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processuale penale 6
  • Rosy Palazzotto

  • 問題数 65 • 12/10/2024

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  • 1

    Nella determinazione della pena da eseguire:

    si tiene conto della custodia cautelare patita all’estero, sempre che il periodo di restrizione sia conseguenza della domanda di estradizione

  • 2

    Con il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare:

    il giudice prescrive all’imputato di lasciare immediatamente la casa familiare, ovvero di non farvi rientro, e di non accedervi senza l’autorizzazione del giudice che procede

  • 3

    L’imputato agli arresti domiciliari si considera in stato di custodia cautelare:

    sempre

  • 4

    Quale tra le seguenti non è un criterio di cui il giudice tiene conto nel disporre le misure cautelari:

    adeguata alle esigenze cautelari in astratto

  • 5

    Ai sensi dell’art. 275 c.p.p., non può essere disposta né mantenuta in carcere la custodia cautelare:

    Quando l’imputato è persona affetta da AIDS conclamata o da grave deficienza immunitaria accertate ai sensi dell’art. 286 bis comma 2, ovvero da altra malattiaparticolarmente grave per effetto della quale le sue condizioni di salute risultano incompatibili con lo stato di detenzione e comunque tali da non consentire adeguate cure in caso di detenzione in carcere

  • 6

    64. Cosa non contiene necessariamente l’ordinanza che dispone la misura cautelare

    sempre la fissazione della data di scadenza della misura

  • 7

    Le misure cautelari si estinguono ope iudicis quando:

    quando scaturiscono da una valutazione discrezionale del giudice

  • 8

    La rinnovazione della misura cautelare disposta per esigenze probatorie, ai sensi dell'art. 301 co. 2 c.p.p.:

    esige la verifica, da parte del giudice, dell'attività compiuta e di quella da compiere, per valutare la necessità di queste ultime soprattutto per stabilire se rispetto ad essa esiste effettivamente il pericolo che la persona sottoposta alla misura operi in modo da pregiudicare l'acquisizione o la genuinità della prova

  • 9

    Le misure cautelari perdono la loro efficacia:

    quando, in qualsiasi grado del processo, è pronunciata sentenza di condanna e la pena irrogata è dichiarata estinta ovvero condizionalmente sospesa

  • 10

    L’art. 291 c.p.p. afferma il principio della domanda cautelare, per cui:

    l’adozione di qualsivoglia misura da parte del giudice competente presuppone, in maniera indefettibile, la richiesta formulata dal p.m.. Infatti, l’applicazione di ogni misura cautelare avviene su impulso di quest’ultimo, il quale avanza richiesta scritta al GIP, unitamente agli elementi su cui la stessa si fonda

  • 11

    Soggetti legittimati a proporre riesame sono:

    esclusivamente l'imputato o il suo difensore

  • 12

    L'effetto del giudicato cautelare consiste:

    non si tratta di un effetto di giudicato in senso proprio (dedotto e deducibile), bensì di un effetto preclusivo non definitivo, cioè allo stato degli atti, che è superabile in presenza di elementi nuovi rispetto al situazione di diritto su cui si è basata la precedente decisione

  • 13

    Il ricorso per cassazione ex art. 311 c.p.p.:

    può essere proposto dal P.M. che ha richiesto la misura, dall’imputato, dal difensore di questi avverso le decisioni emesse a norma degli art. 309 e 310 c.p.p. entro 10 giorni dalla comunicazione o dalla notificazione dell’avviso di deposito del provvedimento

  • 14

    Ai sensi dell’art. 309 c.p.p.:

    Entro 10 giorni dall’esecuzione o notificazione del provvedimento, l’imputato può proporre richiesta di riesame, anche nel merito, dell’ordinanza che dispone una misura coercitiva, salvo che si tratti di ordinanza emessa a seguito di appello del P.M.

  • 15

    Il Riesame:

    è previsto avverso le ordinanze applicative delle misure coercitive (non anche interdittive), per motivi anche di merito; è limitato ai provvedimenti che, in accoglimento integrale o parziale delle richieste del p.m., dispongono la misura e ne sono escluse le ordinanze che incidono su misure precedentemente emesse, quali quelle disposte in modifica, sostituzione o ripristino di provvedimenti anteriori

  • 16

    La revoca del sequestro preventivo può essere chiesta:

    al giudice dal pubblico ministero, dall'imputato o da chiunque ne abbia interesse

  • 17

    Requisiti del sequestro preventivo sono il fumus commissi delicti e il periculum in mora:

    il primo richiede che esistano indizi di commissione del fatto di reato per il quale si procede e non di indizi di colpevolezza, il secondo consiste nell'attitudine della cosa ad essere strumentalmente ed oggettivamente collegata all'aggravarsi o al protrarsi di un illecito realizzato o alla perpetrazione di altri fatti criminosi

  • 18

    Il sequestro conservativo:

    tende ad evitare che diminuisca o si disperdano le garanzie patrimoniali (beni mobili o immobili dell'imputato o del responsabile civile), che potranno permettere successivamente al condannato di pagare le somme dovute per il risarcimento dei danni o per le spese di giustizia

  • 19

    Il sequestro preventivo:

    è giustificato dall'esigenza di impedire che una cosa pertinente ad un reato possa essere utilizzata per aggravare le conseguenze dello stesso o per agevolare il compimento di altri reati

  • 20

    Il Giudice:

    può disporre il sequestro preventivo delle cose di cui è ordinata la confisca

  • 21

    Il fermo:

    anche al di fuori dei casi di flagranza, quando sussistono specifici elementi che, anche in relazione all’impossibilità di identificare l’indiziato, fanno ritenere fondato il pericolo di fuga, il P.M. dispone il fermo della persona gravemente indiziata di un delitto per il quale la legge stabilisce la pena dell’ergastolo o della reclusione non inferiore nel minimo a due anni e superiore nel massimo a sei

  • 22

    Nelle ipotesi di ingiustizia sostanziale ex art. 314 c.p.p., la sentenza di assoluzione deve essere pronunciata per:

    perché il fatto non sussiste, l'imputato non lo ha commesso, il fatto non costituisce reato

  • 23

    L’allontanamento dalla casa familiare - Gli ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria:

    hanno facoltà di disporre, previa autorizzazione del pubblico ministero, scritta, oppure resa oralmente e confermata per iscritto, o per via telematica, l'allontanamento urgente dalla casa familiare con il divieto di avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, nei confronti di chi è colto in flagranza dei delitti di cui all'articolo 282-bis, comma 6, ove sussistano fondati motivi per ritenere che le condotte criminose possano essere reiterate ponendo in grave ed attuale pericolo la vita o l'integrità fisica o psichica della persona offesa

  • 24

    La proposizione della domanda di riparazione per ingiusta detenzione:

    può avvenire, oltre che personalmente, anche per mezzo di procuratore speciale nominato nelle forme previste dall'art. 122 cod. proc. pen., ma non per mezzo del difensore con procura

  • 25

    L’arresto facoltativo in flagranza avviene quando:

    chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale a legge stabilisce la pena della reclusione nel massimo a tre anni ovvero di un delitto colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni

  • 26

    L’arresto facoltativo in flagranza avviene quando:

    chiunque è colto in flagranza di un delitto non colposo, consumato o tentato, per il quale a legge stabilisce la pena della reclusione nel massimo a tre anni ovvero di un delitto colposo per il quale la legge stabilisce la pena della reclusione non inferiore nel massimo a cinque anni

  • 27

    Per i privati generalmente la denuncia è facoltativa e cioè è lasciata alla discrezionalità degli stessi, alla convenienza, alla opportunità. In determinati casi il privato ha l’obbligo della denuncia, in particolare quando:

    quando abbia avuto conoscenza di un delitto di sequestro di persona a fini di estorsione (art. 3 D.L. 15 gennaio 1991, n. 8)

  • 28

    Il referto:

    è una particolare forma di denuncia alla quale è tenuto colui che, nell'esercizio di una professione sanitaria, ha prestato la propria assistenza o l’opera in casi che possono presentare i caratteri di un delitto procedibile d'ufficio

  • 29

    Quale tra i seguenti effetti non è prodotto dalla notizia di reato:

    segna definitivamente il capo di imputazione

  • 30

    Le finalità delle indagini preliminari sono previste dall’art. 326 c.p.p. secondo cui:

    il pubblico ministero e polizia giudiziaria svolgono, nell’ambito delle rispettive attribuzioni, le indagini necessarie per le determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale

  • 31

    Il Registro delle notizie di reato:

    il Pubblico Ministero iscrive immediatamente nell’apposito registro custodito presso l’ufficio, ogni notizia di reato che gli perviene o che ha acquisito di propria iniziativa, contenente la rappresentazione di un fatto – determinato e non inverosimile – riconducibile in ipotesi ad una fattispecie incriminatrice

  • 32

    L’attività di conservazione:

    consiste nel curare che le cose o le tracce pertinenti al reato siano conservate e che lo stato dei luoghi non sia mutato prima dell’intervento del P.M.

  • 33

    L’art. 329 c.p.p. prevede che siano coperti dal segreto:

    gli atti di indagine compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria, le richieste del pubblico ministero di autorizzazione al compimento di atti di indagine e gli atti del giudice che provvedono su tali richieste, fino a quando l’imputato non ne possa avere conoscenza e comunque non oltre la chiusura delle indagini preliminari

  • 34

    Ai sensi dell’art. 350 c.p.p.:

    gli ufficiali di polizia giudiziaria assumono sommarie informazioni utili per le investigazioni dalla persona nei cui confronti vengano svolte le indagini che non si trovi in stato di arresto o fermo

  • 35

    Quali tra i seguenti non è un atto della Polizia giudiziaria:

    eseguire accertamenti urgenti solo sui luoghi e non già sulle cose e sulle persone, anche prima dell'intervento del Pubblico Ministero

  • 36

    L’accertamento urgente è:

    l’atto fondamentale dell’attività di investigazione, ossia l’atto con cui la polizia giudiziaria prende conoscenza diretta del luogo del reato per comprendere la dinamica del fatto, raccogliere gli elementi di prova presenti, cercare spunti per la successiva attività di indagine

  • 37

    Il pubblico ministero iscrive immediatamente nell’apposito registro

    ogni notizia di reato che gli perviene o che ha acquisito di propria iniziativa contenente la rappresentazione di un fatto determinato e non inverosimile, riconducibile in una ipotesi ad una fattispecie incriminatrice

  • 38

    Quali tra le seguenti definizioni è errata:

    il registro delle notizie di reato a carico di persone ignote, nel quale vengono iscritte le notizie generiche di reato per le quali il PM non è sempre in grado di individuare la persona alla quale debba essere addebitato il fatto-reato

  • 39

    Le perquisizioni:

    gli ufficiali di polizia giudiziaria procedono a perquisizione personale o locale quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona si trovino occultate cose o tracce pertinenti al reato che possono essere cancellate o disperse ovvero che tali cose o tracce si trovino in un determinato luogo o che ivi si trovi la persona sottoposta alle indagini o l’evaso

  • 40

    Le indagini preliminari sono segrete:

    di conseguenza anche il registro degli indagati è segreto, nel senso che non può venire ispezionato da persone diverse da coloro che vi sono addetti e costoro non possono rivelare il contenuto a terzi estranei al procedimento

  • 41

    Ai sensi dell’art. 50 c.p.p., il P.M. esercita l’azione penale quando:

    non sussistono i presupposti per la richiesta di archiviazione

  • 42

    Per “persona informata sui fatti”:

    s’intende la persona che può riferire circostanze utili ai fini delle indagini; tali soggetti nella prassi giudiziaria vengono chiamati “possibili testimoni”

  • 43

    Nell’interrogatorio dell’indagato, l’invito a presentarsi contiene:

    anche la sommaria enunciazione del fatto quale risulta dalle indagini fino a quel momento compiute e si tratta di una contestazione provvisoria del reato ipotizzato

  • 44

    Gli accertamenti tecnici non ripetibili:

    quando gli accertamenti previsti dall’articolo 359 c.p.p. riguardano persone, cose o luoghi il cui stato è soggetto a modificazione, il pubblico ministero avvisa, senza ritardo, la persona sottoposta alle indagini, la persona offesa dal reato e i difensori del giorno dell’ora e del luogo fissati per il conferimento dell’incarico e della facoltà di nominare consulenti tecnici

  • 45

    Nel caso di esame di persona imputata in un procedimento connesso:

    nella fase dibattimentale sono esaminate a richiesta di parte ovvero, nel caso di testimonianza indiretta, anche d’ufficio

  • 46

    Le regole generali dell’interrogatorio sono precisate dall’art. 64 c.p.p. secondo cui:

    la persona sottoposta alle indagini, anche se in stato di custodia cautelare o se detenuta per altra causa, interviene libera all’interrogatorio salve le cautele necessarie per prevenire il pericolo di fuga o di violenze

  • 47

    Se l’indagato è privo di difensore, il P.M. gliene nomina uno d’ufficio:

    quando deve procedere al compimento di un atto in cui il difensore ha diritto ad assistere

  • 48

    Chi dispone l’avocazione delle indagini?

    Il Procuratore generale presso la Corte d’Appello

  • 49

    È ammissibile l'incidente probatorio per effettuare una ricognizione?

    Si, ma solo quando particolari ragioni di urgenza non consente di rinviare l'atto al dibattimento

  • 50

    La proroga dei termini di durata delle indagini preliminari:

    può essere autorizzata una sola volta e per un tempo non superiore a sei mesi

  • 51

    In materia di chiusura delle indagini preliminari, a norma dell’art. 405 c.p.p.:

    se è necessaria la querela, l’istanza o la richiesta di procedimento, il termine di un anno per la conclusione delle indagini decorre dal momento in cui queste pervengono al P.M.

  • 52

    A norma dell’art. 420 bis, co 2 c.p.p.:

    Il giudice procede in assenza dell’imputato anche quando ritiene altrimenti provato che lo stesso ha effettiva conoscenza della pendenza del processo e che la sua assenza all’udienza è dovuta ad una scelta volontaria e consapevole

  • 53

    Se non è possibile procedere alla redazione della sentenza a conclusione dell’udienza preliminare, quale è il termine per il deposito della motivazione da parte del giudice?

    30 giorni

  • 54

    Tra i requisiti formali della richiesta di rinvio a giudizio non compare:

    Le generalità dell’imputato e della persona offesa anche laddove, di quest’ultima, non sia stato possibile farne l’identificazione

  • 55

    A norma dell’art. 420 quinquies c.p.p. in materia di atti urgenti:

    Finché le ricerche della persona nei cui confronti è stata emessa sentenza di non doversi procedere ai sensi dell’art. 420 quater, sono in corso, il giudice che l’ha pronunciata assume a richiesta di parte, le prove non rinviabili nelle forme di cui all’art. 401

  • 56

    Ai sensi dell’art. 421 c.p.p. in tema di discussione:

    Conclusi gli accertamenti relativi alla costituzione delle parti, se rileva una violazione dell’art. 417 comma 1 lett. b), il giudice, sentite le parti, invita il pubblico ministero a riformulare l’imputazione. Qualora il pubblico ministero non provveda, il giudice, sentite le parti, dichiara anche d’ufficio la nullità della richiesta di rinvio a giudizio e dispone, con ordinanza, la restituzione degli atti al pubblico ministero

  • 57

    A norma dell’art. 420 bis, co 2 c.p.p.:

    Il giudice procede in assenza dell’imputato anche quando ritiene altrimenti provato che lo stesso ha effettiva conoscenza della pendenza del processo e che la sua assenza all’udienza è dovuta ad una scelta volontaria e consapevole

  • 58

    E' possibile emanare prima del dibattimento una sentenza di proscioglimento anticipato?

    sì, in ogni caso

  • 59

    Nelle ipotesi previste dall'art. 472, commi 1 e 2 c.p.p., si deve procedere a porte chiuse ed è altresì vietata la pubblicazione degli atti del dibattimento in tutte le seguenti situazioni tranne:

    soltanto nelle ipotesi in cui causi dei pregiudizi alle parti private

  • 60

    In quali casi la deroga della pubblicità immediata non comporta anche l'impossibilità di attuare la pubblicità mediata e non implica l'esclusione dei mezzi audiovisivi dall'aula di udienza:

    quando essa possa comportare la diffusione di notizie da mantenere segrete e non nell’interesse dello Stato

  • 61

    All’udienza dibattimentale, quando il giudice controlla la regolare costituzione delle parti, cosa accade se viene accertata la nullità di un avviso o di una notificazione?

    Il giudice deve fissare la data della nuova udienza e deve ordinare la rinnovazione della vocatio in iudicium

  • 62

    È possibile proporre la questione preliminare legata alla legittimazione della persona offesa a costituirsi parte civile, nel caso in cui nessuna obiezione al riguardo sia stata mossa durante l’udienza preliminare?

    no

  • 63

    In quale ipotesi le questioni relative alla competenza per territorio o per connessione possono essere ripresentate al giudice del dibattimento?

    sono precluse se non sono proposte subito dopo compiuto per la prima volta l’accertamento della costituzione delle parti

  • 64

    Con quale tipo di provvedimento vengono decise le questioni preliminari?

    solo con ordinanza

  • 65

    È previsto un termine entro il quale le questioni preliminari devono essere decise?

    si, immediatamente dopo la conclusione della discussione delle parti