza fronto-temporale in fase iniziale si caratterizza per:
Sintomi comportamentali quali disinibizione e condotte bizzarre
62
Rappresentano forme di demenza degenerativa primaria:
Malattia di Alzheimer, demenza fronto-temporale, malattia di Pick
63
Nel disturbo paranoide di personalità il paziente:
Proietta sugli altri qualità proprie considerate negative e inaccettabili
64
Nel disturbo schizotipico di personalità il paziente:
Presenta fenomeni dispercettivi, ideativi, affettivi psicotici sotto-soglia
65
Nel disturbo schizoide di personalità il paziente:
È insensibile ai giudizi positivi e negativi
66
Nel disturbo ossessivo-compulsivo di personalità il paziente:
Per prendere una decisione cerca di ricorrere a criteri che siano il più possibile oggettivi al fine di non sbagliare
67
Nel disturbo borderline di personalità il paziente:
Ha reazioni disforiche nel caso il partner mostri segni di reale o supposto allontanamento relazionale
68
Nel disturbo borderline di personalità il paziente:
In condizioni di stress relazionale può attuare agiti autolesivi quali Self-cutting e abuso di sostanze
69
Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente:
Nella forma covert evita di esporsi per non essere giudicato negativamente
70
Nel disturbo narcisistico di personalità il paziente:
Può sperimentare uno stato depressivo nel caso il proprio valore non venga riconosciuto
71
Nel disturbo evitante di personalità il paziente:
Tende a rifiutare opportunità lavorative che lo portino a contatto con gli altri
72
Nel disturbo evitante di personalità il paziente:
Non risulta disinteressato alle relazioni sociali
73
Nel disturbo dipendente di personalità il paziente:
Ritiene l’autonomia come fonte potenziale di pericolo e disagio