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  • Noemi Lisi

  • 問題数 304 • 11/9/2024

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    問題一覧

  • 1

    L 2 01 Ai fini del diritto commerciale :

    rileva l'art. 41 Cost.

  • 2

    L 2 02 Il diritto commerciale :

    va studiato tenendo presente, tra gli altri, i principi del diritto pubblico che caratterizzano l ' ordinamento giuridico

  • 3

    L 2 03 Ai fini del diritto commerciale:

    rileva,fra l'altro, anche una serie di disposizioni nel codice civile che concorre a formare lo stato dell'impresa

  • 4

    L 2 04 Lo studio dell'evoluzione storica del diritto commerciale

    consente una migliore comprensione anche degli istituti

  • 5

    L 2 05 Unitarietà dell'ordinamento

    è uno dei principi che regge ogni sistema giuridico dell'era moderna

  • 6

    L 2 06 Il diritto commerciale:

    ha come obbiettivo quello di risolvere problemi della realtà

  • 7

    L 2 07 Le norme

    sono suscettibili di essere comprese solo se contestualizzate storicamente

  • 8

    L 2 08 L'impresa si articola:

    in forma collettiva e in forma individuale

  • 9

    L 2 09 Le norme elaborate con riferimento a contesti specifici:

    possono diventare di generale applicazione

  • 10

    L 2 10 Il compito dell'interprete è:

    quello di adeguare le norme alle esigenze della realtà empirica, che è dinamica

  • 11

    L 3 01 Nelle codificazioni del XIX secolo :

    il diritto commerciale si applica agli atti di commercio

  • 12

    L 3 02 Nel diritto Mercantile, nascono :

    forme associative tipiche per l'esercizio di attività mercantili

  • 13

    L 3 03 Il criterio della priorità temporale:

    era di matrice romanistica

  • 14

    L 3 04 Le logiche che governano il diritto comune erano :

    la solennità delle forme contrattuali

  • 15

    L 3 05 Nel diritto Mercantile :

    allo scadere del termine, l'obbligazione produceva automaticamente interessi

  • 16

    L 3 06 l'Istituto del fallimento :

    cominciò a diffondersi in età mercantile e, grazie all'applicazione di tale istituto, tutti i creditori erano chiamati a partecipare alle perdite del mercante

  • 17

    L 3 07 Nel Codice del 1942 :

    gli atti sono soggetti ad una disciplina costante

  • 18

    L 3 08 Nel diritto Mercantile:

    le regole erano distinti da quelle del diritto comune

  • 19

    L 3 09 Le grandi compagnie coloniali :

    possono essere ritenute le prime forme di società per azioni

  • 20

    L 3 10 La tutela delle posizioni del ceto mercantile :

    veniva garantita dall'applicazione degli usi mercantili

  • 21

    L 3 11 La politica economica degli Stati monarchici :

    era era caratterizzata dall'interventinsmo

  • 22

    L 4 01 Attraverso il negozio giuridico :

    si riconosce una forte rilevanza giuridica al consenso manifestato dalle parti che porta alla conclusione di un accordo tutelato dall'ordinamento

  • 23

    L 4 02 Nell'ordinamento italiano:

    risulta costituzionalmente tutelato l'interesse alla collaborazione dei lavoratori alla gestione dell'impresa

  • 24

    L 4 03 Il principio di libertà di stabilimento :

    opera sia per le persone fisiche che per le persone giuridiche

  • 25

    L 4 04 Ai sensi dell'art. 41 della costituzione italiana:

    l'iniziativa economica privata è libera con il limite dell'utilità sociale

  • 26

    L 4 05 I trattati comunitari :

    hanno introdotto una disciplina antimonopolistica

  • 27

    L 4 06 L'art 45 Cost :

    concerne la promozione delle imprese cooperative a carattere di mutualità e senza fini di speculazione individuale

  • 28

    L 4 07 Il sistema normativo italiano

    è influenzato, in particolar modo, dalla politica legislativa Europa

  • 29

    L 4 08 La nozione di "mercato" sta ad indicare :

    sia il luogo fisico sia il luogo virtuale dove avvengono gli scambi

  • 30

    L 4 09 Un'economia di mercato:

    è caratterizzata dalla libertà di scelta e dalla libertà di azione del privato

  • 31

    L 4 10 Il mercato è un luogo :

    "artificiale"

  • 32

    L 5 01 L'impresa può essere esercitata :

    anche in forma collettiva

  • 33

    L 5 02 I criteri di qualificazione delle imprese :

    concernono anche la natura del soggetto che esercita l'attività

  • 34

    L 5 03 Le norme dello statuto dell'impresa commerciale :

    si applicano in ragione del criterio dimensionale

  • 35

    L 5 04 Dello statuto generale dell'impresa

    fanno parte le norme sui segni distintivi

  • 36

    L 5 05 Lo statuto generale dell'impresa :

    contiene le norme sull'azienda e sul trasferimento dell'azienda

  • 37

    L 5 06 La nozione di impresa :

    è unitaria ma vi sono pia articolazioni del fenomeno

  • 38

    L 5 07 Il codice civile del 1942 :

    definisce quali siano i soggetti che possono essere considerati imprenditori

  • 39

    L 5 08 Per dirsi configurabile un'impresa, i requisiti dell'attività ai sensi dell'art. 2082 c.c :

    devono necessariamente essere tutti presenti, concorrendo congiuntamente alla definizione di tale attività

  • 40

    L 5 09 Il Codice di Commercio del 1882 :

    forniva una definizione di commerciante

  • 41

    L 5 10 Nel Codice di Commercio del 1882 :

    forniva una definizione di commercianti che escludeva gli esercenti attività artigiane e gli agricoltori

  • 42

    L 5 11 Con il Codice Civile del 1942 il carattere dell'imprenditorialità viene riconosciuto:

    anche all'imprese artigiane

  • 43

    L 5 12 La definizione codicistica di piccolo imprenditore:

    ha valenza applicativa rispetto allo statuto dell'impresa commerciale

  • 44

    L 5 13 Lo statuto generale dell'impresa trova applicazione :

    se l'attività non ha requisiti individuati nell'art.2082 c.c.

  • 45

    L 6 01 Lo scopo di lucro:

    è un elemento naturale dell'esercizio dell'attività d'impresa

  • 46

    L 6 02 Risulta qualificabile come "attività d'impresa"

    un’attività di godimento

  • 47

    L 6 03 L 'attività deve essere economica ai fini dell'art 2082 c.c nel senso che:

    è sufficiente che la gestione sia finalizzata alla tendenziale copertura dei costi dell’attività con i ricavi

  • 48

    L 6 04 Nel sistema del Codice Civile, ai fini dell'applicazione degli Statuti normativi dell'impresa, assume rilievo:

    l'esercizio dell'attività con determinati requisiti

  • 49

    L 6 05. Il lavoratore autonomo:

    na figura diversa dall'imprenditore perché è soddisfatto il requisito dell'auto-organizzazione

  • 50

    L 6 06. Qualifica l’imprenditore sotto l’aspetto dell’organizzazione:

    il coordinamento dei fattori produttivi

  • 51

    L 6 07. Perseguono scopo di lucro:

    le imprese pubbliche

  • 52

    L 6 08. L'economicità dell'attività deve intendersi riferita:

    all'attività dell'impresa nel suo complesso

  • 53

    L 6 09. Risulta qualificabile come attività d'impresa:

    un'attività d'investimento

  • 54

    L 6 10. Le nozioni di imprenditore e di lavoratore autonomo:

    sono distinte e tale distinzione si basa sul requisito dell’organizzazione

  • 55

    L 7 01 La circostanza che l’attività possa dirsi illegale od illecita:

    pone un problema di tutela dei terzi che instaurano rapporti con l'impresa

  • 56

    L 7 02   In materia di impresa "per conto proprio":

    si rinvengono plurime soluzioni interpretative in dottrina

  • 57

    L 7 03 In tema di impresa illecita:

    secondo una parte della dottrina, si dovrebbe applicare la disciplina sull'impresa con effetti sfavorevoli

  • 58

    L 7 04.   Secondo una parte della dottrina, sono riconducibili alla fattispecie delle "imprese per conto proprio":

    le imprese caratterizzate dall'autoconsumo

  • 59

    L 7 05.   Secondo una parte della dottrina, il requisito della destinazione al mercato:

    non è necessario perché l’acquisto della qualità di imprenditore dipende da fattori oggettivi

  • 60

    L 7 06.   Secondo una parte della dottrina, il requisito della destinazione al mercato:

    coincide con quello della professionalità

  • 61

    L 7 07.   Secondo una parte della dottrina, all'impresa illecita:

    si dovrebbe applicare la disciplina del fallimento

  • 62

    L 7 08.   Il requisito della liceità dell'attività:

    non è previsto all'art. 2082 c.c.

  • 63

    L 7 09.   L’impresa che non destina la propria attività al mercato:

    secondo parte della dottrina, non può sussistere l’impresa per conto proprio, atteso che la destinazione al mercato dei beni e servizi un requisito essenziale

  • 64

    L 7 10.   Il requisito della destinazione al mercato:

    è nozione che si pone agli antipodi rispetto a quella di "autoconsumo"

  • 65

    L 8 01. Se non è agevole stabilire se una data attività costituisce professione intellettuale e se ricada perciò nell’ambito di applicazione dell’art. 2238 c.c.:

    si basa sul carattere eminentemente intellettuale della prestazione

  • 66

    L 8 02. Per distinguere una professione intellettuale dalle altre attività:

    si applica il criterio del carattere prevalentemente intellettuale della prestazione offerta solo a coloro che sono già iscritti a determinati albi professionali;

  • 67

    L 8 03. Il professionista, in stato di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile:

    può utilizzare gli strumenti che gli sono riservati dalla legge sul sovraindebitamento

  • 68

    L 8 04. Il farmacista:

    è un imprenditore perché vende farmaci al pubblico

  • 69

    L 8 05. Se l’espletamento di un'attività professionale richiede l’impiego di mezzi materiali e dell’opera di qualche ausiliario:

    il professionista non può in ogni caso acquistare la qualità di imprenditore perché la disciplina dell'impresa si applica in ragione del criterio oggettivo

  • 70

    L 8 06. Risulta possibile che, nell'esercizio di una professione intellettuale, ricorrano i requisiti dell'attività d'impresa?

  • 71

    L 8 07. Secondo parte della dottrina, i professionisti non possono acquistare la qualità di imprenditori perché:

    manca in particolare l'organizzazione

  • 72

    L 8 08. Al professionista:

    si applicano le disposizioni sulle prestazioni lavorative nell'impresa

  • 73

    L 8 09. Risulta possibile verificare se l’esclusione dalla disciplina dell’impresa sia effettivamente dovuta al carattere intellettuale dell’attività professionale svolta?

    sì, applicandosi anche il criterio formale

  • 74

    L 8 10. Il professionista:

    non acquista la qualità di imprenditore

  • 75

    L 9 01. L'imprenditore agricolo

    è esonerato dalla tenuta delle scritture contabili

  • 76

    L 9 02. Le imprese agricole e le imprese commerciali:

    sono assoggettate alla disciplina dello statuto generale dell'impresa

  • 77

    L 9 03 L’imprenditore agricolo:

    non può fallire ma può chiedere di essere ammesso ad altre procedure come gli accordi di ristrutturazione del debito

  • 78

    L 9 04. Può essere imprenditore agricolo:

    anche chi svolge attività di allevamento di animali "da cortile"

  • 79

    L 9 05. Non può essere qualificato come imprenditore agricolo:

    colui che si limita alla raccolta del legname prodotto dal bosco senza espletare altre attività dirette alla produzione dello stesso

  • 80

    L 9 06. Le attività agricole per connessione:

    sono attività oggettivamente qualificabili come commerciali

  • 81

    L 9 07. La nozione di imprenditore agricola ha valore negativo perché:

    determina la disapplicazione della disciplina dell’imprenditore commerciale

  • 82

    L 9 08. Nell'art. 2135 c.c:

    si fa riferimento alla necessaria prevalenza dell'attività agricola rispetto ad altre attività

  • 83

    L 9 09. L'imprenditore agricolo è:

    chi esercita l'attività di coltivazione del fondo

  • 84

    L 9 10. Con riferimento all'attività agricola, si parla di coerenza, sotto il profilo soggettivo, per significare che:

    chi esercita l'attività è già qualificabile come imprenditore agricolo

  • 85

    L 9 11. Per connessione soggettiva si intende:

    necessità dell’identità soggettiva tra chi esercita l’attività agricola essenziale e chi esercita l’attività ad essa connessa;

  • 86

    L 9 12. L’imprenditore agricolo:

    non è soggetto ad alcuna disposizione contenuta nella legge fallimentare

  • 87

    L 9 13. Ai fini della qualificazione di un'attività come agricola:

    rileva che la produzione sia fondata sullo svolgimento di un ciclo biologico naturale

  • 88

    l 10 01. Se si interpreta il termine "industriale" come produzione in serie:

    c'è spazio per l'impresa civile

  • 89

    l 10 02. Sono soggetti all’obbligo dell’iscrizione nel registro delle imprese:

    gli imprenditori che esercitano un’attività industriale diretta alla produzione di servizi

  • 90

    l 10 03. Alle imprese commerciali:

    si applicano anche le norme dello statuto generale dell'impresa

  • 91

    l 10 04. L’attività dell’agente di pubblicità:

    può rientrare nella categoria delle imprese produttrici di servizi

  • 92

    l 10 05. L'attività di deposito:

    è un'attività ausiliaria all'attività commerciale

  • 93

    l 10 06. L'interpretazione del termine "industriale" nell'art. 2195 n. 1 c.c.

    è funzionale a delimitare l'area delle imprese commerciali

  • 94

    l 10 07. Le attività di cui all'art. 2195 nn. 3 e 4 c.c.:

    non sono una specificazione delle attività previste dal n. 1 dell’art. 2195 c.c.

  • 95

    l 10 08. L’attività del mediatore:

    è un'attività ausiliaria all'attività commerciale

  • 96

    l 10 09. Se si interpreta il termine "industriale" come trasformazione della materia prima in prodotto finito:

    c'è spazio per l'impresa civile

  • 97

    l 10 10. Il termine "industriale" è interpretato secondo la dottrina prevalente:

    nel senso che sono imprese commerciali quelle non agricole

  • 98

    L 11 01. A supporto della tesi sulla non configurabilità dell'impresa civile si adduce che:

    manca ogni riscontro normativo al riguardo

  • 99

    L 11 02. Il quesito sulla configurabilità dell'impresa civile ruota attorno:

    anche alla portata interpretativa della locuzione "attività intermediaria nella circolazione dei beni"

  • 100

    L 11 03. A supporto della tesi sulla non configurabilità dell'impresa civile si adduce che:

    nel codice civile, l’aggettivo “agricolo” viene sempre accompagnato e contrapposto all’aggettivo “industriale”