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PENALE PARTE 3A
  • Ciro Amato

  • 問題数 100 • 6/3/2024

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    問題一覧

  • 1

    45.03 Nel codice del 1930 le circostanze aggravanti venivano applicate:

    oggettivamente, per il sol fatto di esistere

  • 2

    56.01 Nel concorso di persone, l'elemento soggettivo è:

    ll dolo.

  • 3

    56.02 Si ha concorso di persone quando:

    quando due o più soggetti partecipano alla commissione di un reato.

  • 4

    56.03 Con riferimento alle fattispecie plurisoggettive necessarie, la partecipazione a titolo concorsuale:

    è ipotizzabile a titolo di concorso esterno.

  • 5

    57.01 Le fattispecie plurisoggettive necessarie:

    sono quelle per la cui configurazione il legislatore richiede la partecipazione di un almeno tre persone nella realizzazione del fatto.

  • 6

    58.01 Si ha cooperazione colposa quando:

    più persone con più condotte negligenti, imprudenti o imperite contribuiscono alla realizzazione di un reato

  • 7

    58.02 Il tentativo nel concorso di persone:

    è configurabile.

  • 8

    59.01 L'indulto è:

    una casua di estinzione della pena

  • 9

    59.02 La grazia viene concessa dal:

    Presidente della Repubblica.

  • 10

    59.03 In caso di determinazione al reato di una persona non imputabile, del reato risponde:

    che l'ha determinata ma la pena è aumentata

  • 11

    59.04 In tema di concorso di persone, il legislatore:

    prevede anche delle specifiche circostanze aggravanti

  • 12

    59.05 Nel concorso di persone nel reato, le circostanze aggravanti speciali di cui all'articolo 118 c.p. sono configurabili:

    con riferimento a tutti i concorrenti

  • 13

    59.06 Nel concorso di persone nel reato, le circostanze:

    sono configurabili.

  • 14

    60.01 Ai sensi dell'articolo 116 comma 2 c.p., la pena per il concorrente che non volle il reato diverso realizzato da taluno degli altri concorrenti:

    è diminuita.

  • 15

    60.02 Ai sensi dell'articolo 116 c.p., prima dell'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato:

    sempre a titolo di responsabilità oggettiva

  • 16

    60.03 Ai sensi dell'articolo 116 c.p., successivamente al'intervento della Corte Costituzionale, il concorrente risponde del reato non voluto realizzato

    solo se il reato diverso rappresenta uno sviluppo logico e provedibile del primo reato.

  • 17

    61.01 In tema di concorso di persone nel reato, le circostanze che escludono la pena per taluno dei concorrenti:

    si applicano esclusivamente a questi ultimi.

  • 18

    61.02 L'articolo 117 comma 2 c.p. prevede una circostanza attenutante:

    facoltativa.

  • 19

    61.03 L'articolo 117 c.p., prevede:

    il mutamento della qualifica del fatto per taluno dei concorrenti

  • 20

    62.01 Le pene previste per i delitti sono:

    l'ergastolo, la reclusione e la multa.

  • 21

    62.02 Le conseguenze giuridiche del reato sono:

    le pene e le misure di sicurezza.

  • 22

    62.03 La pena della multa va:

    dai 5 ai 5164 euro.

  • 23

    62.04 La durata legale della pena dell'arresto è:

    da 5 giorni a 3 anni.

  • 24

    62.05 La durata legale della pena della reclusione è:

    da 15 giorni a 24 anni.

  • 25

    63.01 La pena dell'ammenda va:

    dai 2 ai 1032 euro.

  • 26

    64.01 Le misure di sicurezza si applicano ai soggetti pericolosi che:

    hanno commesso un reato o un quasi reati ex artt. 49 e 115 c.p

  • 27

    64.02 Le misure di sicurezza si fondano:

    sulla pericolosità del reo.

  • 28

    64.03 I presupposti per l'applicazione delle misure di sicurezza sono:

    che sia stato commesso un reato e il soggetto agente sia socialmente pericoloso.

  • 29

    65.01 La persona offesa:

    è il soggetto passivo, cioè il titolare del bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice.

  • 30

    65.02 il soggetto passivo del reato:

    può essere più di uno.

  • 31

    65.03 Il danneggiato dal reato:

    è la persona che ha subito il danno ma non sempre coincide con il soggetto passivo

  • 32

    65.04 I reati casco, come il possesso ingiustificato di grimaldelli:

    non hanno un soggetto passivo, ma sono funzionale a prevenire la commissione di reati.

  • 33

    66.01 Ai sensi dell'articolo 74 c.p.p. l'azione civile:

    può essere esercitata nel processo penale

  • 34

    66.02 Le obbligazioni civili nascenti da reato sono:

    solidali e indivisibili.

  • 35

    66.03 La pubblicazione della sentenza ha una funzione:

    mista e cioè sia sanzionatoria che riparatoria

  • 36

    68.01 L'obblazione è:

    una causa di estinzione delle contravvenzioni.

  • 37

    68.02 La prescrizione è:

    una causa di estinzione del reato

  • 38

    68.03 Ai sensi dell'articolo 198 c.p., l'estinzione del reato o della pena:

    non comporta l'estinzione delle azioni civili.

  • 39

    69.01 La sospensione condizionale della pena si applica:

    a condanne non superiori ad anni 2 di reclusione.

  • 40

    70.01 Nel nostro ordinamento:

    è prevista una responsabilità da reato degli enti.

  • 41

    70.02 Ai fini dell'affermazione della responsabilità da reato degli enti, si accede alle teoria della colpevolezza in senso:

    normativo.

  • 42

    70.03 Il d.lgs 231 del 2001 ha introdotto nel nostro ordinamento la disciplina:

    della responsabilità amministrativa da reato degli enti.

  • 43

    71.01 I criteri di imputazione del reato all'ente sono:

    L'interesse e il vantaggio.

  • 44

    71.02 Ai sensi del d.lgs 231 del 2001, i partiti politici e i sindacati:

    non sono responsabili per i reati commessi nel loro interesse o vantaggio.

  • 45

    72.01 L'organismo di vigilanza è:

    un organo deputato al controllo della corretta adozione del modello organizzativo da parte dell'ente

  • 46

    72.02 I modelli organizzativi sono:

    dei criteri comportamentali che gli enti devono seguire per evitare la realizzazione di reati al loro interno.

  • 47

    73.01 Le norme incriminatrici poste fuori dalla parte speciale del codice penale:

    sono comunque norme speciali del diritto penale.

  • 48

    73.02 La parte speciale del diritto penale:

    nasce prima della parte generale

  • 49

    73.03 Tra le norme di parte speciale e quelle di parte generale:

    vi è un rapporto di reciproca integrazione

  • 50

    75.01 I delitti contro l'amministrazione della giustizia, sono funzionali:

    alla tutela di qualsiasi attività che ha come scopo ultimo la giustizia.

  • 51

    75.02 Con i delitti contro l'amministrazione della giustizia, il legislatore intende tutelare:

    il buon andamento dell'amministrazione della giustizia

  • 52

    75.03 I delitti contro l'amministrazione della giustizia si articolano in:

    3 capi

  • 53

    76.01 Se l'autorità giudiziaria già dispone della notizia criminis, il fatto che la stessa non è stata trasmessa da parte del pubblico ufficiale:

    non determina alcuna responsabilità in capo a quest'ultimo.

  • 54

    76.02 Il delitto di omessa denuncia del pubblico ufficiale:

    si consuma anche se l'omessa denuncia riguarda un fatto realizzato in presenza di una causa di giustificazione.

  • 55

    76.03 Il delitto di omessa denuncia da parte del pubblico ufficiale:

    non si realizza con riferimento ai fatti perseguibili a querela di parte.

  • 56

    76.04 Il delitto di cui all'articolo 361 c.p., è:

    di natura omissiva.

  • 57

    76.05 La diversità tra l'articolo 361 c.p. e l'articolo 362 c.p. risiede:

    nel diverso soggetto attivo del reato.

  • 58

    76.06 Il sanitario non ha l'obbligo di trasmettere il referto all'autorità giudiziaria:

    se ciò esporrebbe a procedimento penale la persona assistita.

  • 59

    76.07 Ai sensi dell'articolo 366 comma 1 c.p. Il delitto di rifiuto di uffici legalmente dovuti, può essere commesso:

    dal perito, dal consulente tecnico o dal custode nominati in un procedimento penale.

  • 60

    76.08 Il comma 2 dell'articolo 366 c.p. punisce la condotta:

    del perito, del custode giudiziario e del consulente tecnico che rifiuta di assumere o adempiere alle relative funzioni.

  • 61

    77.01 Il dolo del delitto di calunnia è:

    diretto.

  • 62

    77.02 Il delitto di calunnia:

    punisce chi incolpa di un reato una persona che sa innocente

  • 63

    77.03 In caso di dubbio circa la commissione di un delitto da parte di un soggetto, Tizio che le denuncia comunque:

    non sarà punibile.

  • 64

    77.04 il delitto di simulazione di reato consiste:

    nel denunciare, querelare o esporre all'Autorità Giudiziaria fatti di reato mai avvenuti, ovvero dissimulando le tracce.

  • 65

    77.05 La simulazione di reato reale consiste:

    nel dissimulare le tracce di una reato mai avvenuto

  • 66

    78.01 Il delitto di falso giuramento, si consuma:

    nel processo civile.

  • 67

    78.03 Il delitto di false informazioni al pubblico ministero si consuma:

    solo in caso di false informazioni fornite a quest'ultimo ovvero anche alla polizia giudiziaria che agisce su delega dello stesso.

  • 68

    79.01 Il delitto di false informazione al difensore si realizza:

    sia con dichiarazioni scritte che orali

  • 69

    79.02 L'articolo 371.ter c.p.:

    delinea un reato proprio.

  • 70

    79.03 Nei delitti di false informazioni al difensore o al pubblico ministero rilevano penalmente:

    solo le dichiarazioni false che possono incidere in modo determinante sull'esito del processo.

  • 71

    80.01 Il delitto di falsa testimonianza:

    si consuma quando si afferma il falso, si nega il vero o si tace in tutto o in parte su ciò che si sa dinanzi all'Autorità giudiziaria dalla quale si è chiamati a deporre.

  • 72

    80.02 il delitto di falsa testimonianza si configura:

    in relazione alle false affermazioni rese dinanzi a qualsiasi Autorità giudiziaria in cui si è chiamati come testimoni.

  • 73

    80.03 Il delitto di falsa testimonianza:

    è un reato proprio.

  • 74

    81.01 La frode processuale punisce la condotta:

    di chiunque, nel corso di un procedimento civile o amministrativo, al fine di trarre in inganno il giudice in un atto di ispezione o di esperimento giudiziale, ovvero il perito nell’esecuzione di una perizia, immuta artificiosamente lo stato dei luoghi o delle cose o delle persone, qualora il fatto non sia previsto come reato da una particolare disposizione di legge

  • 75

    81.02 L'articolo 373 comma 1 c.p. punisce:

    il perito o l'interprete che danno pareri o interpretazioni mendaci o non conformi al vero quando vengono chiamati dall'Autorità Giudiziaria

  • 76

    82.01 L'articolo 374-bis c.p. punisce:

    le false dichiarazioni o attestazioni in atti destinati all’autorità giudiziaria o alla Corte penale internazionale .

  • 77

    83.01 La ritrattazione è prevista:

    dall'articolo 376 c.p.

  • 78

    83.02 Ai sensi dell'articolo 376 comma 1 c.p., la ritrattazione delle falsità affermate nel processo penale può essere fatta:

    non oltre la chiusura del dibattimento

  • 79

    83.03 Affinché operi la causa di non punibilità di cui all'articolo 376 c.p., occorre:

    che chi ha dichiarato il falso ritratti quanto dichiarato e manifesti il vero.

  • 80

    83.04 L’articolo 376 comma 1 c.p. prevede l’applicabilità della ritrattazione ai reati:

    di false informazioni al P.M. (art. 371-bis), false dichiarazioni al difensore (371-ter), falsa testimonianza (372), falsa perizia o interpretazione (373) e favoreggiamento personale (378).

  • 81

    83.05 La ritrattazione delle falsità affermate nel giudicio civile è valida:

    finché sulla domanda giudiziale non sia pronunciata sentenza definitiva, anche se non irrevocabile.

  • 82

    84.01 Il destinatario della condotta di induzione di cui all'articolo 377-bis c.p.:

    deve avere la facoltà di non rispondere.

  • 83

    84.02 Il delitto di intralcio alla giustizia:

    si configura anche se l’offerta o la promessa per compiere il reato presupposto non sia accettata, ma la pena è diminuita dalla metà ai due terzi.

  • 84

    84.03 Ai fini della configurazione del reato di cui all'articolo 377 c.p., la condotta tipica:

    deve essere volta ad indurre a commettere i reati previsti dagli articoli 371-bis, 371-ter, 372, 373 c.p.

  • 85

    84.04 L'articolo 377-bis c.p.:

    mirano a tutelare le dichiarazioni proveniente esclusivamente da persone che hanno la facoltà di non rispondere nell’ambito di un processo penale.

  • 86

    85.01 Il delitto di favoreggiamento personale punisce:

    chiunque aiuta taluno a eludere le investigazioni dell'Autorità

  • 87

    85.02 Ai fini della configurazione del delitto di cui all'articolo 378 c.p.

    non occorre che le investigazioni da parte dell’autorità giudiziaria siano state effettivamente fuorviate.

  • 88

    85.03 L'autofavoreggiamento personale:

    non è punibile

  • 89

    85.04 In caso di concorso nel reato presupposto, il delitto di favoreggiamento personale:

    non si configura.

  • 90

    85.05 Nel delitto di favoreggiamento personale, le cause di estinzione del reato presupposto:

    non fanno venir meno la responsabilità per il delitto se intervenute dopo la condotta favoreggiatrice.

  • 91

    86.01 Il delitto di cui all'articolo 379 c.p. si configura:

    solo in mancanza di un concorso (materiale o morale) del soggetto attivo nel reato presupposto

  • 92

    86.02 Ai fini della configurazione del delitto di favoreggiamento reale, occorre:

    che non siano configurabili i reati di ricettazione e riciclaggio

  • 93

    86.03 Il delitto di favoreggiamento reale consiste:

    nell'aiutare taluno ad assicurare il prodotto o il profitto o il prezzo di un reato.

  • 94

    87.01 Ai fini della configurazione del delitto di patrocinio infedele di cui all'articolo 380 c.p. occorre:

    il patrocinatore o il consulente tecnico che, rendendosi infedele ai suoi doveri professionali, arreca nocumento agli interessi della parte da lui difesa, assistita o rappresentata dinanzi all’Autorità Giudiziaria.

  • 95

    87.02 La violazione del segreto istruttorio di cui all'articolo 379-bis c.p.:

    ha ad oggetto notizie attinenti agli atti di indagine compiuti dal P.M. o dalla polizia giudiziaria e di cui l’indagato non può avere conoscenza fino al momento della chiusura delle indagini.

  • 96

    88.01 Il comma 2 dell'articolo 381 c.p. punisce:

    il fatto del difensore o del consulente che dopo aver assistito una parte assume, senza il consenso di questa, la difesa della parte avversa.

  • 97

    88.02 Il soggetto attivo del delitto di cui all'articolo 382 c.p. è:

    il patrocinatore.

  • 98

    88.03 Il delitto di cui all'articolo 382 c.p. punisce:

    il patrocinatore che, millantando credito presso il giudice o il pubblico ministero che deve concludere, ovvero presso il testimone, il perito o l’interprete, riceve fa dare o promettere dal suo cliente, a sé o ad un terzo, denaro o altra utilità col pretesto di doversi procurare il favore di costoro ovvero di doverli remunerare.

  • 99

    88.04 L'articolo 381 coma 1 c.p. punisce:

    la condotta del patrocinante o del consulente che, anche per interposta persona, presta contemporaneamente patrocinio o consulenza a favore di parti contrarie

  • 100

    89.01 L'articolo 384 comma 2 c.p.:

    configura una causa di esclusione della tipicità dei fatti di cui agli artt. 371-bis, 371-ter, 372, 373 e 378 c.p.