問題一覧
1
45.03 Nel codice del 1930 le circostanze aggravanti venivano applicate:
oggettivamente, per il sol fatto di esistere
2
56.01 Nel concorso di persone, l'elemento soggettivo è:
ll dolo.
3
56.02 Si ha concorso di persone quando:
quando due o più soggetti partecipano alla commissione di un reato.
4
56.03 Con riferimento alle fattispecie plurisoggettive necessarie, la partecipazione a titolo concorsuale:
è ipotizzabile a titolo di concorso esterno.
5
57.01 Le fattispecie plurisoggettive necessarie:
sono quelle per la cui configurazione il legislatore richiede la partecipazione di un almeno tre persone nella realizzazione del fatto.
6
58.01 Si ha cooperazione colposa quando:
più persone con più condotte negligenti, imprudenti o imperite contribuiscono alla realizzazione di un reato
7
58.02 Il tentativo nel concorso di persone:
è configurabile.
8
59.01 L'indulto è:
una casua di estinzione della pena
9
59.02 La grazia viene concessa dal:
Presidente della Repubblica.
10
59.03 In caso di determinazione al reato di una persona non imputabile, del reato risponde:
che l'ha determinata ma la pena è aumentata
11
59.04 In tema di concorso di persone, il legislatore:
prevede anche delle specifiche circostanze aggravanti
12
59.05 Nel concorso di persone nel reato, le circostanze aggravanti speciali di cui all'articolo 118 c.p. sono configurabili:
con riferimento a tutti i concorrenti
13
59.06 Nel concorso di persone nel reato, le circostanze:
sono configurabili.
14
60.01 Ai sensi dell'articolo 116 comma 2 c.p., la pena per il concorrente che non volle il reato diverso realizzato da taluno degli altri concorrenti:
è diminuita.
15
60.02 Ai sensi dell'articolo 116 c.p., prima dell'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato:
sempre a titolo di responsabilità oggettiva
16
60.03 Ai sensi dell'articolo 116 c.p., successivamente al'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato
solo se il reato diverso rappresenta uno sviluppo logico e provedibile del primo reato.
17
61.01 In tema di concorso di persone nel reato, le circostanze che escludono la pena per taluno dei concorrenti:
si applicano esclusivamente a questi ultimi.
18
61.02 L'articolo 117 comma 2 c.p. prevede una circostanza attenutante:
facoltativa.
19
61.03 L'articolo 117 c.p., prevede:
il mutamento della qualifica del fatto per taluno dei concorrenti
20
62.01 Le pene previste per i delitti sono:
l'ergastolo, la reclusione e la multa.
21
62.02 Le conseguenze giuridiche del reato sono:
le pene e le misure di sicurezza.
22
62.03 La pena della multa va:
dai 5 ai 5164 euro.
23
62.04 La durata legale della pena dell'arresto è:
da 5 giorni a 3 anni.
24
62.05 La durata legale della pena della reclusione è:
da 15 giorni a 24 anni.
25
63.01 La pena dell'ammenda va:
dai 2 ai 1032 euro.
26
64.01 Le misure di sicurezza si applicano ai soggetti pericolosi che:
hanno commesso un reato o un quasi reati ex artt. 49 e 115 c.p
27
64.02 Le misure di sicurezza si fondano:
sulla pericolosità del reo.
28
64.03 I presupposti per l'applicazione delle misure di sicurezza sono:
che sia stato commesso un reato e il soggetto agente sia socialmente pericoloso.
29
65.01 La persona offesa:
è il soggetto passivo, cioè il titolare del bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice.
30
65.02 il soggetto passivo del reato:
può essere più di uno.
31
65.03 Il danneggiato dal reato:
è la persona che ha subito il danno ma non sempre coincide con il soggetto passivo
32
65.04 I reati casco, come il possesso ingiustificato di grimaldelli:
non hanno un soggetto passivo, ma sono funzionale a prevenire la commissione di reati.
33
66.01 Ai sensi dell'articolo 74 c.p.p. l'azione civile:
può essere esercitata nel processo penale
34
66.02 Le obbligazioni civili nascenti da reato sono:
solidali e indivisibili.
35
66.03 La pubblicazione della sentenza ha una funzione:
mista e cioè sia sanzionatoria che riparatoria
36
68.01 L'obblazione è:
una causa di estinzione delle contravvenzioni.
37
68.02 La prescrizione è:
una causa di estinzione del reato
38
68.03 Ai sensi dell'articolo 198 c.p., l'estinzione del reato o della pena:
non comporta l'estinzione delle azioni civili.
39
69.01 La sospensione condizionale della pena si applica:
a condanne non superiori ad anni 2 di reclusione.
40
70.01 Nel nostro ordinamento:
è prevista una responsabilità da reato degli enti.
41
70.02 Ai fini dell'affermazione della responsabilità da reato degli enti, si accede alle teoria della colpevolezza in senso:
normativo.
42
70.03 Il d.lgs 231 del 2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina:
della responsabilità amministrativa da reato degli enti.
43
71.01 I criteri di imputazione del reato all'ente sono:
L'interesse e il vantaggio.
44
71.02 Ai sensi del d.lgs 231 del 2001, i partiti politici e i sindacati:
non sono responsabili per i reati commessi nel loro interesse o vantaggio.
45
72.01 L'organismo di vigilanza è:
un organo deputato al controllo della corretta adozione del modello organizzativo da parte dell'ente
46
72.02 I modelli organizzativi sono:
dei criteri comportamentali che gli enti devono seguire per evitare la realizzazione di reati al loro interno.
47
73.01 Le norme incriminatrici poste fuori dalla parte speciale del codice penale:
sono comunque norme speciali del diritto penale.
48
73.02 La parte speciale del diritto penale:
nasce prima della parte generale
49
73.03 Tra le norme di parte speciale e quelle di parte generale:
vi è un rapporto di reciproca integrazione
50
75.01 I delitti contro l'amministrazione della giustizia, sono funzionali:
alla tutela di qualsiasi attività che ha come scopo ultimo la giustizia.
51
75.02 Con i delitti contro l'amministrazione della giustizia, il legislatore intende tutelare:
il buon andamento dell'amministrazione della giustizia
52
75.03 I delitti contro l'amministrazione della giustizia si articolano in:
3 capi
53
76.01 Se l'autorità giudiziaria già dispone della notizia criminis, il fatto che la stessa non è stata trasmessa da parte del pubblico ufficiale:
non determina alcuna responsabilità in capo a quest'ultimo.
54
76.02 Il delitto di omessa denuncia del pubblico ufficiale:
si consuma anche se l'omessa denuncia riguarda un fatto realizzato in presenza di una causa di giustificazione.
55
76.03 Il delitto di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale:
non si realizza con riferimento ai fatti perseguibili a querela di parte.
56
76.04 Il delitto di cui all'articolo 361 c.p., è:
di natura omissiva.
57
76.05 La diversità tra l'articolo 361 c.p. e l'articolo 362 c.p. risiede:
nel diverso soggetto attivo del reato.
58
76.06 Il sanitario non ha l'obbligo di trasmettere il referto all'autorità giudiziaria:
se ciò esporrebbe a procedimento penale la persona assistita.
59
76.07 Ai sensi dell'articolo 366 comma 1 c.p. Il delitto di rifiuto di uffici legalmente dovuti, può essere commesso:
dal perito, dal consulente tecnico o dal custode nominati in un procedimento penale.
60
76.08 Il comma 2 dell'articolo 366 c.p. punisce la condotta:
del perito, del custode giudiziario e del consulente tecnico che rifiuta di assumere o adempiere alle relative funzioni.
61
77.01 Il dolo del delitto di calunnia è:
diretto.
62
77.02 Il delitto di calunnia:
punisce chi incolpa di un reato una persona che sa innocente
63
77.03 In caso di dubbio circa la commissione di un delitto da parte di un soggetto, Tizio che le denuncia comunque:
non sarà punibile.
64
77.04 il delitto di simulazione di reato consiste:
nel denunciare, querelare o esporre all'Autorità Giudiziaria fatti di reato mai avvenuti, ovvero dissimulando le tracce.
65
77.05 La simulazione di reato reale consiste:
nel dissimulare le tracce di una reato mai avvenuto
66
78.01 Il delitto di falso giuramento, si consuma:
nel processo civile.
67
78.03 Il delitto di false informazioni al pubblico ministero si consuma:
solo in caso di false informazioni fornite a quest'ultimo ovvero anche alla polizia giudiziaria che agisce su delega dello stesso.
68
79.01 Il delitto di false informazione al difensore si realizza:
sia con dichiarazioni scritte che orali
69
79.02 L'articolo 371.ter c.p.:
delinea un reato proprio.
70
79.03 Nei delitti di false informazioni al difensore o al pubblico ministero rilevano penalmente:
solo le dichiarazioni false che possono incidere in modo determinante sull'esito del processo.
71
80.01 Il delitto di falsa testimonianza:
si consuma quando si afferma il falso, si nega il vero o si tace in tutto o in parte su ciò che si sa dinanzi all'Autorità giudiziaria dalla quale si è chiamati a deporre.
72
80.02 il delitto di falsa testimonianza si configura:
in relazione alle false affermazioni rese dinanzi a qualsiasi Autorità giudiziaria in cui si è chiamati come testimoni.
73
80.03 Il delitto di falsa testimonianza:
è un reato proprio.
74
81.01 La frode processuale punisce la condotta:
di chiunque, nel corso di un procedimento civile o amministrativo, al fine di trarre in inganno il giudice in un atto di ispezione o di esperimento giudiziale, ovvero il perito nell’esecuzione di una perizia, immuta artificiosamente lo stato dei luoghi o delle cose o delle persone, qualora il fatto non sia previsto come reato da una particolare disposizione di legge
75
81.02 L'articolo 373 comma 1 c.p. punisce:
il perito o l'interprete che danno pareri o interpretazioni mendaci o non conformi al vero quando vengono chiamati dall'Autorità Giudiziaria
76
82.01 L'articolo 374-bis c.p. punisce:
le false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria o alla Corte penale internazionale .
77
83.01 La ritrattazione è prevista:
dall'articolo 376 c.p.
78
83.02 Ai sensi dell'articolo 376 comma 1 c.p., la ritrattazione delle falsità affermate nel processo penale può essere fatta:
non oltre la chiusura del dibattimento
79
83.03 Affinché operi la causa di non punibilità di cui all'articolo 376 c.p., occorre:
che chi ha dichiarato il falso ritratti quanto dichiarato e manifesti il vero.
80
83.04 L’articolo 376 comma 1 c.p. prevede l’applicabilità della ritrattazione ai reati:
di false informazioni al P.M. (art. 371-bis), false dichiarazioni al difensore (371-ter), falsa testimonianza (372), falsa perizia o interpretazione (373) e favoreggiamento personale (378).
81
83.05 La ritrattazione delle falsità affermate nel giudicio civile è valida:
finché sulla domanda giudiziale non sia pronunciata sentenza definitiva, anche se non irrevocabile.
82
84.01 Il destinatario della condotta di induzione di cui all'articolo 377-bis c.p.:
deve avere la facoltà di non rispondere.
83
84.02 Il delitto di intralcio alla giustizia:
si configura anche se l’offerta o la promessa per compiere il reato presupposto non sia accettata, ma la pena è diminuita dalla metà ai due terzi.
84
84.03 Ai fini della configurazione del reato di cui all'articolo 377 c.p., la condotta tipica:
deve essere volta ad indurre a commettere i reati previsti dagli articoli 371-bis, 371-ter, 372, 373 c.p.
85
84.04 L'articolo 377-bis c.p.:
mirano a tutelare le dichiarazioni proveniente esclusivamente da persone che hanno la facoltà di non rispondere nell’ambito di un processo penale.
86
85.01 Il delitto di favoreggiamento personale punisce:
chiunque aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorità
87
85.02 Ai fini della configurazione del delitto di cui all'articolo 378 c.p.
non occorre che le investigazioni da parte dell’autorità giudiziaria siano state effettivamente fuorviate.
88
85.03 L'autofavoreggiamento personale:
non è punibile
89
85.04 In caso di concorso nel reato presupposto, il delitto di favoreggiamento personale:
non si configura.
90
85.05 Nel delitto di favoreggiamento personale, le cause di estinzione del reato presupposto:
non fanno venir meno la responsabilità per il delitto se intervenute dopo la condotta favoreggiatrice.
91
86.01 Il delitto di cui all'articolo 379 c.p. si configura:
solo in mancanza di un concorso (materiale o morale) del soggetto attivo nel reato presupposto
92
86.02 Ai fini della configurazione del delitto di favoreggiamento reale, occorre:
che non siano configurabili i reati di ricettazione e riciclaggio
93
86.03 Il delitto di favoreggiamento reale consiste:
nell'aiutare taluno ad assicurare il prodotto o il profitto o il prezzo di un reato.
94
87.01 Ai fini della configurazione del delitto di patrocinio infedele di cui all'articolo 380 c.p. occorre:
il patrocinatore o il consulente tecnico che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinanzi all’Autorità Giudiziaria.
95
87.02 La violazione del segreto istruttorio di cui all'articolo 379-bis c.p.:
ha ad oggetto notizie attinenti agli atti di indagine compiuti dal P.M. o dalla polizia giudiziaria e di cui l’indagato non può avere conoscenza fino al momento della chiusura delle indagini.
96
88.01 Il comma 2 dell'articolo 381 c.p. punisce:
il fatto del difensore o del consulente che dopo aver assistito una parte assume, senza il consenso di questa, la difesa della parte avversa.
97
88.02 Il soggetto attivo del delitto di cui all'articolo 382 c.p. è:
il patrocinatore.
98
88.03 Il delitto di cui all'articolo 382 c.p. punisce:
il patrocinatore che, millantando credito presso il giudice o il pubblico ministero che deve concludere, ovvero presso il testimone, il perito o l’interprete, riceve fa dare o promettere dal suo cliente, a sé o ad un terzo, denaro o altra utilità col pretesto di doversi procurare il favore di costoro ovvero di doverli remunerare.
99
88.04 L'articolo 381 coma 1 c.p. punisce:
la condotta del patrocinante o del consulente che, anche per interposta persona, presta contemporaneamente patrocinio o consulenza a favore di parti contrarie
100
89.01 L'articolo 384 comma 2 c.p.:
configura una causa di esclusione della tipicità dei fatti di cui agli artt. 371-bis, 371-ter, 372, 373 e 378 c.p.