問題一覧
1
23 18. L'oggetto sociale
è individuato nell'atto costitutivo
2
23 19. Nell'associazione in partecipazione all'associato
spetta un potere di controllo
3
23 21. L'art. 2247 c.c. è norma da cui si inferisce
l'inammissibilità delle società di mero godimento
4
23 22. Una società
è costituita per il compimento di un'attività
5
23 24. L'attività è attività d'impresa
se è finalizzata allo scambio e alla produzione di beni e servizi
6
23 25. L'attività di amministrazione di immobili
non è attività d'impresa
7
L 18 01. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria
deve essere dimostrata per gli atti normali
8
L 18 02. Gli atti compiuti dal fallito dopo la dichiarazione di fallimento sono inefficaci rispetto ai creditori
nel senso che l'atto del fallito è valido ed efficace nei confronti dei terzi
9
L 18 03. La scientia decoctionis del terzo convenuto in revocatoria
si presume fino a prova contraria per gli atti anormali
10
L 18 04. Il presupposto oggettivo della revocatoria fallimentare è
il compimento dell'atto nel periodo sospetto in uno stato di insolvenza
11
L 18 05. L'azione revocatoria ordinaria
può essere esercitata dalla Curatela nel fallimento
12
L 18 06. Sono inefficaci di diritto
i pagamenti anticipati se compiuti nei due anni anteriori al fallimento
13
L 18 07. Sono inefficaci di diritto
gli atti a titolo gratuito compiuti dal fallito nei due anni anteriori alla dichiarazione di fallimento
14
L 18 08. In forza dell'art. 59 l.f.
i crediti non pecuniari concorreranno secondo il loro valore alla data della dichiarazione di fallimento
15
L 18 09. In caso di fallimento
i creditori vengono soddisfatti proporzionalmente
16
L 18 10. Il fallimento
determina per l'impresa il blocco dell'attività
17
L 18 11. Con il fallimento
il fallito perde anche la capacità processuale
18
L 18 12. Nel fallimento
lo spossessamento è assoluto
19
L 18 13. L'esercizio provvisorio dell'impresa è disposto
se dall'interruzione dell'attività può derivare un danno grave
20
L 18 14. Il giudice delegato
vigila e controlla la regolarità della procedura fallimentare
21
L 18 15. Il fallimento può essere dichiarato
su istanza del debitore
22
L 18 16. L'imprenditore cessato
può essere dichiarato fallito se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dalla cessazione
23
L 18 17. Un eccesso di attivo sul passivo
non integra necessariamente uno stato di solvenza
24
L 18 18. L'imprenditore
insolvente non necessariamente è inadempiente
25
L 18 19. Il profilo intrinseco dell'insolvenza
è legato alla condizione di obiettiva impotenza finanziaria
26
L 18 20. L'esdebitazione
consiste nella liberazione dai debiti residui nei confronti dei creditori concorsuali non soddisfatti
27
L 18 21. Sono normali
i pagamenti di debiti liquidi ed esigibili
28
L 18 22. Se il contratto in corso di esecuzione si scioglie in caso di fallimento
il terzo può insinuarsi al passivo per il credito da inadempimento
29
L 18 23. In caso di fallimento
Nell'ipotesi di inerzia del Curatore nella scelta, il terzo può assegnare al curatore un termine entro il quale deve pronunciarsi
30
L 18 24. In caso di fallimento
il contratto di mandato si scioglie automaticamente in caso di fallimento del mandatario
31
L 18 25. Le domande di insinuazione allo stato passivo
possono essere proposte anche tardivamente
32
L 18 26. La chiusura del fallimento
può aver luogo a fronte della soddisfazione di tutti i creditori
33
L 18 27. Il presupposto oggettivo del concordato preventivo è
lo stato di crisi
34
L 18 28. Con l'opposizione allo stato passivo
il creditore contesta che la sua domanda di insinuazione allo stato passivo è stata respinta
35
L 18 29. All'udienza di verifica dello stato passivo
possono intervenire tutti gli interessati
36
L 18 30. In base all'art. 52 l.f.
ogni creditore deve far valere le proprie pretese secondo le regole del concorso
37
L 18 31. In caso di fallimento
si può verificare lo scioglimento dei contratti in corso di esecuzione
38
L 18 32. Se gli atti sono anormali
gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito
39
L 18 33. Ai fini della revocatoria ordinaria di un atto a titolo oneroso
è necessario che il terzo fosse consapevole del pregiudizio arrecato ai creditori
40
L 18 34. Il Curatore
verificherà prima se è esperibile l'azione revocatoria fallimentare
41
L 18 35. L'art. 69-bis l.f.
prevede che le azioni revocatorie non possono essere promosse decorsi tre anni dalla dichiarazione di fallimento
42
L 18 36. Non sono soggetti a revocatoria
gli atti, i pagamenti e le garanzie concesse su beni del debitore in esecuzione di un "piano di risanamento" dell'impresa
43
L 18 37. Non sono soggetti a revocatoria
le rimesse effettuate su un conto corrente bancario se non hanno ridotto in modo consistente e durevole l'esposizione debitoria del fallito nei confronti della banca
44
L 18 38. Non sono soggetti a revocatoria
i pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività di impresa nei termini e uso
45
L 18 39. Sono anormali
le garanzie costituite nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento per i propri debiti preesistenti e non ancora scaduti
46
L 18 40. Sono normali
gli atti estintivi non effettuati con denaro, se il denaro non era il mezzo originariamente convenuto
47
L 18 41. Sono soggette al fallimento
le imprese commerciali medio-grandI
48
L 18 42. Se gli atti sono normali
la Curatela deve provare la scientia decoctionis del terzo
49
L 18 43. Il presupposto oggettivo del fallimento è
l'insolvenza
50
L 18 44. Il comitato dei creditori
compartecipa dei poteri di gestione del curatore
51
L 18 45. Le procedure concorsuali
possono diversamente classificarsi a seconda degli interessi rilevanti
52
L 18 46. è soggetto a falliment
l'imprenditore commerciale non piccolo
53
L 18 47. Non è una procedura concorsuale
la procedura di composizione del sovraindebitamento
54
L 18 48. Il fallimento dell'imprenditore cessato
può essere dichiarata se l'insolvenza si è manifestata entro un anno dal momento della cessazione o della morte
55
L 18 49. L'iniziativa per l'apertura della procedura
può essere privata o pubblica
56
L 18 50. Il giudice delegato
assume le decisioni con decreto
57
L 18 51. L'insolvenza
si manifesta con inadempimenti
58
L 18 52. Lo spossessamento
è uno degli effetti della dichiarazione di fallimento
59
L 18 53. Con l'espressione "privatizzazione delle procedure concorsuali"
si fa riferimento a soluzioni di composizione della crisi che si caratterizzano per un accordo fra debitore e creditori
60
L 18 54. Sono atti anormali
Gli atti a titolo oneroso compiuti nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento se la prestazione eseguita supera di oltre un quarto ciò che è stato dato al fallito
61
L 18 55. Il concordato preventivo
è una procedura concorsuale
62
L 18 56. Il concordato preventivo
può prevedere sia il pagamento parziale che la cessione dei beni
63
L 18 57. Il concordato fallimentare
costituisce una subprocedura del fallimento
64
L 18 58. L'azione revocatoria fallimentare
può essere promossa dal curatore
65
L 19 01. L'avviamento dell'azienda
può essere iscritto nel bilancio dell'azienda a determinate condizioni
66
L 19 02. Molteplici rami d'azienda
sono presenti nelle aziende costituite per operare in settori diversi
67
L 19 03. Il ramo d'azienda
è una parte dell'azienda dotata di funzionalità autonoma
68
L 19 04. Sono beni essenziali dell'azienda
quelli che identificano il concreto contesto economico nel quale l'attività è svolta
69
L 19 05. L'imprenditore deve avere sui beni che compongono l'azienda
un diritto di godimento
70
L 19 07. L'avviamento soggettivo
dipende dalle qualità personali dell'imprenditore
71
L 19 08. L'avviamento oggettivo
dipende da fattori intrinseci al complesso dei beni
72
L 19 10. Il trasferimento dell'azienda
necessita di un'integrazione della disciplina comune dell'atto traslativo con una normativa di settore
73
L 19 11. L'azienda
ha una rilevanza unitaria
74
L 19 09. Il vincolo sull'azienda
è costituito dall'organizzazione, dal coordinamneto dei diversi elementi da parte dell'imprenditore sulla base di un progetto imprenditoriale
75
L 19 12. La disciplina dell'azienda si occupa principalmente
della sua circolazione
76
L 19 13. L'azienda è definita dal codice civile come
il complesso dei beni che l'imprenditore organizza per l'esercio dell'attività d'impresa
77
L 19 6. L'avviamento dell'azienda
rappresenta una qualità immanente in ogni azienda
78
L 20 01. L'iscrizione nel registro delle imprese
è condizionata dalla forma in atto pubblico o scrittura privata autenticata del contratto
79
L 20 02. L'art. 2559 c.c.
disciplina i crediti ceduti
80
L 20 03. Il divieto di concorrenza
ha durata quinquennale
81
L 20 04. La responsabilità dell'alienante ex art. 2558 c.c.
è una culpa in eligendo
82
L 20 05. Il trasferimento della proprietà
ha ad oggetto il trasferimento della proprietà dei beni, dei diritti reali o personali di godimento sui beni
83
L 20 06. La forma scritta ad probationem
è richiesta per provare l'esistenza dell'atto quando l'impresa è soggetta a registrazione
84
L 20 07. Il divieto di concorrenza
si limita all'avvio di una nuova attività
85
L 20 08. Il contratto traslativo dell'azienda
è a forma libera tranne che una determinata forma non sia richiesta dalla natura del contratto
86
L 20 09. Il divieto di concorrenza
ha ad oggetto sia le attività svolte per conto proprio che per conto di terzi
87
L 20 10. In caso di successione il soggetto terzo può esercitare diritto di recesso dal contratto
per giusta causa
88
L 20 11. Il divieto di concorrenza
ha ad oggetto l'avvio di un'impresa individuale e l'acquisizione di una partecipazione sociale
89
L 20 12. In caso di successione il soggetto terzo può esercitare diritto di recesso dal contratto
entro tre mesi
90
L 20 13. La disciplina sulla successione
è derogabile dalle parti
91
L 20 14. Sono oggetto di successione
i contratti a prestazioni corrispettive non ancora eseguite da nessuno dei due contraenti
92
L 21 01. L'art. 2247 c.c.
fornisce una definizione parziale di società, perché il carattere dell'atto costitutivo di alcune società può essere unilaterale
93
L 21 02. Le società sono
strutture organizzative con cui viene svolta un'attività economica diretta alla produzione di beni
94
L 21 03. L'impresa
può essere anche collettiva non societaria
95
L 21 04. Le società tra professionisti intellettuali
esercitano un'attività produttiva non imprenditoriale
96
L 21 05. Le fondazioni
possono esercitare un'impresa
97
L 21 06. Sono
lucrative le società che perseguono l'obiettivo di realizzare, attraverso l'esercizio dell'attività, un profitto, da dividere tra i soci
98
L 21 07. Le società unipersonali sono
società che non svolgono una attività "collettiva
99
L 21 08. Il contratto di società
rientra nella più ampia categoria dei contratti associativi
100
L 21 09. Alle società
non possono automaticamente applicarsi le norme di diritto comune perché l'attività dell'organizzazione non può essere ridotta a semplice momento attuativo di un rapporto obbligatorio